I videogiochi possono raccontare storie drammatiche ispirate alla realtà? Il rapporto tra games e attualità è spesso al centro della cronaca, non sempre per i motivi giusti. A volte li si accusa di istigare alla violenza ma, se il caso di “Se mi ami, non morire” ci insegna qualcosa, è proprio che questo tipo di linguaggio si adatta perfettamente a storie edificanti.
Prendendo spunto dalla descrizione ufficiale, possiamo descrivere Se mi ami, non morire (Bury me, my Love in originale) come “un gioco ispirato alla realtà, una storia inventata che trae ispirazione da eventi realmente accaduti. L’idea originale nasce da un articolo redatto da una giornalista di Le Mond, Lucie Soullier, nel quale racconta la storia di Dana, una giovane donna siriana che fugge dal proprio paese per cominciare una nuova vita in Germania.”
Avrete già capito che si tratta di un tema di grande attualità e molto, molto delicato. Il rischio di banalizzare situazioni dolorose era dietro l’angolo, eppure gli sviluppatori di questo gioco sono riusciti a evitare la trappola. Gran parte del merito è della storia, ben scritta in oscillazione continua tra oscurità e speranza. Anche la modalità di gioco, però, aggiunge carattere a questo prodotto.
La narrazione ruota intorno alla storia della giovane Nour, che intraprende un lungo e pericoloso viaggio dalla Siria verso l’Europa, in cerca di salvezza dalla fame e dalla guerra, mentre il marito Majd resta a casa. La modalità di gioco è testuale, nel senso che la vicenda si dipana attraverso i messaggi che i due scambiando attraverso un’app di messaggistica.
Si tratta a tutti gli effetti di uno dei primi esempi di avventura testuale sotto forma di messaggistica istantanea: vestendo i panni di Maid, dovremo comunicare in chat con Nour e seguire il suo viaggio per darle tutto il supporto possibile e aiutarla ad arrivare a destinazione sana e salva. Non solo testo, perché potremo inviarle emoji, foto, link e così via.
Come sempre accade per le avventure testuali, non esiste un unico percorso di gioco. Le risposte e le azioni messe in campo permetteranno di prendere una strada piuttosto che un’altra, con la possibilità di influenzare il destino e scoprire uno dei 19 finali diversi a disposizione.
Vestire i panni di un essere umano che è costretta ad abbandonare casa per la speranza di un futuro migliore non è emotivamente semplice. Non si tratta di un gioco adatto a tutti ma vi consigliamo di provarlo perché potrebbe aprirvi gli occhi su una realtà che ci tocca molto da vicino.
Se mi ami, non morire è un gioco a pagamento (3,49 euro al momento in cui scriviamo), disponibile per Android e iOS. Di seguito i link per il download:
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.plug_in_digital.emma&hl=it
https://itunes.apple.com/it/app/se-mi-ami-non-morire/id1281473147?mt=8
Di Neosperience Team
Contenuti: @@@
Grafica: @@
Usabilità: @@@
Legenda: @ sufficiente; @@ buono; @@@ ottimo