Crisi catalana, arrestati i fomentatori delle manifestazioni separatiste
17 ott 11:06 – (Agenzia Nova) – Jordi Sanchez e Jordi Cuixart sono stati arrestati ieri e condotti al carcere Soto del Real a Madrid con l’accusa di essere i principali promotori e direttori delle manifestazioni dello scorso 20 e 21 settembre davanti al palazzo del Consiglio dell’Economia catalano a Barcellona. Il mandato di arresto e’ stato emesso dal giudice dell’Audencia Nacional Carmen Lamela, che considera il presidente dell’Assemblea Nazionale Catalana (Anc), Sanchez, e quello della Omnium Cultural, Cuixart, come colpevoli del reato di sedizione per aver impedito l’applicazione della legge e delle decisioni emanate da un’autorita’ nell’ambito di un procedimento giudiziario. Questo quanto riportato ieri dal quotidiano spagnolo “El Mundo”. Questa mossa del governo spagnolo con la carcerazione preventiva dei due politici catalani viene definita come particolarmente aggressiva dal ministro della Presidenza catalana Jordi Turull. Comportamento, continua Turull riportato dal quotidiano spagnolo “La Vanguardia” che potrebbe minare in modo irreversibile il ponte di dialogo che si sta cercando di costruire tra le istituzioni catalane e quelle del governo centrale di Madrid. Anche il presidente della Generalitat Carles Puigdemont ha manifestato il proprio dissenso rispetto all’arresto di Sanchez e Cuixat denunciando come in Spagna si usi ancora fare “prigionieri politici”. “La Spagna imprigiona i leader della societa’ civile per organizzare manifestazioni pacifiche”, conclude Puigdemont.
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Venezuela, Ue chiede chiarezza sui risultati elettorali
17 ott 11:06 – (Agenzia Nova) – L’Unione europea intende chiedere al Venezuela chiarimenti sullo svolgimento delle elezioni regionali tenute domenica. Lo riferiscono i media venezuelani segnalando che nel Consiglio affari esteri tenuto oggi a Lussemburgo, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini ha definito “sorprendenti” i risultati che attribuiscono al partito socialista unito Di Nicolas Maduro la vittoria in 17 dei 23 stati di cui si compone il paese. Secondo quanto sostiene il ministro degli Esteri spagnolo Alfonso Dastis, citato dai media, l’Unione non ha cambiato la propria linea d’azione rispetto alla situazione a Caracas, ragionando su eventuali sanzioni e incentivi al dialogo.
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Usa-Giappone, a Washington seconda sessione del dialogo economico di alto livello
17 ott 11:06 – (Agenzia Nova) – Gli Stati Uniti hanno espresso per la prima volta al Giappone “forte interesse” all’avvio di discussioni per la possibile adozione di un accordo bilaterale di libero scambio. Lo ha riferito un funzionario del governo giapponese, a margine dell’incontro di ieri sera a Washington tra il vicepresidente Usa, Mike Pence, e il vicepremier giapponese Taro Aso, nell’ambito del dialogo economico di alto livello intrapreso quest’anno dai due paesi. L’eventuale negoziazione di un accordo di libero scambio, ha sottolineato il funzionario, non era stata discussa dai due paesi durante la sessione inaugurale del dialogo, lo scorso Aprile a Tokyo. L’amministrazione del presidente Usa, Donald Trump, non ha mai fatto mistero di voler riequilibrare la bilancia commerciale tra i due paesi, che e’ squilibrata in favore di Tokyo per un importo di 70 miliardi di dollari l’anno. Tokyo, dal canto suo, esprime cautela: un accordo di libero scambio obbligherebbe il Giappone ad aprire alla competizione internazionale l’agricoltura e l’allevamento nazionale, tutelati per decenni da rigide misure protezionistiche e lauti sussidi pubblici. Un funzionario del ministero degli Esteri giapponese ha precisato ieri sera che l’avvio dei negoziati commerciali con gli Stati Uniti “non sara’ immediato”. Stando al comunicato congiunto diffuso a margine dell’incontro tra Pence e Aso – durato un paio d’ore – Tokyo ha acconsentito a rilassare le procedure di ispezione per l’importazione di auto fabbricate negli Usa; sin dal