Prima di annunciare ufficialmente il pericoloso merger, ha addolcito la parte iniziale del suo lungo post ripetendo spesso le parole privacy, sicurezza, archiviazione sicura dei dati e crittografia (il sistema end-to-end che protegge le comunicazioni). Poi Mark Zuckerberg ha spiegato come intende stravolgere “in nome della privacy” i social network nei prossimi anni: con la fusione di Facebook-WhatsApp e Instagram e quindi la possibilità di mandare un messaggio ad un amico su WhatsApp utilizzando Instagram e pubblicare storie su Facebook con WhatsApp, un modo anche per rivitalizzare Fb. L’obiettivo finale è gestire, tutti insieme, i dati di 3,8 miliardi di persone, a cui far usare la criptovaluta che la società guidata da Zuckerberg sta sviluppando per far scambiare denaro e fare acquisti sulle tre app.
“Oggi se vuoi mandare messaggi a persone su Facebook devi usare Messenger, su Instagram devi usare Direct, e su WhatsApp devi usare WhatsApp. Vogliamo dare alle persone una scelta in modo che possano raggiungere i loro amici attraverso queste reti da qualsiasi app preferiscano”, ha annunciato Zuckerberg. Pensate quanto sarà più difficile tenere al sicuro i dati degli utenti con l’interoperabilità delle tre app. La società di Menlo Park in questi anni ha dimostrato l’incapacità a mettere al sicuro i dati degli utenti su Facebook, sarà in grado di farlo anche con questo pericoloso merger? Lo stesso fondatore ha scritto: “Capisco che molti non credano che Facebook possa o voglia costruire questo tipo di piattaforma incentrata sulla privacy, perché francamente non abbiamo una forte reputazione per la creazione di servizi di protezione della privacy”.
Con la fusione delle tre app cosa cambierà? Zuckerberg nel motivare la decisione del merger non ha logicamente parlato di una fame sempre più insaziabile della società di mettere le mani su più dati possibili degli utenti, ma ha illustrato i vantaggi: “Abbiamo in programma di iniziare rendendo possibile l’invio di messaggi ai tuoi contatti utilizzando uno a scelta dei nostri servizi di messaggistica e quindi di estendere l’interoperabilità anche agli SMS. Naturalmente, questo sarebbe opt-in e sarai in grado di tenere separati i tuoi account, se lo desideri”.
Ovviamente la fusione di Facebook-WhatsApp-Instagram dovrà ottenere il consenso esplicito di ogni utente e quello più cauto farà bene a continuare a usarle le app in modo separato. Ma prima di arrivare al clic consapevole degli utenti il piano di Zuckerberg dovrà ottenere il via libera delle Autorità regolatorie nazionali. Oggi chi ha un dispositivo Android ed è iscritto a Facebook può già inviare un SMS a una persona non iscritta al social utilizzando Messenger. Non è difficile capire perché Apple non lo consente.
Niente fusione senza il via libera delle Autorità regolatorie
Comunque, Mark Zuckerberg è convinto che nei prossimi anni avverrà la fusione delle tre app di sua proprietà, nel frattempo c’è il lavoro più difficile dare fare: convincere le Autorità di regolamentazione. Alcune di queste, come l’Antitrust Ue e quella italiana hanno già multato (per un totale di 113 milioni), due anni fa, Facebook per la condivisione dei dati degli utenti di WhatsApp a Facebook, a scopo commerciale, perché spiegata con “informazioni fuorvianti” all’Authority europea e avvenuta, secondo l’Antitrust italiana, in violazione delle norme di tutela dei consumatori, indotti “ingannevolmente” a cedere i dati al social media pena l’interruzione del servizio di messaggistica istantanea.
Le fusioni possono esserci, ma rispettando le regole. E continuando a garantire privacy e sicurezza agli utenti.