Il Consiglio di Amministrazione di Tiscali, riunitosi in data odierna, ha approvato il contratto definitivo finalizzato alla fusione con il Gruppo Aria. Aria è un’azienda operante sul territorio nazionale nel settore della fornitura di servizi di connettività a banda larga ed è titolare di una licenza su 40MHz di spettro su frequenza 3.5GHz “technology neutral”, che permette la fornitura di servizi LTE in modalità “Fixed Wireless Access” con capacità superiori ai 50MB/s.
L’operazione consentirà di rafforzare la posizione industriale e finanziaria di Tiscali, consolidandone il presidio sui segmenti di clientela Consumer e Business nel campo dell’accesso broadband da rete fissa e in mobilità e creando un operatore unico nel mercato nazionale in grado di offrire in tutta Italia servizi di accesso ultra broadband grazie alla combinazione delle due infrastrutture di rete.
L’accordo relativo all’operazione sarà formalizzato nelle prossime ore.
La prospettata operazione di integrazione sarà realizzata tramite la fusione per incorporazione all’interno di Tiscali di una società di nuova costituzione cui faranno capo: i) l’intero capitale di Aria S.p.A., che alla data di fusione avrà debiti bancari per circa 5 milioni di Euro ed un finanziamento subordinato convertendo di 15 milioni di Euro che Tiscali avrà la facoltà di rimborsare a scadenza (2018) con azioni Tiscali di nuova emissione; ii) una posizione di cassa pari a circa 42 milioni di Euro che verranno apportati sotto forma di equity dal fondo di investimento Otkritie Disciplined Equity Fund (ODEF), facente capo al gruppo finanziario Otkritie Holding, partner finanziario dell’operazione. Tale liquidità sarà messa a disposizione di Tiscali per rimborsare la porzione del senior loan in scadenza a novembre 2015 derivante dagli accordi di ristrutturazione sottoscritti nel dicembre 2014. A seguito dell’operazione, gli attuali azionisti di Aria S.p.A. deterranno una partecipazione complessiva pari al 18% circa della combined entity, e un altro 22% circa verrà detenuto da (ODEF), per un totale di nuove azioni emesse pari al 40,81% della combined entity.
Sulla base di una valutazione di Tiscali al prezzo medio degli ultimi sei mesi (circa 6 centesimi) il controvalore complessivo dell’operazione si ragguaglia in circa 77 milioni di Euro; al netto dell’apporto di nuova cassa ciò equivale ad un valore di 34,5 milioni di Euro per l’intero capitale di Aria.
Il grande valore industriale del progetto sta in particolare nella futura integrazione dell’infrastruttura capillare di trasporto in fibra di Tiscali con la rete di accesso wireless ad alta capacità di Aria: il nuovo Gruppo Tiscali sarà in futuro in grado di fornire in maniera efficiente su rete proprietaria servizi di connettività “Fixed Wireless Access” di alta qualità con capacità superiori a 50MB/s ed in prospettiva anche servizi “Mobile Data” ad altissima capacità.
La nuova Tiscali commercializzerà i prodotti di entrambi i Gruppi attraverso il brand Tiscali e vanterà una customer base di oltre 700 mila utenti su tutto il territorio nazionale. Inoltre, per effetto dell’operazione si ipotizzano sinergie e risparmi per circa 10 milioni di Euro all’anno a partire dal 2016, grazie all’integrazione delle reti, alla combinazione delle tecnologie di accesso e ai risparmi nei G&A costs (General and Administrative). Inoltre, la combinazione degli asset delle due società consentirà un forte sviluppo commerciale sul mercato dei servizi ultrabroadband con particolare focus nelle aree di digital divide.
Quanto alla governance della Nuova Tiscali, Renato Soru manterrà la carica di Presidente Esecutivo, mentre Riccardo Ruggiero, attuale Amministratore Delegato di Aria S.p.A., avrà la carica di Amministratore Delegato e i rimanenti membri del Consiglio di Amministrazione saranno nominati dai soci sulla base delle partecipazioni risultanti a esito della fusione. Non sono previste ulteriori pattuizioni tra i soci.
