Gli account dell’ex presidente degli Stati Uniti erano stati sospesi nel 2021 dopo aver utilizzato la piattaforma per dialogare con i sostenitori dell’assalto a Capitol Hill senza condannare le violenze.
Gli account di Trump, che complessivamente contano oltre 60 milioni di follower, erano stati ripristinati nel 2023 ma sottoposti a monitoraggio aggiuntivo, ora rimosso, come ha dichiarato il Presidente di Meta Nick Clegg sul blog ufficiale (https://about.fb.com/news/2023/01/trump-facebook-instagram-account-suspension/).
Meta ha affermato di avere la responsabilità di “consentire l’espressione politica” e che gli americani dovrebbero poter ascoltare i candidati presidenziali su una base di parità. Ha aggiunto che i candidati presidenziali statunitensi “rimangono soggetti agli stessi Standard della Comunità di tutti gli utenti di Facebook e Instagram, comprese le politiche progettate per prevenire discorsi di odio e incitamento alla violenza”.
Da quando è tornato sulle piattaforme di Meta, gli account di Trump hanno principalmente pubblicato dettagli sulla campagna e meme, inclusi attacchi al suo rivale nella corsa presidenziale, Joe Biden. Il Presidente è apparso – sino ad ora – silente. Prima del suo ban del 2021, i post di Trump su Facebook erano spesso tra i più virali negli USA, secondo i dati pubblicati da CrowdTangle.
Trump era stato il primo ex presidente ad essere bandito anche dalle altre piattaforme social, come Twitter e YouTube. Nonostante le restrizioni su questi account siano state revocate già lo scorso anno, Trump ha continuato a comunicare in modo diretto con i suoi sostenitori principalmente su Truth Social, una piattaforma di social media di sua proprietà, creata proprio a seguito delle varie sospensioni dei suoi account.
A Trump era stato permesso di tornare su Twitter – ora X – dopo che il nuovo CEO dell’azienda, Elon Musk – oggi un grande finanziatore della campagna oltre che un sostenitore della prima ora – aveva tenuto un sondaggio chiedendo agli utenti di cliccare “sì” o “no” sul ripristino dell’account dell’ex Presidente. Aveva vinto il “sì”, “apparentemente” (nessuno ha mai avuto reale accesso ai dati) con il 51,8% dei voti.