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Al via l’alleanza tra Messico-Spagna per la ricostruzione post terremoto, Tensioni Usa-Polonia, Roman Escolano nuovo ministro dell’Economia in Spagna

Messico-Spagna, al via “alleanza” per la ricostruzione post terremoto

08 mar 10:57 – (Agenzia Nova) – Governo e imprese spagnole presenti in Messico hanno stretto un’alleanza per contribuire alla ricostruzione delle zone del paese nordamericano dopo i terremoti di settembre 2017. L’iniziativa, scrive il quotidiano messicano “El Universal”, e’ stata presentata a Madrid dal sottosegretario per la Cooperazione internazionale e Iberoamerica, Fernando Garcia Casas. La Alleanza per la riabilitazione post terremoto del Messico servira’ a creare meccanismi con cui le imprese private spagnole possano entrare nelle iniziative messe in moto dalla Cooperazione spagnola (Aecid). Subito dopo le potenti scosse, ricorda la testata, Madrid ha messo in moto diverse iniziative di soccorso tanto pubbliche quanto private. Specialisti dell’unita’ militare di emergenza si sono recati sul posto per svolgere missioni di soccorso sotto le macerie degli edifici caduti. La Aecid a sua volta ha stanziato un fondo per l’organizzazione non governativa “Save the children” per garantire assistenza psicologica ai minorenni colpiti a vario titolo dalla tragedia, mentre oltre 70 imprese hanno inviato aiuti materiali, economici e personale specializzato. Esaurita la fase di primo soccorso, si apre quella di ricostruzione che, spiega Garcia Casas, “richiedera’ un maggior volume di risorse e sforzi, in un sistema di dialogo tra diversi attori. Uno sforzo che questa alleanza di propone di coordinare e promuovere per ottenere il maggior successo da ognuna delle iniziative”. L’Alleanza, sottolinea la testata, viaggera’ all’interno del Fondo misto di cooperazione Spagna-Messico, una piattaforma creata dalle agenzie di cooperazione dei due paesi, con l’obiettivo di promuovere gli obiettivi di sviluppo sostenibile iscritti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Lungo l’elenco delle imprese decise ad appoggiare l’iniziativa nascente. Tra queste, segnala “El Universal” si contano sigle energetiche come la fondazione Acciona Microenergia, Gas Natural Fenosa, la fondazione Elecnor e Repsol. Si iscrivono anche la Camera di commercio, la fondazione Telefonica, la compagnia di infrastrutture Sacyr, la catena della grande distribuzione El Corte Ingles e molte altre imprese rappresentate collettivamente dalle associazioni di settore Confederazione spagnola delle organizzazioni imprenditoriali (Ceoe) e Confederazione imprenditoriale spagnola dell’economia sociale (Cepes).

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Usa-Polonia, crescono le tensioni tra i due paesi in conseguenza della legge sull’Olocausto

08 mar 10:57 – (Agenzia Nova) – Il capo di gabinetto del presidente polacco, Krzysztof Szczerski, e’ volato ieri a Washington dove e’ stato accolto da un clima teso dovuto alla nuova legge polacca sull’Olocausto. I media polacchi, riferisce il quotidiano “Washington Post”, riportano l’eventualita’ di sanzioni nei confronti di Varsavia che potrebbero includere la sospensione degli incontri tra il presidente Donald Trump e il vicepresidente Mike Pence e il presidente polacco e il primo ministro. La legge condannata da Stati Uniti, Israele e dalla comunita’ internazionale criminalizza qualsiasi discorso che accusi la nazione polacca di complicita’ nelle atrocita’ naziste. Il presidente polacco ha definito “fake news” (notizie false) quanto riportato dall’articolo del mezzo di informazione “Onet” che ricostruiva come il 20 febbraio scorso, secondo indiscrezioni dell’ambasciata polacca, a Washington si preparava un duro incontro con le autorita’ del dipartimento di Stato. L’articolo sosteneva che se la legge non fosse stata ritirata gli Stati Uniti avrebbero interrotto i rapporti bilaterali di alto livello con la Casa Bianca. Sempre nell’articolo si dichiarava che le Autorita’ statunitensi avevano affermato che il mantenimento della legge avrebbe alimentato sentimenti anti-polacchi al Congresso che avrebbero potuto avere impatti sul finanziamento statunitense della difesa comune e delle iniziative di sicurezza in Polonia. Infine, si aggiungeva che qualsiasi tentativo di processare cittadini statunitensi sotto la nuova legge avrebbe avuto conseguenze molto serie.

