La casa dolce casa sta diventando gradualmente una home smart home e gli speaker intelligenti si stanno affermando come nuovo device indispensabile per l’ambiente domestico connesso perché sono dei maggiordomi digitali che svolgono una molteplicità di attività al nostro posto:
- Alexa, mi chiami un taxi?
- Hey Google metti nella lista della spesa anche il pesce.
- Ehi Siri, mi fai ascoltare qualcosa che mi piace?
- Hey Google, quali sono le ultime notizie sulla politica?
- Alexa, mi paghi la bolletta del gas dal mio conto corrente?
- Hey Google puoi accendere il riscaldamento e la Tv?
- Ehi Siri invia questo messaggio a…
Questi sono solo sette esempi dell’ampio ventaglio di richieste che si possono rivolgere agli speaker intelligenti più famosi e in voga del mercato: sono Amazon Echo, Google Home e HomePod di Apple, l’altoparlante smart della società di Cupertino è l’ultimo che ha fatto il suo ingresso nelle case, è disponibile negli store degli Stati Uniti, Regno Unito e Australia da circa un mese (in Francia e Germania in primavera, in Italia la data ancora non è stata comunicata). L’arrivo di HomePod rende ancora più avvincente la sfida in questo nuovo mercato, già dominato da Amazon e Google, ma siamo solo all’inizio della battaglia. Il settore è fortemente in crescita: nei primi nove mesi del 2017 più di 17 milioni di speaker intelligenti sono stati venduti in tutto il mondo, secondo i dati forniti da Canalys, agenzia di analisi dei mercati tecnologici, e altri 16 milioni sono stati acquistati nell’ultimo trimestre dell’anno per i regali di Natale. Sempre secondo lo stesso report, quest’anno sono stimati 56,3 milioni di assistenti digitali venduti in tutto il mondo.
Con questo spot Apple mette in campo le armi migliori
È la nuova manna per l’industry della tecnologia che ha faticato negli ultimi anni a trovare un nuovo dispositivo in grado di far fare business come lo smartphone. E proprio come è accaduto per gli smartphone la ‘guerra’ di marketing si gioca anche a colpi di spot. Questo è quello scelto da Apple per lanciare HomePod: è corto diretto da Spike Jonze e ha per protagonista FKA Twigs che balla in un’esperienza extra corporea. Secondo la recensione di RollingStone “Questo spot è un capolavoro assoluto, e meriterebbe un Oscar”. Al di là del giudizio personale il video sottintende che Apple ha messo in campo tutte le ‘armi’ migliori e risorse economiche per affermarsi, anche se in ritardo rispetto ai competitor, sul mercato. Grazie all’assistente personale Siri, HomePod può inviare messaggi, impostare un timer, riprodurre un podcast, controllare le news, gli eventi sportivi, il traffico e il meteo, e anche gestire un’ampia gamma di accessori HomeKit.
https://www.youtube.com/watch?v=305ryPvU6A8
E Amazon come sta rispondendo all’attacco di Apple? Ha dato vita a Echo Spot, al suo altoparlante top di gamma ha aggiunto lo schermo touch con un orologio. Ha lanciato, quindi, il nuovo guanto di sfida a Google e Apple. Ma a preoccupare tutti e tre i giganti del web potrebbe essere l’azienda americana che sta cercando di creare il primo assistente visivo al mondo, si chiama Piccolo e combina telecamere dotate di Wi-Fi, intelligenza artificiale e tecnologia ‘computer vision’ in grado di identificare persone, i loro movimenti e gesti, in stile Minority Report. Basterà puntare la mano per far accendere e spegnere le luci, cambiare la modalità del ventilatore o accendere il forno, ecc…
Problema di privacy con i maggiordomi digitali?
Per quanto riguarda HomePod, Apple dichiara che “solo dopo che ‘Ehi Siri’ verrà riconosciuto localmente sul dispositivo, le informazioni saranno inviate ai server Apple, crittografate e tramite un identificatore Siri anonimo”. Sicurezza e privacy sono aspetti fondamentali che tutte le aziende devono garantire a chi acquista assistenti audio e video digitali.
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