dopoguerra, l’automotive e’ il principale teatro delle schermaglie commerciali tra Stati Uniti e Giappone, e ad oggi e’ uno dei principali fattori responsabili del deficit commerciale Usa nei confronti della seconda economia asiatica. I due paesi hanno anche firmato un memorandum d’intesa per la cooperazione tesa a ottimizzare i sistemi di trasporto, lo sviluppo infrastrutturale – uno dei principali fattori individuati da Trump come motore per la crescita economica statunitense – e l’energia, specie per quanto riguarda la fornitura di gas naturale liquefatto statunitense. Nel corso dell’incontro Washington ha anche esercitato pressioni affinche’ Tokyo riveda le restrizioni di emergenza all’importazione di carne bovina statunitense congelata, ma al momento non e’ stata adottata in proposito alcuna decisione. Il mese scorso il Giappone ha revocato il bando alle importazioni di patate dall’Idaho, mentre gli Usa hanno revocato il divieto all’importazione di cachi giapponesi. I rappresentanti di entrambi i paesi hanno concluso ieri che negli ultimi mesi “sono stati fatti progressi sul fronte del commercio bilaterale”.
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Usa, Trump ha promesso di visionare l’inchiesta della “Washington Post” prima di procedere con la nomina di Marino
17 ott 11:06 – (Agenzia Nova) – Il presidente statunitense Donald Trump ha promesso di visionare l’inchiesta della “Washington Post” prima di procedere con la nomina di Tom Marino alla guida dell’Ufficio nazionale per le politiche di controllo sugli stupefacenti. Il Senatore statunitense Joe Manchin del Partito democratico si e’ detto “inorridito” circa i dettagli emersi dall’inchiesta del quotidiano sui ripetuti tentativi delle lobby di indebolire la capacita’ dell’Agenzia federale antidroga degli Stati Uniti di perseguire i grandi distributori farmaceutici in un paese afflitto dalla piaga della dipendenza da oppiacei.
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Fallisce il tentativo della premier britannica Theresa May di rompere lo stallo dei negoziati sulla Brexit
17 ott 11:06 – (Agenzia Nova) – E’ fallito il tentativo di rompere lo stallo nei negoziati sulla Brexit fatto della premier britannica Theresa May all’ultimo minuto in vista del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Unione Europea in programma dopodomani giovedi’ 19 ottobre: lo scrive il quotidiano di tendenza laborista “The Guardian” a commento dell’incontro fuori programma che la premier britannica ha avuto nella serata di ieri lunedi’ 16 ottobre con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e con il capo negoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier. Al termine della cena di lavoro e’ stato emesso un comunicato in cui si afferma che il colloquio si e’ svolto “in una atmosfera costruttiva ed amichevole”; ma allo stesso tempo si conferma che non e’ imminente nessun concreto passo in avanti nel negoziato sulla Brexit. L’Ue in sostanza resta ferma sulle sue posizioni: nessuna trattativa sul futuro dei rapporti con la Gran Bretagna dopo la Brexit se prima il governo di Londra non avra’ messo sul piatto piu’ soldi per far fronte ai propri impegni comunitari. Da parte sua quindi la May ha deciso di soprassedere, rimettendo la questione ad ulteriori trattative tra funzionari governativi: per il momento non ha aumentato l’offerta di 20 miliardi di euro per il pagamento del contributo della Gran Bretagna al bilancio Ue per il 2019 ed il 2020, una cifra assai lontana dai 60 miliardi indicati dalla Commissione Juncker come “bolletta complessiva” per il divorzio dall’Ue. Lo scontro sembra quindi rinviato al vertice Ue del 14 dicembre prossimo; ma nulla assicura che dei passi in avanti avvengano prima di allora, scrive il “Guardian”. Nel vertice di giovedi’ infatti i 27 paesi Ue si avviano a ritirare il “mandato aperto” al capo negoziatore Barnier e si preparano invece a mettere a punto ulteriori dure condizioni da imporre alla Gran Bretagna anche in materia di diritti dei cittadini e sulla questione dell’Irlanda del Nord.
