Una fotografia su come l’editoria italiana si impone (o meno) all’estero, nell’acquisto e nella vendita dei diritti. Saranno anticipati a Più libri più liberi, la fiera nazionale della piccola e media editoria in programma dal 4 all’8 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’EUR, i primi dati della ricerca sull’import/export dei diritti realizzata dall’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE), su 1.200 editori, per conto dell’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Un’indagine che permette di coprire un vuoto di 8 anni (l’ultima che consentiva di farlo con questa analiticità e articolazione risale al 2007) e che offre la possibilità di una prima analisi complessiva di come il sistema editoriale italiano si muove in ambito internazionale, grazie alla rilevazione dei dati di vendita/acquisto 2015 e 2014 dei diritti per Paese dei segmenti Narrativa, Bambini, Saggistica, Illustrati e Altro. Con l’obiettivo di diventare un Osservatorio permanente utile a evidenziare l’efficacia di alcune politiche di intervento.
Una prima evidenza? L’export italiano è trainato, a pari merito, da autori di narrativa italiana (36,9%) e bambini (36,3%) che rappresentano da soli il 73,2% delle vendite di diritti all’estero dell’editoria italiana.
La ricerca – che vuole costituire uno spaccato di come in generale il Paese, e specificamente i piccoli editori (nella parte presentata in occasione di Più libri più liberi), gestiscono la geopolitica dell’export – sarà illustrata nell’ambito dell’incontro Export: voce del verbo innovare, in programma lunedì 7 dicembre alle 12.00 nella Sala Smeraldo del palazzo dei Congressi dell’EUR. Interverranno Marzia Corraini (Corraini Edizioni), Giovanni Peresson (Responsabile Ufficio studi AIE), Cinzia Seccamani (Find Out Team), Ferdinando Fiore (Dirigente Ufficio Beni di Consumo ICE), moderati da Stefano Salis (Il Sole 24 Ore).
Il lavoro di scouting a livello internazionale risulta più che mai necessario per la piccola editoria, alla ricerca di autori anche fuori da quelli che sono i tradizionali canali di approvvigionamento della casa editrice: è il tema dell’incontro Fiutare l’autore, in programma sempre il 7 dicembre, alle 11, a cui interverranno Daniela Farnese (autrice), Carmen Prestia (Alferj e Prestia agenzia letteraria), moderati da Cristina Mussinelli (Responsabile area digitale AIE).
Alle formule innovative in termini di internazionalizzazione è dedicato un terzo incontro: Posso farlo solo con l’America?, organizzato da AIE e ICE e in programma sabato 5 dicembre alle 17.00, sempre nella Sala Smeraldo. Al centro, il caso Europa Edition: un piccolo editore stanco di non entrare in uno dei più grandi mercati editoriali del mondo – quello degli Stati Uniti – decide di cambiare strategia creando negli USA una casa editrice per pubblicare i propri libri. Perché questo rimane un caso unico nel nostro panorama? Perché nessun altro ha sperimentato su altri mercati approcci analoghi? Ne discuterà Sandro Ferri (Edizioni e/o – Europa Edition), introdotto da Giovanni Peresson (Responsabile Ufficio studi AIE).