“C’è una probabilità del 40% che Apple acquisisca Netflix”. La previsione è di due analisti della banca di investimenti ‘Citigroup’. Jim Suva e Asiya Merchant hanno fatto un ragionamento semplice: la nuova riforma fiscale Usa, voluta da Trump e approvata prima di Natale dal Congresso, taglia dal 35% al 21% le imposte alle società e in più consente loro, una tantum, il rimpatrio del denaro dall’estero, tassato al 10%. “Apple ha 252 miliardi di dollari in contanti all’estero, rimpatriandoli e tassandoli secondo la nuova normativa, avrebbe una liquidità di circa 220 miliardi in contanti negli Stati Uniti, e dovrebbe spendere solo un terzo di questa cifra per comprare Netflix”, questo è quanto hanno scritto i due analisti di ‘Citi’ nella nota inviata a dicembre ai clienti.
La previsione è avvenuta prima che la Disney comprasse il ramo dell’intrattenimento della 21st Century Fox, con un accordo valutato in totale 66 miliardi di dollari. Gli stessi analisti avevano previsto un 20-30% di probabilità che si chiudesse, invece, l’accordo Fox-Apple.
Nel caso di Netflix Apple ha più chance, secondo le previsioni di Suva e Merchant. L’affare in effetti non è impossibile per due motivi:
- Il debito complessivo di Netflix al 30 settembre è pari a 21,9 miliardi di dollari, in aumento di 5 miliardi in un anno.
- La società di videostreaming on-demand ha una capitalizzazione di “soli” 83 miliardi di dollari, mentre il valore nominale potrebbe essere più elevato. Comunque una somma che potrebbe essere presto nelle tasche di Apple, che da anni cerca di essere vincente anche nell’offerta televisiva e cinematografica, ma non c’è ancora riuscita. iTunes è stato un grande successo per l’azienda, ma gli utenti sono passati sempre più verso servizi di videostreaming, come appunto Netflix, Amazon prime video o Hulu per vedere contenuti originali e in linea con i propri gusti.
Recentemente Apple ha fatto un tuffo nella creazione di contenuti televisivi: ha chiuso un contratto con Jennifer Aniston e Reese Witherspoon che saranno protagoniste di una serie televisiva di due stagioni con 10 episodi ciascuna. Ma non solo. Nel 2017 la società, che ha creato l’iPhone, ha speso circa un miliardo di dollari per assumere Picture Zack Van Amburg e Jamie Erlicht, presidenti della Sony, coppia di produttori geniali che hanno lavorato alle famose serie di Breaking Bad, The Crown e The Black List. E di sicuro ora hanno qualcosa in serbo per Apple, da trasmettere chissà in un futuro prossimo su Netflix…