Strategie AI

Apple sta valutando un accordo di intelligenza artificiale con Meta

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Il Wall Street Journal ha riferito che i due rivali tecnologici potrebbero trovare un terreno comune per integrare la tecnologia del colosso social nel prossimo iOS 18. La Mela aveva già sottolineato il carattere aperto del suo business AI: non un ecosistema chiuso ma un insieme di soluzioni integrate e funzionali.

Sembra che OpenAI non sia l’unica azienda con cui Apple intende avviare una collaborazione nel campo dell’intelligenza artificiale.

La Mela starebbe infatti lavorando ad una partnership con Meta. Secondo il Wall Street Journal, in base all’accordo, il colosso social porterebbe le sue capacità di intelligenza artificiale in Apple Intelligence, il progetto annunciato da Apple alla sua Worldwide Developers Conference all’inizio di questo mese. In quell’occasione, la società di Cupertino aveva svelato l’accordo, peraltro molto vociferato in precedenza, con OpenAI per portare ChatGpt nei suoi sistemi operativi.

Due mondi contrari

Una partnership Apple-Meta AI non è però così ovvia. Molto spesso l’organizzazione guidata da Mark Zuckerberg si è detta contraria alle modifiche alla privacy che Apple ha introdotto 2021, e che avrebbero “spazzato via” 10 miliardi di dollari di entrate al re dei social, un anno dopo, nel 2022. Inoltre, pare che Meta abbia invitato i suoi inserzionisti ad usare una soluzione alternativa per evitare le commissioni che Apple addebita per i post sponsorizzati.

Ma anche se la potenziale partnership dovesse concretizzarsi, non è l’unica che Apple sta perseguendo con i rivali tecnologici. Oltre alla sua relazione AI con OpenAI e a quella in fase di sviluppo con Meta, l’azienda sta lavorando anche con Google sull’integrazione AI, così come con startup come Anthropic e Perplexity.

Alleati prima della battaglia

Il tutto, per perseguire la missione principale delineata insieme ad Apple Intelligence, ossia quella di un ecosistema aperto, non chiuso come è stato finora il mondo di iOS e soci. Il motivo è semplice: gli sforzi AI della Mela non sono al pari di quelli della concorrenza e, per adesso, l’unico modo per non restare indietro, soprattutto dal punto di vista dei consumatori, è appoggiarsi sulle compagnie che hanno puntato maggiormente sull’intelligenza artificiale, tenendosele per amiche piuttosto che rivali.

Probabilmente, quando le soluzioni casalinghe saranno mature abbastanza per reggersi in piedi da sole, Apple chiuderà ogni partnership e metterà ogni singola attività AI sotto il cappello della sua “intelligence”. Strategie di business, per sopravvivere in una giungla nella quale siamo appena entrati.

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