eIDAS

Aruba PEC ottiene la conformità per i servizi di recapito certificato qualificato basati su standard REM

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Tale conformità rappresenta una garanzia di interoperabilità a livello nazionale ed internazionale in linea con i principi fondamentali del regolamento eIDAS.

Aruba PEC (Gruppo Aruba) è il primo Gestore PEC italiano ad ottenere l’attestazione di conformità da parte di un CAB (Conformity Assessment Body) accreditato, per l’erogazione di servizi di recapito certificato qualificato basati su standard REM che consentono di garantire interoperabilità a livello nazionale ed internazionale. 

Il Regolamento eIDAS n. 910/2014 ha introdotto la definizione di servizio di recapito certificato qualificato, mentre il DL 14 dicembre 2018 n. 135 ha stabilito la necessità di individuare le regole tecniche per adeguare la Posta Elettronica Certificata ai servizi di recapito certificato qualificato conformi a quanto previsto dal regolamento eIDAS. 

Siamo orgogliosi di avere compiuto questo ulteriore passo verso una PEC europea” – ha commentato Marco Mangiulli, CIO e Head of Software Development di Aruba – “come Gestori PEC, avere conseguito per primi l’attestazione di conformità, conferma ancora una volta il nostro ruolo di principale operatore europeo per i servizi di e-Delivery. Dopo aver dato un virtuoso contributo a livello nazionale ed europeo allo sviluppo degli standard e delle regole tecniche, aggiungiamo un ulteriore tassello che certifica la conformità dei nostri servizi rispetto a quanto stabilito dal regolamento eIDAS per il recapito certificato qualificato. Ulteriore motivo di orgoglio è l’aver certificato un servizio che rispetta gli standard ETSI, ed in particolare la REM Baseline, e garantisce quindi l’interoperabilità a livello nazionale ed internazionale. A differenza di altri servizi qualificati, infatti, l’aderenza a questi standard è una garanzia di interoperabilità, nel pieno rispetto dei principi che hanno ispirato il regolamento eIDAS e la sua successiva revisione”. 

Le regole tecniche prevedono che gli attuali servizi PEC vengano adeguati agli standard ETSI (European Telecommunications Standards Institute) al fine di preservare il caso di successo, unico in Europa, della Posta Elettronica Certificata, e allo stesso tempo di favorire l’interoperabilità fra i servizi offerti nell’Unione Europea e, di conseguenza, una diffusione del servizio al di fuori dei confini nazionali. Grazie a questa importante evoluzione, quindi, sarà possibile certificare non solo il titolare di un indirizzo PEC in Italia, ma di chiunque risieda nell’Unione Europea – oltre all’integrità del contenuto, l’ora e la data di invio/ricezione di un messaggio. A livello nazionale, si attende inoltre un DPCM che stabilirà tempistiche e modalità di adeguamento della PEC ai nuovi servizi di recapito certificato qualificato conformi ad eIDAS.  

Aruba PEC, leader in Italia per l’erogazione dei servizi Trust e principale operatore europeo nell’ambito dell’e-Delivery, è quindi il primo gestore di Posta Elettronica Certificata a ricevere tale attestazione che può essere rilasciata esclusivamente da un CAB accreditato dagli organismi di accreditamento riconosciuti dagli Stati membri e rappresenta un prerequisito essenziale per la richiesta di qualifica di un servizio fiduciario all’organismo di vigilanza – che in Italia, è AgID. 

La Posta Elettronica Certificata rappresenta da quasi 20 anni uno strumento fondamentale per aziende e professionisti, permettendo di assicurare alle comunicazioni via email la stessa validità legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno. In base ai dati ufficiali di AgID, alla fine del 2023 nel nostro Paese risultavano attive quasi 16 milioni di caselle PEC e i messaggi scambiati nell’anno sono stati pari a circa 2,5 miliardi.  

Per ulteriori dettagli: http://aru.ba/qualificaqrem 

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