Continua a crescere nel nostro paese, nonostante la pandemia, la diffusione di smart meter nelle case degli Italiani. Un trend di sviluppo che vede l’Italia all’avanguardia in Europa e che, come evidenziato nel suo ultimo report anche dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, ha inquadrato il comparto italiano dello smart metering nella cornice più ampia dell’Internet delle Cose.
Il segmento Smart Metering in Italia
In Italia, il segmento Smart Metering & Smart Asset Management nelle Utility, con un valore di 1,5 miliardi di euro, rappresenta il 25% del totale del mercato ed è spinto ancora dagli obblighi normativi. Nel 2020 sono stati installati ulteriori 2,7 milioni di contatori gas connessi presso utenze domestiche, portando la diffusione al 69% del parco complessivo e, nell’ambito del programma di espansione degli smart meter elettrici di seconda generazione, ben 4,8 milioni di contatori elettrici di seconda generazione sono stati integrati nella rete spingendo la digitalizzazione fino al 50% del totale dei contatori elettrici.
Grandi opportunità col PNRR
In questo contesto, continuare a sviluppare un business solido, in accordo con le iniziative previste dal PNRR che per la trasformazione ‘green’ del nostro paese ha stanziato decine di miliardi di euro, rappresenta l’obiettivo della Business Unit Smart Metering di Atlantica Digital destinata al mercato delle Utility, che da sola genera il 16% del fatturato complessivo del gruppo.
“La Business unit Smart Metering è un pilastro di Atlantica Digital – afferma a questo proposito Carlo Palombi, responsabile della Unit. “Abbiamo realizzato una piattaforma, chiamata MIM – Metering Infrastructure Manager – che risponde all’esigenza del mercato di disporre di un sistema di Telelettura e Telegestione d’avanguardia, flessibile ed integrato, in linea con la normativa vigente ed aperto alle evoluzioni tecnologiche – continua Palombi – offriamo quindi una soluzione modulare con l’obiettivo di soddisfare puntualmente le esigenze dei Clienti salvaguardandone gli investimenti.
Chi sono i clienti? Quali i vantaggi?
“I clienti target a cui ci rivolgiamo sono rappresentati per la maggior parte dai Distributori di Utility (DSO) ma recentemente, per indirizzare anche le richieste che ci sono arrivate dal mondo Retail, abbiamo ampliato la nostra Suite di prodotti con un modulo MDM (Meter Data Management) pensato per l’analisi e la validazione dei dati di misura raccolti dagli smart meter – chiarisce Palombi. In altre parole, grazie alla soluzione di Atlantica Digital, DSO e Retailer sono in grado di controllare e gestire con estrema efficacia tutta la catena del valore associata ai dati raccolti.
“Nel comparto energetico siamo reduci da un periodo di parziale rallentamento a causa della pandemia, una flessione legata al fatto che si è fermato il Sistema Paese. Ma c’è comunque un’attenzione molto elevata” – continua la direzione della BU – “e quello energetico è un ambito particolare in cui la regolamentazione statale determina con efficacia la spinta verso la digitalizzazione dell’intero comparto.
Spazi di crescita nel settore idrico
La forte spinta verso i processi di trasformazione digitale che in questi ultimi anni sta caratterizzando gli investimenti nel mercato delle Utility trova la sua sintesi nella gestione delle esigenze dei gestori del Servizio Idrico Integrato che si stanno affacciando al mondo della Telelettura e Telegestione.
“La digitalizzazione del settore idrico – afferma Palombi, che è rimasta un po’ indietro rispetto a quella del gas e dell’energia elettrica, rappresenta la nuova sfida da affrontare da parte dei gestori con particolare attenzione non soltanto al tema, per certi versi scontato, della raccolta dei dati di consumo ma soprattutto nell’analisi delle informazioni ai fini della composizione del bilancio idrico, all’individuazione delle frodi, alla gestione delle perdite – problema molto presente su tutto il territorio nazionale con punte che arrivano fino al 45% del volume complessivo della risorsa idrica distribuita. La Suite MIM di Atlantica Digital per il comparto idrico – continua Palombi – e’ in grado di garantire ai Gestori del Servizio, il completo controllo della risorsa presente nelle loro reti indirizzando in modo totalmente automatizzato le problematiche relative alle composizione dei bilanci idrici e delle perdite/frodi/manomissioni”.
Facilitare la “rivoluzione verde” grazie all’IoT
Per tutti i gestori il tema della green economy è diventato strategico e l’IoT ne è un fattore abilitante potendo considerare lo smart metering come, di fatto, una prima verticalizzazione IoT. “Tutto ormai si gestisce analizzando i dati provenienti dalle reti di distribuzione, tramite sensori, in ottica di IoT e smart metering – afferma Palombi. Per indirizzare questi temi Atlantica Digital ha sviluppato una propria piattaforma IoT nella quale la Suite MIM rappresenta uno specifico Use Case dedicato al mondo delle Utility. Attraverso questa Piattaforma siamo in grado di analizzare le informazioni provenienti da piu’ punti della rete di distribuzione che, unite ai dati dei consumi, abilitano i nostri clienti alla gestione efficace ed efficiente delle risorse energetiche ed idriche.
Contatori di seconda generazione nel mondo elettrico
Un nuovo capitolo si sta aprendo nel mondo della distribuzione elettrica con la diffusione dei contatori di seconda generazione (2G) che introducono, oltre ad un campionamento dei dati di misura effettuato ogni 15 minuti, anche la possibilità di connettere e gestire, attraverso lo smart meter, altri dispositivi presenti a casa dell’utente finale.
“Ci stiamo già attrezzando per aiutare i nostri clienti ad affrontare questa nuova sfida – afferma Palombi – attraverso la realizzazione di una nuova versione della suite MIM – prevista per luglio 2021 – che e’ in grado di gestire sia gli smart meter che i data concentrator di seconda generazione basati su protocollo Meters & More. Siamo al momento gli unici in Italia a poter garantire una reale gestione 2G ai propri clienti”.