Alibaba – la multinazionale di eCommerce fondata da Jack Ma –
ha aperto il primo negozio fisico di Aliexpress in tutta Europa, precisamente in Spagna nel centro commerciale di Xanadú di Madrid.
Il negozio di 740 mq di Madrid offre prodotti di sessanta marchi, tra cui prodotti cinesi, marchi multinazionali (come Apple) ed etichette spagnole locali. Oltre alla vendita dei prodotti, lo store mira a convincere non solo i clienti spagnoli, ma soprattutto le aziende spagnole a entrare nella sua piattaforma online. In che modo? Utilizzando il portale AliExpress e la sua rete logistica di consegne in cambio (ovviamente) di una percentuale, e di un accordo per condividere i dati di vendita con la società madre Alibaba.
Spagna obiettivo principale in Europa
Fuori dalla Cina, la Spagna è il terzo Paese per volume d’affari – dopo Stati Uniti e Russia – dell’Alibaba Group, che vende attraverso il portale online Aliexpress in 190 Paesi a 150 milioni di clienti, con un fatturato di 17 miliardi di dollari, a fronte dei 63 del competitor Amazon.
Alibaba considera la Spagna come la porta verso l’Europa, ha dichiarato a La Vanguardia il direttore di Alibaba per la Spagna, Rubén Bautista, in quanto il paese è il terzo mercato di punta di AliExpress dopo gli Stati Uniti e la Russia. Bautista afferma che potrebbero seguire altri paesi, ma che la Spagna rimane la priorità.
Anche il Belgio
Per l’espansione, il gruppo ha stretto una partnership con il governo belga per aprire un deposito a Liegi. Ma, oltre a fare da apripista per una rete europea, in anticipo su Amazon, la superficie di Madrid mira ad aumentare la fidelizzazione dei consumatori iberici. Insomma, nel pieno della guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina, la colonizzazione del vecchio Continente è appena cominciata.