L’Antitrust Ue ha aperto oggi due procedure formali nei confronti di Qualcomm, il maggior produttore mondiale di chip nel settore mobile, per verificare l’ipotesi di abuso di posizione dominante.
Entrambe le indagini riguardano la commercializzazione di chip per smartphone e tablet 3G e 4G.
Il primo filone d’inchiesta riguarda l’ipotesi che Qualcomm abbia offerto incentivi finanziari ai clienti per l’adozione in esclusiva o quasi dei suoi prodotti.
Il secondo filone riguarda l’ipotesi che il fornitore Usa abbia applicato prezzi sottocosto per escludere i concorrenti dal mercato con pratiche di dumping contrarie appunto alla concorrenza.
“Abbiamo avviato queste indagini per avere la certezza che i fornitori hitech possano competere nel merito dei loro prodotti”, ha detto Margrethe Vestager, Commissario Ue alla Concorrenza, aggiungendo che i chip sono prodotto largamente utilizzati dai consumatori.
Le prime indagini della Commissione sul mercato dei chip mobili sono partite nel 2010.
Qualcomm dal canto suo considera “ingiustificati” i timori della Commissione e si dice disponibile a collaborare con le autorità Ue, come d’altra parte ha “sempre fatto” anche in passato.