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Amba Kak, tra i 100 esperti mondiali di AI: ‘Non pensata per le persone, ma per il business di pochi’

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Amba Kak è una delle 100 personalità mondiali più influenti nel campo dell’Intelligenza Artificiale, presenti nella lista stilata dal Time. Amba Kaka è co-direttore esecutivo dell’AI Now Institute che ha trascorso gli ultimi quindici anni a progettare e sostenere la politica tecnologica nell’interesse pubblico, spaziando dalla neutralità della rete alla privacy alla responsabilità algoritmica per governo, l’industria e la società civile in molte parti del mondo.

La sentiamo oggi in una interessante intervista realizzata da Anna Colaps, Membro del Gabinetto presso il Garante europeo della protezione dei dati (EDPS), all’interno della serie “20 Talks”

“Ci preoccupa il fatto che tutto ciò che ha a che fare con l’intelligenza artificiale sia controllato in modo sproporzionato nelle mani di pochi. E nell’ultimo decennio queste aziende hanno dimostrato di non essere affidabili. Che non possiamo fidarci di loro. Queste aziende vanno regolate, altrimenti assistiamo alla concentrazione di potere sull’AI in mani non sicure. Siamo a un chiaro punto di svolta nella traiettoria dell’intelligenza artificiale“, ha detto durante la sua testimonianza. “Senza guardrail e limiti per stabilire le regole della strada, ci stiamo impegnando a portare avanti più di quanto già fatto: pratiche di dati e modelli aziendali estrattivi, invasivi e spesso predatori che hanno caratterizzato l’ultimo decennio del settore tecnologico”.

Chi è Amba Kak

Nella primavera del 2023, mentre ChatGPT stava diventando l’applicazione consumer in più rapida crescita della storia, Amba Kak era scettica sulla rivoluzione dell’intelligenza artificiale, scrive il Time. Invece di segnare un cambiamento di paradigma nel potere della Silicon Valley, credeva che l’intelligenza artificiale l’avrebbe ulteriormente consolidata nelle mani di poche grandi aziende tecnologiche. L’AI Now Institute, di cui Kak è co-direttore esecutivo, si è dedicato allo studio delle conseguenze di tale potere.

Sotto la sua guida, l’AI Now Institute sta emergendo come uno dei principali critici del settore. Dice Kak che comprendere la politica tecnologica non significa studiare i dettagli delle reti neurali: “Si tratta di comprendere il potere”.

Nel 2023, l’istituto ha pubblicato un rapporto fondamentale di 103 pagine che discuteva di come l’intelligenza artificiale stia concentrando il potere all’interno del settore tecnologico. Da allora, hanno sostenuto la creazione di un organismo in stile FDA (Food and Drug Administration) per regolamentare i nuovi modelli di intelligenza artificiale, hanno analizzato l’impatto dei data center utilizzati per alimentare l’intelligenza artificiale sui cambiamenti climatici e hanno rilasciato quadri normativi per i governi su come affrontare i rischi sociali dell’intelligenza artificiale.

Oggi, Kak fornisce regolarmente consulenza ai membri del Congresso, della Casa Bianca, della Commissione europea e del governo del Regno Unito in materia di politica sull’intelligenza artificiale. Kak è stata una delle poche rappresentanti della società civile al vertice inaugurale sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale a Bletchley lo scorso novembre. A luglio, Kak ha testimoniato al Senato sui rischi che l’intelligenza artificiale poneva alla privacy degli utenti.

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