Una nuova mappatura delle aree bianche (e bianchissime), per individuare le zone del nostro paese che di fatto sono rimaste escluse dalla copertura del piano BUL, che nel 2016 aveva individuato le zone da coprire in FTTH da parte di Open Fiber.
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Nuova mappatura Infratel
E’ questo l’obiettivo del Comitato interministeriale per la Transizione Digitale (CiTD), che nella seduta dell’11 ottobre 2021 ha conferito mandato a Infratel Italia di svolgere l’attività di aggiornamento della mappatura della copertura con reti fisse a banda ultralarga delle aree oggetto del “Piano Aree Bianche“, avviato dal Governo italiano nel 2016.
Scopo della nuova mappatura è quello di individuare i civici presenti nelle suddette aree che sono rimaste fuori dall’intervento pubblico affidato, nel 2016, alla concessionaria Open Fiber e che, al contempo, non sono state ancora raggiunte, né lo saranno nei prossimi 5 anni, da investimenti privati idonei a garantire una velocità di connessione in download di almeno 300 Mbit/s nell’ora di picco del traffico.
Tali aree saranno oggetto di intervento pubblico per garantire la velocità ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload, a completamento del Piano “Italia a 1 Giga” approvato dal CiTD il 27 luglio 2021. La piattaforma è attiva dal 13 ottobre 2021 al 15 novembre 2021, termine ultimo per l’invio dei dati da parte degli operatori.
Ma cosa ci dobbiamo aspettare da questa nuova mappatura?
Sarà indetta una nuova gara, con i fondi pubblici del Pnrr destinati al 5G e alle tecnologie wireless, per la copertura di queste aree bianchissime? Sono due i miliardi di euro destinati a 5G e FWA, di cui un miliardo per colmare il digital divide.
E’ previsto un ruolo più ampio per le tecnologie wireless 5G e FWA, in ottica di digital divide laddove la fibra FTTH non è prevista perché non può arrivare, per ragioni orografiche?
Quali saranno i criteri di assegnazione dei fondi del PNRR?
A quanto pare, il problema delle aree bianche e bianchissime è emerso a livello ministeriale e governativo in tutta la sua gravità durante il periodo di lockdown. Gli operatori sono stati convocati al Mise per proporre soluzioni tampone ad un deficit di copertura endemico, che nelle aree bianche e bianchissime del paese andrà risolta.
Peraltro, lo stesso quesito – quali saranno i criteri di assegnazione dei fondi del PNRR per la fibra? – riguarda anche le aree grigie, per le quali sono previsti 3,8 miliardi di euro di finanziamenti.