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Altroconsumo, gli italiani giudicano Internet, mobilità e pay tv

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Ogni anno, Altroconsumo raccoglie migliaia di valutazioni per capire quali servizi soddisfano davvero le aspettative e quali, invece, deludono, anche nel campo di telefonia mobile, telefonia fissa e pay tv.

Ogni anno, Altroconsumo raccoglie migliaia di valutazioni per capire quali servizi soddisfano davvero le aspettative e quali, invece, deludono, anche nel campo di telefonia mobile, telefonia fissa e pay tv. L’indagine 2025, basata sulle risposte di oltre 22.000 abbonati, evidenzia alcuni di questi trend. Per quanto riguarda le piattaforme di streaming, le più famose restano in testa, ma con un livello di apprezzamento in calo rispetto agli anni precedenti.

Netflix e Disney+, per esempio, mantengono il primato ma non sono più sinonimo di eccellenza assoluta, mentre si vedono segnali di crescita per alcuni servizi meno noti. Nel settore della telefonia mobile, il predominio degli operatori tradizionali viene messo in discussione dall’ascesa di Iliad e di vari operatori virtuali, sempre più scelti per le loro offerte semplici e competitive. La telefonia fissa e l’accesso a Internet registrano un divario crescente tra chi utilizza connessioni in fibra e chi si affida ancora ad ADSL o VDSL, con conseguenti differenze nella soddisfazione degli utenti.

Netflix e Disney+: leader sotto pressione

Per anni, Netflix e Disney+ hanno rappresentato il punto di riferimento dello streaming, ma secondo Altroconsumo il 2025 ha segnato un punto di svolta: sebbene restino ai vertici della classifica per gradimento, il consenso tra gli utenti sta progressivamente erodendo. Il punteggio di soddisfazione per Netflix è passato da 79 su 100 nel 2021 a 74 quest’anno, e anche Disney+, che inizialmente aveva conquistato il pubblico con il suo ricco archivio di contenuti targati Marvel, Pixar e Star Wars, ha registrato un calo nel livello di apprezzamento.

Le ragioni di questa discesa sono molteplici. In primo luogo, gli utenti hanno mal digerito le nuove politiche sulla condivisione degli account, che hanno reso più difficile dividere le spese tra amici e familiari: tutto ciò ha portato a un’ondata di cancellazioni e lamentele. In secondo luogo, i continui aumenti di prezzo, più o meno giustificati dall’introduzione di nuovi contenuti e funzionalità, hanno spinto molti utenti a rivedere le proprie priorità di spesa. Non è raro che chi aveva più abbonamenti attivi ora scelga di mantenerne solo uno o due, privilegiando l’offerta percepita come più vantaggiosa.

Un altro aspetto che ha contribuito al calo di entusiasmo è stata la controversa decisione di Netflix di introdurre pubblicità nei piani più economici: per diversi utenti, questa scelta ha significato una perdita di valore del servizio, tanto più che la pubblicità si aggiunge a un catalogo che, in alcuni mercati, non sembra più così esclusivo e innovativo. Disney+, invece, ha dovuto affrontare il problema di una programmazione che, pur essendo di alta qualità, rischia di essere troppo orientata a franchise consolidati, senza proporre novità che sappiano sorprendere e attirare nuovi abbonati.

Ma forse il segnale più preoccupante per Netflix è un altro: il colosso dello streaming ha smesso di divulgare con regolarità il numero dei propri abbonati, scegliendo di comunicare questi dati solo in occasioni selezionate. Secondo alcuni analisti, questa mossa suggerisce una frenata nella crescita globale e una difficoltà sempre maggiore nel mantenere il ritmo serrato di acquisizione di nuovi utenti.

Dazn in crisi, mentre Eurosport sorprende

Se Netflix e Disney+ vedono erodersi il loro primato, alcuni servizi di streaming si trovano in una situazione ben più critica. Il malcontento è particolarmente evidente nel caso di Dazn, che, pur detenendo i diritti di trasmissione di numerosi eventi sportivi (tra cui la Seria A di calcio) continua a soffrire problemi tecnici e disservizi durante le dirette. Il buffering, i ritardi nella trasmissione e le frequenti interruzioni hanno esasperato gli abbonati, molti dei quali lamentano anche una gestione poco trasparente delle tariffe e delle promozioni. Il servizio clienti, spesso difficile da contattare e lento nelle risposte, non ha fatto altro che peggiorare la situazione.

Ci sono anche esempi positivi. Eurosport ha visto crescere il suo punteggio di gradimento, passando da 69 a 73 punti, grazie a una strategia che ha puntato sulla semplificazione dell’accesso ai contenuti, con un’integrazione più efficace su piattaforme come discovery+ e Sky.

