Venerdì scorso è cominciata ufficialmente l’era spaziale di Amazon, che ha lanciato i primi satelliti del progetto Kuiper, il suo sistema di connessione satellitare che farà concorrenza a Starlink di Elon Musk.
“Abbiamo effettuato test approfonditi qui nel nostro laboratorio e abbiamo un alto grado di fiducia nella progettazione del nostro satellite, ma non esiste alcun sostituto per i test in orbita”, ha affermato un dirigente del progetto Kuiper.
Il piano satellitare di Amazon: 10 miliardi in 4 anni
Il Progetto Kuiper è il piano di Amazon di realizzare una rete do 3.236 satelliti in orbita bassa, allo scopo di fornire access a Internet ovunque nel mondo.
E così, quattro anni dopo l’annuncio dell’impegno satellitare di Jeff Bezos, venerdì i primi due satelliti targati Amazon sono stati lanciati in orbita. La società ha in programma un investimento complessivo di 10 miliardi di dollari per realizzare la sua flotta satellitare, e da poco è stato avviato un impianto di elaborazione pre-lancio da 120 milioni di dollari in Florida.
Battezzata Protoflight, la missione di venerdì scorso ha visto il lancio i orbita dei primi due satelliti, partiti dalla base di Cape Canaveral in Florida.
L’anno scorso, Amazon ha annunciato il più grande accordo missilistico aziendale nella storia del settore per lanciare i satelliti Kuiper, firmando contratti di lancio con ULA, Arianespace e Blue Origin di Jeff Bezos. Nell’ambito di tale accordo, Amazon prevede di pagare circa 7,4 miliardi di dollari per il lancio di Kuiper nei prossimi cinque anni.
L’azienda ha prenotato 77 lanci, con la possibilità di aumentare la quantità se necessario. Starà ai fornitori rispettare i tempi, con un occhio di riguardo alle autorità regolatorie.
Partita la rincorsa a Starlink
Non c’è dubbio che l’intera operazione nasca anche dalla accesa rivalità di Jeff Bezos per Elon Musk, fondatore di SpaceX e già fautore di una sua flotta satellitare battezzata Starlink, che conta già su 2 milioni di clienti Internet e 5mila satelliti.
Dal canto suo, Amazon ha reso noto che l’obiettivo è lanciare la sua rete in beta test entro il 2024.