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Difesa, all’esame progetto di legge della Casa Bianca contro droni ostili

08 mar 10:57 – (Agenzia Nova) – Autorita’ della Casa Bianca stanno lavorando a una provvedimento che per la prima volta consentirebbe ad una legge federale di bloccare o distruggere droni ostili sospetti nello spazio aereo statunitense. E’ quanto riferisce il quotidiano “Wall Street Journal”, precisando che l’obiettivo e’ di interrompere la paralisi che non consente una sostanziale espansione dell’uso commerciale di sistemi aerei a guida autonoma in quanto le Agenzie Usa al momento mancano dell’autorita’ necessaria per bloccare o neutralizzare velivoli pilotati da terra. Il Pentagono e il dipartimento pe l’Energia, che gestisce gli stabilimenti per la produzione di testate nucleari, gia’ hanno poteri specifici per i droni che sorvolano lo spazio aereo delle loro strutture. Il provvedimento allo studio, che sara’ svelato a breve, attribuirebbe analoghi poteri anche al Federal Bureau of Investigation (Fbi), al dipartimento per la Sicurezza nazionale (Dhs) e ad altre agenzie civili. Il progetto di legge intende anche eliminare il divieto per le agenzie di interferire con le trasmissioni radio o con altre comunicazioni relative ai droni.

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Spagna, Escolano nuovo ministro dell’Economia in sostituzione di De Guindos

08 mar 10:57 – (Agenzia Nova) – Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha nominato il nuovo ministro spagnolo dell’Economia, Roman Escolano, in sostituzione di Luis de Guindos che lascia l’incarico dopo essere stato eletto vice presidente della Banca centrale europea (Bce). Lo riferiscono i quotidiani spagnoli “El Pais” e “La Vanguardia” che ricordano come Escolano, gia’ vice presidente della Banca europea per gli investimenti (Bei), sia un tecnico con una lunga carriera nel Partito popolare (Pp). Secondo “El Pais” Escolano avrebbe un profilo piu’ tecnico che politico e conosce bene Bruxelles e per questo la sua scelta sarebbe un messaggio di Rajoy alle istituzioni europee piu’ che il cittadini spagnoli. La sensazione e’ che Rajoy preferisca spiegare ai manifestanti, ai pensionati, l’importanza di mantenere la roadmap economica, anche se impopolare, piuttosto che dover giustificare all’Europa un cambio di rotta rispetto agli anni precedenti. La priorita’ sembra cosi’ essere quella di mostrarsi come partner affidabile, insieme a Francia e Germania, soprattutto in questi tempi in cui l’Italia ha varcato la soglia del pericolo.

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Francia, il governo vuole combattere la differenza salariale tra uomini e donne

08 mar 10:57 – (Agenzia Nova) – Il governo francese vuole ridurre lo scarto esistente negli stipendi tra uomo e donna. Lo riporta la stampa francese nella giornata internazionale della donna, spiegando che le imprese dovranno adottare un metodo per individuare le differenze di remunerazione e, una volta segnalate, avranno tre anni di tempo per rimediare. Ieri il premier Edouard Philippe ha presentato 15 misure per attuare il piano. “Oggi, in Francia, a parita’ di lavoro, lo scarto tra la remunerazione di un uomo e quella di una donna e’ del 9 per cento” ha detto la ministra del Lavoro, Muriel Penicaud, in un’intervista rilasciata a “Les Echos”. “Si tratta di una questione di giustizia sociale per le donne, ma anche di competitivita’ per le imprese” ha aggiunto Penicaud. “Le Figaro” ricorda che la differenza puo’ arrivare anche al 23,7 per cento. “Libe’ration” sottolinea che il collettivo “8 marzo 15h40” ha indetto una mobilitazione in tutto il paese. Il collettivo spiega che il suo nome indica “l’ora alla quale le donne smettono di essere pagate ogni giorno”. Oggi il governo dovrebbe annunciare alcune misure per regolare il problema entro i prossimi tre anni.

