“Industrie alimentari e innovazione, un connubio che in Italia funziona e contribuisce alla distribuzione dei nostri prodotti nel mondo ad una platea di 1,2 miliardi di consumatori”. Lo ha detto Luigi Pio Scordamaglia, presidente di Federalimentare, in occasione di Cose Da Non Credere 2015, l’evento organizzato a Roma il 28 maggio dall’Unione Nazionale Consumatori.
“Il cambiamento del modo di comunicare ha reso possibile una diffusione capillare delle nostre eccellenze enogastronomiche – ha aggiunto Scordamaglia – oggi, grazie alla tecnologia, ogni consumatore del mondo è in grado di capire cosa vuol dire ‘real Italian’ e di distinguere così i prodotti originali dall’’Italian fake’ e dall’’Italian sounding’’.
Senza dimenticare il ruolo importante del’eCommerce, che “apre nuove possibilità, in particolare in paesi come la Cina”.
Per quanto riguarda l’Expo 2015, “il successo dell’esposizione universale di Milano è dovuto alla scelta del tema, il food, perché l’agroalimentare italiano è un modello internazionale di sicurezza e sostenibilità”.