È il sito web dedicato all’innovazione didattica interdisciplinare in Italia, per insegnare open data, data journalism e politiche di coesione nelle scuole secondarie superiori. Dopo la prima edizione sperimentale, che ha visto il coinvolgimento di 7 scuole pilota, sono arrivati gli ottimi risultati dell’edizione 2014-2015, con la partecipazione di 86 scuole su tutto il territorio nazionale, per un totale di oltre 2.000 studenti e 90 insegnanti, oltre la collaborazione sul territorio di 30 Centri di informazione Europe Direct e oltre 50 associazioni ‘amiche’.
Candidandosi direttamente su www.ascuoladiopencoesione.it, è possibile partecipare al nuovo bando per 100 scuole secondarie superiori di ogni indirizzo, che potranno usufruire a livello territoriale del supporto di Europe Direct, la rete territoriale dei centri di informazione della Commissione Europea e di Associazioni attive sul territorio sui temi delle politiche di coesione o su trasparenza e open data.
Il programma “A Scuola di OpenCoesione” (ASOC) nasce nell’ambito dell’iniziativa OpenCoesione in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, per il coinvolgimento della rete di centri di informazione Europe Direct a supporto delle scuole partecipanti.
Il modulo di candidatura è accessibile direttamente nella home page del sito, alla voce ‘Candida la tua classe’. L’invio va effettuato entro il 2 ottobre 2015.
Per approfondire il progetto, conoscerne strumenti, obiettivi e modalità di attuazione, ci sono diversi canali da navigare per il visitatore, alcuni dei quali disposti nella parte alta della home (‘News’, ‘Lezioni’, ‘Blog’, ‘Webseries #ASOC1415’, ‘Webinar’ e ‘Aiuto’), altre invece nella parte centrale (con la ‘Circolare del Miur’, le ‘Ultime news’, ‘Il percorso didattico’, i ‘Numeri del progetto’, la ‘Newsletter’ e i contenuti video).
Un sito nel complesso ben realizzato, per un’esperienza di rete soddisfacente e stimolante, ricco di immagini (molte di grandi dimensioni, proprio nella parte superiore della home page), di materiale audiovisivo, di documenti di testo, compresi quelli ufficiali del Ministero dell’Istruzione.
Gran parte dei contenuti, infine, non è condivisibile e neanche commentabile da parte degli utenti (limitandone notevolmente l’interazione a livello di community), mentre sono attivi i profili istituzionali su alcuni social media come Facebook, Twitter e Vimeo.
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