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Francia, il dibattito tra i candidati alla segreteria del Ps

08 mar 10:57 – (Agenzia Nova) – Ieri si e’ svolto il primo e unico dibattito televisivo tra i quattro candidati alla segreteria del Partito Socialista. Lo riporta le stampa transalpina. Olivier Faure, Stephane Le Foll, Luc Carvounas e Emmanuel Maurel hanno esposto i loro programmi per circa un’ora e mezza. Secondo “Le Monde” l’esercizio mediatico si e’ trasformato in un “inventario del quinquennio” dell’ex presidente François Hollande, con i quattro socialisti impegnati a difendere o a criticare il bilancio del precedente governo. Il faccia a faccia tra Maurel e Le Foll ha “quasi allontanato gli altri candidati”. Nonostante venga dato per favorito, Olivier Faure ha faticato e non e’ riuscito ad imporsi nel corso della serata. Secondo “Les Echos” e’ apparso teso, sulla difensiva”. Carvounas ha dovuto giustificare le sue scelte passate, quando figurava tra i fedelissimi dell’ex premier, Manuel Valls. “Le Figaro” nota che i temi economici hanno occupato gran parte della serata, anche se “ci sono poche chances che il dibattito basti a rianimare” il partito. Il futuro segretario socialista avra’ una missione “minata”, scrive il quotidiano.

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Aumenta l’impegno delle Forze armate tedesce in missioni all’estero

08 mar 10:57 – (Agenzia Nova) – Il Consiglio dei ministri tedesco ha varato mercoledi’ un mandato riveduto per la missione delle Forze armate in Afghanistan e ha parzialmente adattato e ampliato una serie di altre missioni all’estero per le Forze armate; in proposito dovra’ esprimersi il Bundestag. Per quanto riguarda l’Afghanistan, oltre a Kabul, Bagram e Mazar-i-Sharif, le Forze armate tedesche saranno impegnate a Kunduz. Finora si trovavano nella localita’ solo temporaneamente e in misura limitata. Si prevede inoltre che in futuro “proteggeranno le missioni diplomatiche tedesche in Afghanistan in speciali situazioni di emergenza e di pericolo”. Il consolato generale di Mazar-i-Sharif e l’Ambasciata sono stati entrambi bersaglio di gravi attacchi terroristici. “Abbiamo bisogno di pazienza e perseveranza, senza dubbio” ha detto il ministro della Difesa, la cristiano democratica Ursula von der Leyen (Cdu) alla rete televisiva “Ard”.” I socialdemocratici della Spd si erano battuti durante i negoziati per la formazione del nuovo governo affinche’ fosse posto alla missione un limite di 1.000 uomini. In Mali invece si arrivera’ a 1.100. In Iraq si provvedera’ all’addestramento di tutte le forze irachene e von der Leyen si vuole concentrare sulla stabilizzazione e sulla ricostruzione. Il Consiglio dei ministri ha inoltre deciso di prorogare la permanenza di un piccolo contingente tedesco in due missioni internazionali in Sudan e Sud Sudan, nonche’ la partecipazione a “Sea Guardian” per monitorare il Mediterraneo con le navi e gli aerei.

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La Bce potrebbe aumentare i tassi gia’ nel 2018

08 mar 10:57 – (Agenzia Nova) – Volker Wieland, uno dei piu’ importanti economisti tedeschi, analizzando le recenti elezioni italiane ha dichiarato al quotidiano “Handelsblatt” che la formazione di un nuovo governo sara’ probabilmente difficoltosa. Il debito pubblico elevato e la bassa crescita fanno da anni dell’Italia un “bambino problematico” nella zona euro. Le riforme strutturali necessarie sono state posticipate e rimandate a lungo. Il precedente governo ne ha intraprese di importanti negli ultimi anni e l’economia ha finalmente ripreso a crescere, ma secondo Wieland tali interventi potrebbero essere giunti troppo tardi. Secondo l’economista tedesco, la Bce non dovrebbe posticipare la normalizzazione della politica monetaria necessaria per l’area dell’euro a causa della crisi politica italiana. Al contrario, il Consiglio direttivo dovrebbe normalizzare il piu’ rapidamente possibile gli acquisti di obbligazioni, gia’ a partire dal 2018. A parere dell’economista, in Italia non solo il mercato del lavoro, ma anche il sistema giudiziario devono essere riformati per che’ sia garantito n quadro legale minimamente affidabile. Sarebbe importante inoltre introdurre un codice fallimentare per gli Stati. La Germania e la Francia dovrebbero lavorare insieme su questi temi. In generale c’e’ un grande rischio per il tasso di interesse. Le banche e le casse di risparmio stanno acquistando depositi a breve termine e concedendo prestiti a lungo termine. Pertanto e’ giusto interrompere gli acquisti netti di obbligazioni prima che i tassi a lungo termine salgano al di sopra dei tassi a breve termine. Soprattutto in Italia, c’e’ il rischio secondo Wieland che lo Stato e le banche si indeboliscano a vicenda. In merito ad un’assicurazione di deposito congiunta, le banche dovrebbero ridurre i loro crediti problematici. Inoltre sarebbe importante allineare le leggi sul fallimento: in caso contrario, i paesi in cui e’ difficile per le banche utilizzare le garanzie potrebbero fare un uso sproporzionato dell’assicurazione. Limitare i prestiti ai governi e’ una priorita’. L’assicurazione sui depositi dovrebbe essere presa in considerazione solo dopo che le problematicita’ sono state ridotte.