Un altro dato interessante emerso dall’indagine di Altroconsumo riguarda il comportamento degli utenti: il 30% degli abbonati dichiara di condividere il proprio account con persone non conviventi, segno che le restrizioni imposte da alcuni servizi per limitare questa pratica non hanno avuto un impatto decisivo. Al contrario, molti consumatori sembrano sempre più inclini a trovare soluzioni alternative per contenere i costi e massimizzare il valore degli abbonamenti.

Telefonia mobile: Iliad e gli operatori virtuali dominano

Per la telefonia mobile, la classifica 2025 conferma una tendenza ormai consolidata: gli utenti premiano sempre più gli operatori low-cost e virtuali (MVNO), mentre i grandi gestori tradizionali vedono la loro posizione progressivamente erodersi. Iliad, in particolare, continua a guadagnare consensi, grazie a una strategia basata su trasparenza, assenza di costi nascosti e tariffe competitive.

Anche gli operatori virtuali (MVNO) stanno vivendo un periodo di crescita costante: tra i più apprezzati troviamo CoopVoce, Spusu, Optima e ho., che offrono pacchetti con prezzi contenuti e condizioni chiare. CoopVoce, che si appoggia alla rete TIM, ha ottenuto giudizi molto positivi per la stabilità della connessione e l’assenza di vincoli contrattuali, mentre Spusu e Optima, entrambi operanti su rete Vodafone, hanno saputo conquistare il pubblico grazie a offerte economicamente vantaggiose. Anche ho. Mobile, la versione low-cost di Vodafone, è riuscita a mantenere un buon livello di soddisfazione, attirando gli utenti con pacchetti tutto incluso senza brutte sorprese in bolletta.

Altri operatori, pur mantenendo una posizione solida nel mercato, stanno perdendo punti nel gradimento del pubblico: PosteMobile registra un calo di tre punti nella classifica di soddisfazione, mentre Very Mobile, l’operatore virtuale di WindTre, scende addirittura di quattro punti. Insomma, sebbene le tariffe vantaggiose siano un fattore determinante per gli utenti, il livello del servizio e la qualità della rete restano elementi fondamentali.

Un dato interessante che emerge dall’indagine è che sempre più utenti valutano il cambio di operatore con maggiore frequenza rispetto al passato. Grazie alla crescente semplicità dei processi di portabilità, cambiare gestore è diventato meno problematico, il che spinge gli operatori a competere non solo sui prezzi, ma anche sulla qualità dell’esperienza complessiva: i comparatori come SOSTariffe.it, in particolare, diventano cruciali per la scelta delle migliori offerte di telefonia mobile e fissa.

La fibra conquista il mercato, l’ADSL arranca

Per il fisso, l’indagine di Altroconsumo segnala un divario sempre più netto tra chi utilizza la fibra ottica e chi è ancora vincolato a connessioni ADSL o VDSL: il primo gruppo registra livelli di soddisfazione decisamente superiori rispetto al secondo.

Nel 2025, il 58% degli intervistati ha scelto un contratto con la fibra ottica, in crescita rispetto al 56% dell’anno precedente. Il dato non sorprende: la fibra garantisce prestazioni nettamente migliori in termini di velocità, stabilità della connessione e latenza, elementi fondamentali per chi lavora da remoto, utilizza piattaforme di streaming in alta definizione o gioca online. Gli utenti che ancora dispongono di una connessione ADSL lamentano invece problemi di lentezza e instabilità, con una generale insoddisfazione che riflette la progressiva obsolescenza di questa tecnologia.

Sul podio della soddisfazione per la telefonia fissa e Internet troviamo Iliad, Sky Wifi e Fastweb, tre operatori che hanno saputo conquistare gli utenti grazie a offerte competitive e performance affidabili. Iliad, nonostante sia ancora un attore relativamente nuovo nel settore della fibra, è riuscita a imporsi con tariffe semplici e senza costi nascosti, replicando di fatto il modello di successo adottato nella telefonia mobile. Sky Wifi ha invece puntato su un’infrastruttura di alta qualità, risultando particolarmente apprezzata da chi cerca una connessione premium per lo streaming e il gaming. Fastweb, dal canto suo, si distingue per la combinazione di buone prestazioni e un servizio clienti più efficace rispetto alla media del settore.

Ma se nella telefonia mobile Vodafone è in difficoltà, nella connettività Internet le cose cambiano: le misurazioni effettuate tramite l’app CheBanda di Altroconsumo confermano che Vodafone possiede la rete mobile più veloce e performante in Italia, con ottime valutazioni per copertura e stabilità del segnale.

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