Dati allarmanti quelli che emergono dall’ultima ricerca condotta da Statista, secondo cui in Europa le percentuali di riciclo della plastica sono bassissime. Di fatto, i paesi europei riciclano appena un terzo dei rifiuti di plastica che producono.
Ciò significa in parole povere che i rifiuti vengono raccolti e trattati ma che alla fine non tornano nel sistema produttivo.
Sacchetti di plastica killer
I maggiori colpevoli sono i sacchetti di plastica e i contenitori monouso, per esempio le buste e i bicchieri di plastica o i pacchetti di patatine.
L’Europa produce 60 milioni di tonnellate di plastica, ma nonostante gli sforzi dell’Agenzia europea per l’ambiente di ridurre i livelli dei rifiuti, appena il 30% viene riciclato.
Il trattamento dei rifiuti cambia da paese a paese
La Germania guida il drappello dei paesi più virtuosi, con appena lo 0,1% dei contenitori di plastica che finisce in discarica ogni anno, mentre la Spagna è in ritardo con il 38,2% destinato alla discarica.
Strategie di prevenzione di rifiuti di plastica vanno amplificate in tutti i paesi della Ue per migliorare la situazione e incoraggiare tutti al riciclo. Secondo i dati dell’Agenzia europea per l’ambiente, la plastica è già considerata un rifiuto prioritario ma molto si può e si deve ancora fare. Per esempio, le tasse messe sui sacchetti di plastica hanno portato con sé risultati ottimi ma i diversi paesi della Ue dovrebbero diversificare le misure fiscali da implementare.
La plastica distrugge gli oceani e minaccia la salute umana
A livello globale, i produttori producono 348 milioni di tonnellate di plastica all’anno rispetto a 1,5 milioni di tonnellate del 1950. La metà si trasforma in rifiuti. Secondo stime dell’Agenzia europea per l’ambiente l’incenerimento dei rifiuti di plastica produce 400 milioni di tonnellate di diossido di carbone equivalente (CO2e) all’anno, il che rappresenta un problema enorme per l’ambiente.
Il “materiale miracoloso”, come viene definita la plastica, ha reso possibile la vita moderna, visto che costa poco e dura tanto, ma oltre il 40% della plastica viene usata soltanto una volta. Una volta utilizzata, si distrugge in tanti piccoli frammenti che sopravvivono per secoli, distruggendo la vita marina soffocando i nostri corsi d’acqua.
Micro plastica nei mari
Secondo il National Geographic, questi frammenti di micro plastica potrebbero addirittura entrare dentro di noi, all’interno del nostro corpo, attraverso i pesci che se ne nutrono e che poi noi mangiamo. Ogni anno una quantità enorme di plastica, compresa fra 5 e 14 milioni di tonnellate finisce negli oceani dalle zone costiere. I raggi del sole, il vento, le onde e il calore sminuzzano la plastica in frammenti sempre più piccoli che all’apparenza sembrano cibo per plankton, bivalve, pesci e persino le balene.