Ore decisive per Google a Bruxelles. In settimana, forse già mercoledì, la Ue potrebbe inviare la comunicazione degli addebiti all’azienda, confermando le voci già circolate.
Questo provvedimento rappresenta il primo atto della Commissione verso quelle imprese che, sulla base delle informazioni raccolte durante l’indagine preliminare, si ritiene abbiano violato le regole della concorrenza.
Nel caso di Google parliamo di sospetto abuso di posizione dominante nella ricerca online, dove l’azienda mantiene la leadership con una fetta di mercato del 90%.
Con l’invio di questa comunicazione, che conterrà i rilievi dell’Antitrust Ue, i rimedi e la possibile multa da comminare, si metterà fine a un procedimento aperto col ricorso dei competitor di Google nel novembre 2010.
Occhi puntanti quindi su Bruxelles e sulle soluzioni che potrebbe indicare a Google per ristabilire la concorrenza sul mercato.
Ricordiamo che i rimedi proposti dall’azienda finora hanno lasciato insoddisfatti gli uffici Ue e i ricorrenti.
In ogni caso questa stretta intorno a Google dimostra ancora una volta la tendenza europea a voler prendere posizione contro lo strapotere degli Over-The-Top (Google, Apple, Facebook e Amazon). Una tendenza incoraggiata soprattutto da Francia e Germania, che da tempo chiedono un quadro regolamentare per le web company, e dal Parlamento Ue che è arrivato ad approvare una mozione per lo spacchettamento delle attività di Google.
E se la Federal Trade Commission ha rinunciato negli USA a perseguire Google a dispetto del corposo dossier a propria disposizione, la Commissione Ue potrebbe agire diversamente e procedere contro Google così come ha già fatto con Microsoft.
La multa per Google potrebbe arrivare fino a 6 miliardi di euro, vale a dire il 10% del suo ultimo fatturato annuo mondiale.