L’Antitrust ha avviato un’istruttoria di 45 giorni per valutare l’acquisizione di CK Hutchison Network Italia (CKHNI) da parte di Cellnex, tramite Cellnex Italia.
L’operazione
L’operazione in esame – si legge nel Bollettino Antitrust – “appare suscettibile di determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati delle infrastrutture per le telecomunicazioni mobili, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza in tali mercati”.
Per essere chiari, l’acquisizione in Italia riguarda circa 10mila siti detenuti da WindTre, l’operatore controllato da CK Hutchison nel nostro paese.
Se l’operazione andrà in porto, Cellnex si troverebbe a detenere circa 25mila torri in Italia, avendone rilevate altre 2.200 da Iliad due anni fa.
Il mercato delle torri peraltro è in fase di consolidamento in Italia, dopo la costituzione di INWIT, la joint venture nata dalla fusione delle torri di Tim e Vodafone Italia, che detiene 22mila torri.
Concentrazione
L’operazione comunicata, “in quanto finalizzata all’acquisizione del controllo esclusivo di un’impresa, costituisce una concentrazione”, si legge ancora nel bollettino. Una concentrazione che “interessa il settore delle infrastrutture dedicate all’ospitalità di impianti di diffusione di telecomunicazione, costituite da infrastrutture verticali (torri, pali, tralicci), idonee a ospitare le antenne degli operatori di rete, e da fabbricati attrezzati per l’ospitalità degli apparati trasmittenti. In particolare, Cellnex Italia e CKHNI sono entrambe attive nell’ospitalità di operatori di telecomunicazioni presso le proprie infrastrutture passive di telecomunicazione, vale a dire torri, tetti di edifici (rooftops) e altri assets infrastrutturali. La domanda di tali servizi è costituita da operatori mobili (di seguito “MNO”, mobile network operator) e wireless (di seguito “FWA”, fixed wireless access) che necessitano di installare i propri apparati di rete necessari per erogare i servizi di telecomunicazione mobile e fissa tramite wireless (FWA). Questi ultimi, in particolare, risultano spesso privi della propria infrastruttura di rete, tali da venir denominati quale clientela completamente “non-captive”, ovverosia non integrata a livello societario con una tower company”.
Sparisce il terzo operatore
E ancora, si legge nel bollettino che “Ad esito dell’operazione di concentrazione, Cellnex Italia deterrà una posizione di mercato rilevante in termini di quote di mercato, specialmente nel segmento dei servizi di ospitalità a terzi, nel quale diventerà il primo operatore con una quota di oltre il 70%. Più in generale, l’operazione di concentrazione determinerà la scomparsa del terzo operatore, in un contesto in cui la pressione concorrenziale di Inwit è altresì limitata in virtù della sua integrazione verticale con Tim e Vodafone Italia, e dunque un grado di apertura all’ospitalità di operatori terzi molto limitata”.