Regolazione

Antonio Nicita (Agcom): ‘In futuro un’autorità unica sul digitale per la regolazione 2.0’

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Il commissario Agcom Antonio Nicita: 'E' mia convinzione sia necessaria in futuro una naturale convergenza nella regolazione dei diritti digitali e nel governo tra diritti digitali e piattaforme e reti, mettendo al centro il consumatore-utente-cittadino'.

In occasione del convegno PA Social sulle fake news che si è tenuto oggi presso il Palazzo della Città metropolitana di Napoli, il Commissario Agcom Antonio Nicita ha evidenziato come le grandi sfide poste dalla rivoluzione digitale richiedano approcci convergenti sia sotto il profilo delle politiche pubbliche che sotto il profilo regolatorio.

“Nel nuovo ecosistema digitale – ha spiegato Nicita – le reti tradizionali perderanno centralità, come tema regolatorio, rispetto al coordinamento delle infrastrutture connesse, al governo dell’ecosistema e al ruolo delle super-piattaforme nei rapporti multi-versante con i mercati collegati. Per questa ragione occorre ripensare l’ambito regolatorio d’intervento e di garanzie nelle comunicazioni digitali e non solo in quelle tradizionali”.

Secondo Nicita, al centro delle dinamiche concorrenziali delle piattaforme e del “pluralismo 2.0” c’è il tema del trattamento dei dati e della profilazione algoritmica, circostanza che comporterà un dialogo continuo tra il piano della protezione dei dati personali e il piano dello sviluppo del mercato dei dati e dell’industria dell’intelligenza artificiale. Due piani che, secondo Nicita, devono muoversi in stretto coordinamento e anche con finalità di moral suasion verso le grandi piattaforme, nei campi non ancora oggetto di regolazione.

“Per questa ragione – ha concluso Nicita – è mia convinzione sia necessaria in futuro una naturale convergenza nella regolazione dei diritti digitali e nel governo tra diritti digitali e piattaforme e reti, mettendo al centro il consumatore-utente-cittadino”. Il percorso che, secondo il Commissario Nicita, potrebbe portare a questa convergenza regolatoria e istituzionale, andrebbe intrapreso in via graduale e nel rispetto delle prerogative tracciate a livello europeo dalle relative normative.

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