Wearables

Amyco, è italiano il braccialetto hi-tech che ti salva la vita

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In un braccialetto smart tutti i dati di prima necessità per la sicurezza di famigliari, bambini, anziani, disabili e persone affette da malattie rare, per la promozione dell’innovazione sociale e le smart communities. Lanciato da una startup italiana, finalista al Pioneer Festival di Vienna, la tecnologia farà ricorso ad una campagna di crowdfunding per la fase di industrializzazione al via il 22 giugno.

L’industria delle tecnologie indossabili (wearables) vale oggi solo negli USA più di 7 miliardi di dollari e “Amyco” è la nuova soluzione made in Italy per la promozione della sicurezza personale e la tutela della salute. Nato dai laboratori della startup italiana Wecare, “Amyco” è un braccialetto hig-tech (smart wristwear) che in pochi grammi di gomma termoplastica riciclabile e un bel design minimal permette di portare al polso le informazioni di prima necessità e i dati sul nostro stato di salute, che poi potranno essere visualizzati da un soccorritore o un familiare, in caso di bisogno, sul display dello smartphone.

Uno strumento di innovazione sociale, adatto per anziani, disabili, bambini, portatori di malattie rare, più in generale valido a promuovere e sviluppare comunità intelligenti (smart communities) nelle nostre città, sui territori, per rendere più efficiente il sistema sanitario nazionale, decentrando, innovando e personalizzando i servizi.

Il suo funzionamento è semplice e alla portata di tutti: basta registrarsi su un cloud privato creando in pochi click un account in cui memorizzare in modo protetto le informazioni sulla propria condizione personale e sanitaria (anagrafica, fotografia, gruppo sanguigno, allergie, intolleranze, patologie mediche, dieta, condizione di salute, medico curante, contatti di emergenza etc). Si avvicina il braccialetto a uno smartphone o a un tablet dotato di tecnologia Nfc (Near field communication) e viene visualizzato il profilo dati completo e i contatti dei familiari per gestire la situazione.

L’utente può scegliere quali informazioni rendere pubbliche e a chi (la maestra, il coniuge, il medico, la baby sitter, un amico), nel massimo rispetto della privacy e aggiornabili in tempo reale via mobile device o pc.

La smart technology di “Amyco” nasce da un’idea di Riccardo Zanini e Filippo Scorza, il suo impiego, oltre le categorie più sensibili sopra menzionate, spazia dal primo soccorso al monitoraggio generale delle condizioni di salute del paziente, fino alla sicurezza personale in ogni luogo di studio, lavoro, riposo, svago, vacanza, sport.

Ho sempre desiderato progettare uno strumento che potesse aiutare le persone in quelle occasioni di emergenza in cui non si conoscono le necessità mediche dell’infortunato o si fa fatica a contattare i parenti, perchè il cellulare, quando è vicino, è bloccato o i numeri non sono salvati correttamente – ha dichiarato Filippo Scorza in una nota – Con Amyko possiamo avere tutte queste informazioni in ogni istante, in tempo reale, in ogni Paese”.

Una tecnologia amica, che può essere immaginata, come ha spiegato Scorza, “al polso dei nostri figli quando vanno in gita scolastica o quando sono lontani dal nucleo familiare. Un prodotto di utilità praticamente infinita nella quotidianità, indistruttibile, che non ha bisogno di nessuna manutenzione e che soprattutto avrà un prezzo accessibile veramente a chiunque. E lo abbiamo fatto in Italia e questo ci riempie di orgoglio e di entusiasmo”.

Tra le funzioni del sistema troviamo: il medical reminder per ricordare all’utente la somministrazione di un farmaco ad un determinato orario o l’appuntamento per una visita medica dandone contemporaneamente notizia ad un parente per un controllo incrociato; in caso di emergenza la tecnologia può anche inviare un messaggio in automatico a un familiare come evoluzione 2.0 del servizio di “telesalvalavita”; la geolocalizzazione; se ci troviamo in una zona senza connessione dati o non c’è a portata di mano uno smart-phone con tecnologia NFC, il servizio Direct Call ci collega direttamente al numero della persona cara.

La startup Wecare ha chiuso di recente una partnership collaborativa con un operatore mobile che installerà un’app dedicata sui nuovi dispositivi. L’apparecchio si può pre-ordinare sulla piattaforma di crowdfunding www.indiegogo.com dove, dal 22 giugno al 30 luglio, con pochi euro, l’utente potrà finanziare il processo di industrializzazione e ricevere il braccialetto prima che venga immesso ufficialmente sul mercato.

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