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Francia, ministro conti pubblici incontra sindacalisti del settore pubblico
17 ott 11:06 – (Agenzia Nova) – A una settimana dallo sciopero nazionale, ieri il ministro francese dei conti pubblici, Gerald Darmanin, ha incontrato i rappresentanti sindacali del settore pubblico. Lo riportano i principali quotidiani. Sul tavolo delle discussioni diversi temi, come l’aumento del potere di acquisto, l’innalzamento di 1,7 punti della Csg, il regime di protezione sociale, o il protocollo “Percorsi professionali, carriere e remunerazione”, la cui applicazione sara’ posticipata di un anno per risparmiare 800 milioni di euro. Secondo “Le Monde”, i delegati dei dipendenti statali sono rimasti “delusi” dai colloqui, durati circa quattro ore, mentre “Le Figaro” parla di “insoddisfazone”. “I funzionari sono le vittime della politica di questo governo” ha affermato Baptiste Talbot rappresentante della Cgt. La stampa francese, indica che dopo questi colloqui i sindacati potrebbero indire una nuova giornata di mobilitazione.
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Francia, la legge di bilancio approda all’Assemblea Nazionale
17 ott 11:06 – (Agenzia Nova) – Ampio spazio nei media francesi all’esame della legge di bilancio, che comincia oggi all’Assemblea Nazionale. Secondo “Les Echos” si tratta di un disegno di legge posto “sotto il fuoco delle critiche” provenienti dai vari schieramenti dell’opposizione, nonostante la maggioranza metta in primo piano “l’equilibrio” delle misure previste. “Le Monde” sottolinea la posizione “scomoda” della destra, da sempre contraria all’imposta sulla fortuna abolita da Macron ma che, per colpire il presidente, rimprovera all’esecutivo di “non essere andato fino alla fine” L’obiettivo e’ quello di scendere sotto la soglia del 3 per cento del Pil di deficit nel 2017 e 2,6 per cento nel 2018. Traguardi che, per essere raggiunti, prevedono un risparmio di 15 miliardi di euro. “Les Echos ha pubblicato una simulazione sull’impatto che questa riforma avra’ nelle famiglie francesi entro il 2020. Secondo quanto emerge dai dati forniti dallo studio Fidal, la classe dei quadri dirigenti sara’ quella che trarra’ maggiori profitti, mentre i pensionati che hanno investito nell’immobiliare saranno penalizzati a causa dell’introduzione dell’Imposta sulla fortuna immobiliare. Per le classi medie giochera’ un ruolo significativo la soppressione della tassa di abitazione.
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Kurdistan iracheno: le Forze armate tedesche non addestrano piu’ i Peshmerga
17 ott 11:06 – (Agenzia Nova) – Secondo le informazioni di “Der Spiegel”, la formazione da parte delle Forze armate tedesche dei peshmerga curdi e’ stata sospesa a causa del conflitto tra i curdi e il governo centrale iracheno a Baghdad. Lo avrebbe confermato l’ispettore generale Volker Wieker. La decisione sarebbe stata presa di concerto con il ministro della Difesa, la cristiano-democratica Ursula von der Leyen (Cdu). Finora un contingente di circa 200 uomini ha addestrato i peshmerga a Erbil, nel Nord dell’Iraq, oltre a fornire loro fucili e armi anti carro per resistere alle truppe dello stato islamico (Isis). L’attuale sospensione e’ stata decisa in base ai rapporti di Kirkuk nei giorni precedenti. A quanto pare, il governo centrale sta cercando di riconquistare il controllo sulla citta’ petrolifera nell’Iraq settentrionale, conquistata mesi fa dai curdi. All’interno del governo federale si sta valutando come trattare la nuova situazione da giorni, in modo da non compromettere la neutralita’ della Germania nel conflitto. Il conflitto tra il governo centrale e i curdi si e’ inasprito a seguito del referendum di tre settimane fa per l’indipendenza del Kurdistan.