“Come noto, nell’ambito dell’accordo siglato per il riscadenziamento del debito, avevamo previsto un aumento di capitale per diminuire entro l’anno il nostro debito senior di circa 40 milioni di euro. Con l’accordo concluso oggi, che prevede un aumento di capitale per circa 77 milioni euro, di cui 42,4 milioni per cassa, non solo raggiungeremo l’obiettivo di rimborsare la tranche del debito in scadenza, ma, dopo la recente aggiudicazione della gara Spc per la rete della pubblica amministrazione, rilanciamo con una nuova iniziativa industriale ancora più importante. Attraverso la combinazione degli asset delle due aziende Tiscali e Aria potremo contribuire allo sviluppo del piano ultrabroadband del Paese. L’unione della nostra infrastruttura di rete fissa con la licenza di Aria per la frequenza 3.5GHz, nata per essere utilizzata per il WiMax e che verrà ora utilizzata per la nuova tecnologia LTE, ci permetterà di offrire accesso ultrabroadband su infrastruttura proprietaria, in mobilità e su rete fissa, sia nelle aree di digital divide che nelle aree urbane. Sono molto contento di poter dar vita a questo nuovo progetto insieme a Riccardo Ruggero, con cui condivido una storia che ci ha visto impegnati a contribuire alla crescita di Internet in Italia fin dagli anni ’90 e con cui oggi condivido una visione di futuro e la passione e la volontà per realizzarla”, ha afferma Renato Soru, Presidente e Amministratore Delegato di Tiscali S.p.A.
“Siamo soddisfatti di aver raggiunto in poco tempo la finalizzazione di un accordo annunciato pochi mesi fa e che permetterà, integrando l’infrastruttura fissa con il wireless a 3.5Ghz, di consolidare il Brand Tiscali e la sua presenza sul mercato ultrabroadband su tutto il territorio nazionale. L’ecosistema tecnologico LTE su frequenza 3.5GHz si sta rapidamente consolidando come dimostra ad esempio l’assegnazione di spettro 3.5GHz avvenuto in Giappone a fine 2014 ai tre principali operatori mobili giapponesi che hanno dichiarato di voler coprire entro 3 anni oltre il 50% della popolazione giapponese con questa tecnologia. Sono molto contento di poter lavorare assieme a Renato Soru che conosco da molti anni essendo stati i primi lui con Tiscali e io con Infostrada a iniziare a competere nel mercato delle telecomunicazioni italiane a seguito della liberalizzazione del mercato avvenuta nel 1998.”, ha dichiarato Riccardo Ruggiero, Amministratore Delegato di Aria S.p.A..
Il perfezionamento della fusione, che si prevede possa essere completata entro la fine del prossimo mese di novembre, presuppone– oltre che le necessarie delibere assembleari, precedute dagli adempimenti previsti dalla legge –il soddisfacimento di alcune condizioni secondo la prassi di mercato, fra cui l’ottenimento delle autorizzazioni ministeriali per la voltura delle licenze e della titolarità delle frequenze attualmente in capo al Gruppo Aria e il consenso dei finanziatori senior ai sensi degli accordi di ristrutturazione dell’indebitamento del Gruppo Tiscali sottoscritti nel dicembre 2014.
Si segnala che, in considerazione del fatto che il rimborso della Facility A1 sarà effettuato nell’ambito della fusione, la Società valuterà, anche sulla base delle condizioni di mercato, se e in quale misura avvalersi della facoltà di attuare l’aumento di capitale deliberato il 16 febbraio 2015 tramite lo strumento “SEF – Standby Equity Facility” sottoscritto in data 24 dicembre 2014.
Si rende infine noto che, a seguito del mancato verificarsi di una delle condizioni sospensive contenute nell’offerta del Dicembre 2014 da parte di Castello SGR, non sarà perfezionata la cessione dell’immobile di Sa Illetta e pertanto la Società sta procedendo alla ristrutturazione del relativo contratto di leasing immobiliare. In relazione a tale operazione di ristrutturazione la Società ha già ricevuto il consenso da parte di Mediocredito Italiano, capofila del pool con circa il 75%, mentre Unicredit Leasing si è già impegnata a sottoporre la relativa proposta agli organi deliberanti con parere favorevole. La Società si è avvalsa dell’advisory finanziaria di Banca IMI e di Borghesi e Associati, e dell’advisory legale dello studio Giliberti, Pappalettera e Triscornia.