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Alan Turing sulle banconote da 50 sterline, le scuse della Gran Bretagna al padre dell’IA

Considerato da tutti uno dei più grandi matematici degli ultimi secoli, ma anche filosofo, crittografo, fisiologo e neurologo, finalmente Alan Turing comincia il suo vero percorso di riabilitazione sociale tra la gente e nel mondo della scienza e della cultura.
La Banca di Inghilterra ha dedicato una banconota da 50 sterline a colui che nella Seconda guerra mondiale mise le sue capacità matematiche e logiche al servizio del Department of Communications del Regno Unito per decifrare i codici usati nelle comunicazioni tedesche, criptate tramite il cosiddetto sistema “Enigma”.
Il suo lavoro fu decisivo per le sorti del conflitto e la vittoria delle forze alleate contro il nazifascismo.

Il suo nome però, oltre alle vicende storiche più tragiche del secolo scorso, è legato indissolubilmente al suo lavoro di logico-matematico-informatico. Turing è universalmente riconosciuto ormai come uno dei padri fondatori sia della scienza informatica, sia dell’intelligenza artificiale.
Negli anni ’30 del Novecento, il brillante matematico teorizzò i primi studi pionieri in questi campi, da cui derivarono grandi invenzioni come la “macchina di Turing” e il “test di Turing”: la prima è praticamente un prototipo di computer, avanzata macchina di calcolo; il secondo un modello di test psicologico avveniristico per poter distinguere tra una mente umana e una macchina.
Turing è stato tra i primi a formalizzare l’idea di algoritmo.

Il suo volto stampato sul retro delle banconote da 50 sterline sembra un ulteriore, tardivo e goffo tentativo, da parte del Regno Unito, di riconoscere la grandezza dello scienziato e la dignità dell’uomo, entrambe calpestate nel 1952 in occasione del suo arresto per omosessualità.
Condannato per questo assurdo reato, Turing fu costretto a scegliere tra una pena a due anni di carcere o la castrazione chimica mediante assunzione di estrogeni.
Scelse la prima condanna.

Non riuscendo a sopportare l’umiliazione infinta della pena e la conseguente forte depressione legata al trattamento fisico disumano, Alan Turing decise di farla finita, suicidandosi a Londra l’8 giugno 1954.
Nel 2009, il Primo Ministro del tempo, Gordon Brown, formulò scuse ufficiali da parte del Governo britannico per quanto accaduto decenni prima: “per conto del Governo britannico, e di tutti coloro che vivono liberi grazie al lavoro di Alan, sono orgoglioso di dire: ci dispiace, avresti meritato di meglio”.
Il 24 dicembre 2013 la regina Elisabetta II elargì la grazia postuma per Alan Turing.
Erano anni che i più importanti scienziati al mondo chiedevano questo gesto riparatore.

Nel 2014, la storia di Turing arriva al cinema: “The Imitation Game”, pellicola diretta da Morten Tyldum, con protagonista Benedict Cumberbatch nei panni del matematico e crittoanalista.
Il film vince il Premio Oscar per la Migliore sceneggiatura non originale a Graham Moore ed è stato inserito tra i “Migliori dieci film dell’anno” dal prestigioso National Board of Review of Motion Pictures.

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