Il video integrale dell’evento
Un anno fa veniva presentato all’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino il primo prototipo di taxi volante per la città di Roma. Un modello di mobilità aerea urbana che rivoluzionerà il trasporto pubblico e delle merci e che dovrebbe entrare in funzione entro il 2024 nella Capitale. Ma non c’è solo il drone, questo modello di mobilità necessità di infrastrutture di atterraggio e decollo, i vertiporti, soprattutto per supportare l’eVtol, il sistema di decollo e atterraggio verticali dei velivoli.
Un fronte ampio in cui Adr (Aeroporti di Roma), Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e Enav (Ente Nazionale di Assistenza al Volo) stanno lavorando da tempo assieme, per far sì che Roma sia tra le prime grandi capitali al mondo dove possa partire questa nuova forma di mobilità aerea urbana.
Oggi, ad un anno di distanza dalla presentazione di Volocity, sempre all’aeroporto Leonardo Da Vinci, in un evento organizzato da Adr, Volocopter e UrbanV (società fondata da ADR, insieme ad Aeroports de la Cote d’Azur, Aeroporto di Venezia SAVE e Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna), è stato illustrato il funzionamento del vertiporto di Fiumicino, uno dei primi in Europa. Qui, appena sarà completato il percorso regolatorio e autorizzativo, prenderà servizio il taxi volante completamente elettrico, un mezzo eVtol, per il trasporto merci e persone. Un mezzo efficace per eliminare il traffico stradale. In 15-20 minuti si arriva al centro di Roma. Un modello di mobilità urbana a zero emissioni in grado di favorire la transizione ecologica della città, della regione e delle infrastrutture di trasporto aereo.
E’ la prima volta che questo tipo di test viene effettuato nello spazio aereo italiano. L’avvio dell’operatività del primo vertiporto italiano è un passo fondamentale verso l’apertura al pubblico dei servizi di Mobilità Aerea Avanzata (AAM) a Roma entro il 2024.
Il vertiporto è stato sviluppato in conformità con le specifiche tecniche EASA (i.e., “Prototype Technical Specifications for the Design of VFR Vertiports for Operation with Manned VTOL-Capable Aircraft Certified in the Enhanced Category”) ed è situato all’interno di una “sandbox” regolamentare approvata dall’ENAC. È stato progettato per ospitare vari tipi di test sia per il volo, sia per le operazioni a terra (turnaround, ricarica delle batterie, ecc.), con un sistema elettrico ideato e costruito per consentire il rodaggio di varie tecnologie di ricarica eVTOL (scambio di batterie, ricarica rapida, ecc.).
L’infrastruttura, che occupa un’area di circa 5.500 metri quadrati, è stata progettata per garantire la compatibilità con i principali eVTOL che saranno certificati nei prossimi anni ed è composta da un’area di avvicinamento finale e di decollo (FATO) per le operazioni di atterraggio e di decollo, una piazzola di sosta, un hangar coperto di 20 x 20 metri e alto circa 6 metri e vari locali, tra cui un ufficio, un magazzino e un’area per la ricarica delle batterie.
“Un anno fa illustrammo il percorso che insieme al Gruppo Atlantia, Volocopter ed Enac stiamo oggi mettendo in piedi. Questo è il primo passo concreto e abbiamo l’occasione di mostre il futuro che stiamo preparando, che ci poterà al Giubileo 2025, verso e la candidatura per l’Expo e contribuirà a suo modo al raggiungimento dell’obiettivo zero emissioni di Roma entro il 2030”, ha dichiarato il Presidente Adr, Claudio De Vincenti
Marco Troncone, Amministratore delegato Adr: “Serve una certificazione, un’infrastruttura di terra, i vertiporti, è un quadro di regole chiaro che consenta a tutti di fare innovazione. A bordo di questo air taxi ci sarà un pilota e sarà il primo test con persona a bordo in Europa in uno spazio controllato. Questo è il Volocity, poi arriverà il modello Voloconnect per altri utilizzi. Un modello di trasporti economico e sostenibile a livello ambientale. Sarà il primo velivolo che sarà certificato dall’Easa in tempo per il 2024. E presentiamo anche il vertiporto per l’eVtol. Un’infrastruttura complessa e tecnologicamente avanzata, anche per la gestione degli approvvigionamenti di energia e di gestione delle operazioni di terra. Si tratta di un sandbox, un laboratorio a cielo aperto, che ci consentirà di definire meglio il sistema e il suo funzionamento. Un aeroporto ci è sembrato il posto giusto dove installare un vertiporto, settore su cui puntiamo molto, con la società UrbanV. C’è da definire molte delle regole operative necessarie per la mobilità aerea urbana, in cui Enac ed Enav saranno fondamentali”.
Giampaolo Massolo, presidente Atlantia: “La nostra sostenibilità ambientale è metodo, è modello di lavoro quotidiano, per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione bisogna progettare e realizzare sistemi all’avanguardia, fare gioco di squadra con autorità ed enti per creare valore, stimolando l’innovazione ed integrandola nel nostro business. Atlantia fa parte dell’1% delle migliori aziende mondiali in termini di sostenibilità ambientale. Siamo un’azienda italiana e cerchiamo di guardare avanti e lasciare qualcosa di concreto per il nostro Paese”.