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La Cyber criminalita’ sara’ al centro della Conferenza sulla sicurezza di Monaco
17 ott 11:06 – (Agenzia Nova) – La Fiera di Monaco di Baviera ha gia’ programmato una manifestazione dal titolo “Command Control” per la conferenza annuale sulla sicurezza che si terra’ l’anno prossimo. “Quello che in precedenza era un tema puramente informatico e’ ora arrivato nella gestione di molte aziende”, ha detto l’amministratore delegato della Fiera Klaus Dittrich. Circa 40 mila attacchi informatici sono registrati ogni giorno dalle autorita’ bavaresi. A gennaio sara’ pronto il nuovo centro di Cyber-Difesa, ma le piccole aziende non sono attualmente in grado di difendersi da attacchi da parte di criminali che criptano i dischi rigidi e che per decriptarli richiedono un riscatto in bitcoin, la moneta elettronica non rintracciabile. Nel 2015 la polizia di Monaco aveva registrato 92 attacchi di questo genere, un anno dopo erano gia’ 151, come quello compiuto ai danni di un ospedale con il sistema “TesslaCrypt”, che ha criptato tutti i dati dei pazienti. Oltre alla tecnologia anche il “fattore umano” svolgera’ un ruolo centrale nella conferenza sulla sicurezza digitale. Occorre addestrare il personale delle aziende a non cadere nelle trappole informatiche, specialmente quelle via email. A volte dietro gli attacchi possono esserci servizi segreti stranieri, come quelli russi, cinesi o iraniani. In questo caso interviene l’Ufficio per la protezione della Costituzione. Nel corso dello scorso anno 84 sono stati gli attacchi segnalati dal Centro Alleanza Cibernetica (Caz), meta’ dei quali si sospetta avessero alle spalle intelligence straniere.
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L’Italia pronta ad usare il suo “golden power” su Telecom Italia
17 ott 11:06 – (Agenzia Nova) – Il governo italiano ha deciso di utilizzare il “golden power” su Telecom Italia in risposta al crescente controllo esercitato sullo storico operatore telefonico da parte del gruppo multimediale francese Vivendi. In effetti la legge consente all’esecutivo di intervenire in settori industriali strategicamente importanti per l’interesse del paese, incluse appunto le telecomunicazioni; ma e’ comunque “senza precedenti” il passo intrapreso ieri lunedi’ 16 ottobre, come sottolinea il quotidiano finanziario britannico “The Financial Times”: il Consglio dei ministri ha approvato il ricorso a tale potere in base ad un apposito decreto firmato nel pomeriggio dal primo ministro Paolo Gentiloni. Al momento, scrive il corrispondete da Roma del giornale, Nic Fildes, non e’ chiaro quale azione sara’ concretamente intrapresa dal governo italiano, che intende continuare a discutere con i francesi di Vivendi degli indirizzi strategici di Telecom Italia; ma a suscitare le maggiori preoccupazioni degli italiani sono il futuro di Sparkle, la controllata di TIM che possiede i cavi sottomarini che connettono l’Italia al resto del mondo, e di Telsy, la societa’ che si occupa di codificare le comunicazioni governative e militari. L’attuale management francese di Telecom Italia nei giorni scorsi si era detto disponibile a considerare la dismissione di Sparkle, che potrebbe essere nazionalizzata; ma allo stesso tempo ha espresso preoccupazione e contrarieta’ davanti alle voci che evocano la possibilita’ che il governo di Roma utilizzi il suo “golden power” per imporre la separazione della rete fissa di TIM: secondo tali voci, la rete infrastrutturale potrebbe essere conferita ad una nuova entita’ con soci esclusivamente italiani, che successivamente si fonderebbe con Open Fibre, l’azienda rivale posseduta dal gruppo elettrico statale Enel.
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