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“The Telegraph”, chiunque governera’ l’Italia distruggera’ l’euro dall’interno

08 mar 10:57 – (Agenzia Nova) – Chiunque governera’ l’Italia distruggera’ l’euro dall’interno: se ne dice convinto, sul quotidiano britannico “The Telegraph”, il commentatore specializzato in affari europei Ambrose Evans-Pritchard, che in questi giorni e’ a Roma per seguire da vicino l’evoluzione della situazione politica italiana dopo le elezioni che domenica scorsa 4 marzo hanno dato la vittoria ai partiti populisti ed euroscettici. Secondo Evans-Pritchard, i mercati finanziari internazionali sbagliano a sottostimare le conseguenze del voto italiano scommettendo sul fatto che i cosiddetti “poteri forti”, l’eterna classe dirigente al potere nella Penisola, rimetteranno in piedi un altro governo tecnocratico a dispetto di quanto accaduto e della rabbia espressa dagli elettori. Al netto dei violenti sentimenti anti-Ue del quotidiano britannico “The Telegraph”, il quale spera in ogni occasione che un fallimento dell’Unione europea si tramuti in un successo della Brexit, e’ un fatto che le due piu’ probabili soluzioni del dilemma politico italiano vedrebbero comunque la nascita di un governo guidato da una forza anti-sistema: o un esecutivo diretto da Matteo Salvini, il leader della Lega, il piu’ euroscettico partito della coalizione di centro-destra, oppure un governo dominato dal Movimento 5 stelle (M5s) di Luigi Di Maio a cui lo sconfitto Partito democratico (Pd) farebbe da ruota di scorta. Quest’ultima opzione, secondo Ambrose Evans-Pritchard, e’ quella vista al momento con maggior favore dai summenzionati “poteri forti”: ma le autorita’ di Bruxelles, gli investitori finanziari internazionali e il tradizionale establishment filo-Ue italiano, scrive l’opinionista del “Telegraph”, andranno incontro a una feroce delusione se sperano che le “mosche cocchiere” del Pd riusciranno ad annacquare la forza dirompente del populismo anti-europeo di cui il M5s e’ portatore.

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Buoni del Tesoro italiani, per il “Financial Times” la fiducia e’ malriposta

Il massiccio voto degli elettori italiani ai partiti populisti ed euroscettici nelle elezioni di domenica scorsa 4 marzo ha resuscitato una minaccia esistenziale all’eurozona che i mercati sembrano tuttavia determinati ad ignorare: e’ questa l’opinione che il quotidiano economico britannico “The Financial Times” esprime attraverso la sua autorevole colonna “Lex”. Dopo aver richiamato tutti i consueti dati sugli squilibri finanziari dell’Italia, l’autore del commento esprime sorpresa per il fatto che tutti i principali indicatori dei mercati di titoli pubblici non sembrano affatto aver reagito al clamoroso risultato elettorale italiano: secondo “Lex”, il mercato ha la cattiva abitudine di sottostimare gli effetti della propaganda populista, basta vedere cosa e’ successo in Gran Bretagna con la Brexit. Di conseguenza, scrive il “Financial Times”, gli investitori dovrebbero “punire” i buoni del Tesoro italiano con uno spread piu’ ampio nei confronti dei titoli tedeschi; almeno, sostiene, finche’ in Italia non sara’ formato il nuovo governo e non si capira’ quale politiche intendera’ adottare. Per ora, come racconta il corrispondente da Roma del “Financial Times”, James Politi, nel nuovo Parlamento italiano non c’e’ nessuna chiara maggioranza in grado di formare un governo: la soluzione della crisi politica al momento appare molto difficile ed un ruolo centrale sara’ svolto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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