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Allarme del WEF, l’AI porterà al collasso la finanza globale?

L’Intelligenza Artificiale porterà al collasso il sistema finanziario globale? L’allarme arriva dal World Economic Forum (WEF), che in un report recente sulle trasformazioni legate all’avvento dell’AI mette in guardia dal rischio di una crisi globale che potrebbe scoppiare prima ancora che ce ne rendiamo conto.

Il problema, secondo il report del WEF, sta nel modo in cui i mercati finanziari globali stanno adottando e implementando le nuove tecnologie di machine learning e AI.

“Le nuove dinamiche di machine learning creano un forte incentivo alla digitalizzazione del back office – si legge nel report realizzato da Jesse McWaters, responsabile AI dei Financial Services Project del WEF – Un mondo più connesso e reticolare è più vulnerabile al rischio cybersecurity e inoltre crea maggiori rischi di concentrazione dei network”.

In parole povere, il sistema fiannziario sta sì implementando una rete con meno punti di accesso a rischio di attacchi cibernetici, ma così facendo rende il network globale più vulnerabile ad eventuali attacchi che potrebbero mettere in ginocchio l’intero sistema dei mercati.

Mentre i servizi decentralizzati basati sulla blockchian, come il bitcoin, sono fondati sulla condivisione di dati decentralizzati, banche e istituzioni finanziarie globali stanno realizzando sempre più prodotti basati su AI e machine learning che risidedono sul cloud.

Un trend in grande crescita, che coinvolge ormai migliaia di banche e istituti finanziari, che sfruttano tutti lo stesso metodo di accesso attraverso gli stessi strumenti, vale a dire un punto centrale di accesso a tutti i servizi conservati in cloud, che rappresenta un target molto appettibile per i cybercriminali. Senza considerare che l’intero sistema potrebbe un giorno o l’altro crollare sotto il peso di se stesso.

Un rischio già ventialto nel 2013 da Andrew Lo, professore alla Sloan School of Management del MIT, che mise in guardai appunto dal pericolo che un sistema così congegnato potrebbe semplicemente collassare prima o poi, come un castello di carte, sotto il peso della sua complessità. “Eventuali choc ad un singolo nodo dell’enorme network globale di computer, reti di telecomunicazioni e potenza di calcolo potrebbero propagarsi facilmente e in maniera rapida e imprevedibile ad altre parti del network”, ha detto Lo.

Il tutto senza considerare un altro aspetto preso in considerazione dal WEF, vale a dire la crescente fragilità delle tech company. Il WEF solleva dubbi sull’ingresso delle grandi tech company sul mercato dei servizi finanziari, con il conseguente rischio di un rapporto simbiotico e dannoso per il mercato con le grandi aziende del settore Finance. Un allarme confermato dai fatti, visto il caso appena esploso sull’accordo segreto sotto la lente del anche del Garante Privacy fra Google e Mstercard per lo sfruttamento indebito dei dati di acquisto di 2 miliardi di clienti americani del colosso delle carte di credito a scopi commerciali senza consenso.

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