Pierluigi Di Palma, presidente Enac: “Oggi dimostriamo che siamo una squadra. Sosteniamo un’iniziativa privata che sviluppa un’attività che va oltre gli interessi economici. Un sistema che guarda avanti per raggiungere obiettivi importanti per la mobilità avanzata e decarbonizzata. Qualche giorno fa c’è stato l’incontro con la Federal Aviation Administration, la FAA, che ha visto Italia e Stati Uniti insieme nel progresso del trasporto spaziale commerciale e sviluppo del progetto Criptaliae Spaceport, lo spazioporto di Taranto Grottaglie, che ci spinge ad un livello internazionale dove poter sviluppare un business importante nel settore. I primi smartphone erano pochi e per pochi, poi il telefonino è divenuto oggetto di massa, la stessa cosa vogliamo accada con la mobilità aerea urbana, con i droni passeggeri, qualcosa di futuribile ma accessibile a tanti, dietro l’angolo in termini di anni. C’è un drone che si muove senza pilota, dotato di alta tecnologia, un settore in cui vogliamo diventare leader, con cui competere a livello mondiale. Siamo pionieri, ma entro pochi anni queste macchine saranno di utilizzo comune. Siamo confidenti che l’evtol rivoluzionerà il mondo della mobilità e dei trasporti. Il modello di liberalizzazione del trasporto aereo, voluto anni fa, sta dando i suoi frutti”:
Christian Bauer, ceo Volocopter: “Il viaggio è cominciato proprio qui un anno fa a Fiumicino. Oggi presentiamo il primo volo del Volocity, una grande emozione e un traguardo per la mobilità del futuro. La mobilità aerea urbana è un nuovo modello di spostamento, sicura, innovativa e sostenibile a livello ambientale, che cambierà la nostra esperienza della città”.
Ivan bassato, Chieg Aviation Officer Adr: “Con UrbanV e Volocopter abbiamo creato un grande progetto. È la prima volta in assoluto in cui, in uno spazio aereo controllato come questo, ci sarà in contemporanea il volo di un drone e di un e-VTOL. Una cosa mai successa prima, che ha richiesto collaborazione tra Enac, Enav e Adr per verificare la cornice autorizzativa e regolatoria. Un percorso che ci poterà fino al 2024 per lanciare i primi servizi nella città. Oggi siamo all’inizio della storia, in cui per la prima volta in assoluto in un aeroporto c’è il volo di un evtol e di un drone in contemporanea. Il prossimo passo sarà il 2032, quando sempre qui avremo modo di testare il primo volo evtol automatizzato, senza pilota”.
Carlo Tursi, Ceo UrbanV: “Il nostro obiettivo è portare la mobilità aera in città integrandola con altre modalità di trasporto. Oggi è il primo di una serie di test per consentire a tutte le parti coinvolte di raccogliere dati e informazioni per perfezionare il servizio. È un evento di comunità per dimostrare quanto l’evtol non sia così lontana come tecnologia e per renderci conto di quanto questi mezzi siano silenziosi, sicuri e senza impatto ambientale”.
Eugenio Patanè, assessore mobilità comune di Roma: “Dietro questo modello di mobilità di son tre pinticpi, sostenibilità, innovazione e intermodalità. Una pillola di futuro che entro il 2024 potrebbe divenire realtà e poi nel 2025 servizio pubblico in occasione del Giubileo, un pezzo di futuro che potrebbe partire dalla Capitale d’Italia”. “L’aeroporto ha fatto in 10 anni un enorme salto in avanti: è diventato il più grande polo industriale e di innovazione del Centro Italia. C’è da essere orgogliosi del nostro aeroporto e i tanti premi vinti ne sono una conferma”, ha infine detto Ezio Di Genesio Pagliuca, Vice Sindaco del Comune di Fiumicino.
Durante la presentazione, è stata esplorata un’altra dimensione dei futuri servizi di AAM, ovvero il VoloIQ. Questa piattaforma digitale è il fulcro dell’ecosistema della mobilità aerea urbana/avanzata, che supporta l’accesso digital a tutti i processi di lavoro: dalle operazioni di volo alla prenotazione, VoloIQ supporterà e ottimizzerà lo sviluppo delle operazioni UAM/AAM nelle città di tutto il mondo.
Alla fine della conferenza stampa, c’è stato il volo di test dal vertiporto di Fiumicino del Volocopter 2x con pilota a bordo, che ha volato a 40 km/h per 5minuti a 40 metri di altezza, performando una traiettoria di volo “a 8 davanti agli spettatori, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità italiane competenti, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e l’Ente Nazionale Assistenza al Volo (ENAV), che stanno svolgendo un ruolo centrale nel definire il futuro ecosistema AAM.
Queste le principali caratteristiche di VoloCity, che inizialmente potrà trasportare due persone (di cui una sarà il pilota, anche se in seguito il mezzo sarà completamente autonomo):
- l’air taxi può viaggiare a una velocità massima di 110 Km/h e coprire una distanza di 35 Km;
- una volta completato un viaggio, le batterie a ioni di litio – installate in 9 unità a bordo del velivolo – possono essere sostituite nel giro di 5 minuti, così da consentire una rapida ripartenza. Questo oltretutto incrementa significativamente la durata della batteria, abbassando il prezzo dei voli e garantendo batterie integre al 100% ad ogni volo;
- il VoloCity ha un peso massimo al decollo di 900 Kg, di cui 700 Kg sono il peso del mezzo a vuoto e i restanti 200 Kg la massa trasportabile (tra passeggeri e bagagli);
- la sicurezza è massima, poiché sull’air taxi sono installati 18 rotori tra loro indipendenti, alimentati da altrettanti motori. Ogni singolo rotore ha un diametro di 2,3 mt e il diametro complessivo del mezzo è pari a 11,3 mt;
- i motori sono completamente elettrici, della tipologia BLDC (Brushless DC electric motor) e consentono un viaggio totalmente sostenibile, senza alcun tipo di emissione.