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AI, responsabilità by design la strategia per vincere tutti il nuovo campionato

Immaginiamo il contesto dell’intelligenza artificiale come un campionato di calcio.

Invece delle classiche squadre cittadine, qui ogni squadra rappresenta tecnologie, applicazioni, professioni, istituzioni o altri settori. Ogni squadra ha i suoi sponsor, ma con una particolarità: alcuni sponsor sostengono più squadre contemporaneamente, per assicurarsi di stare al fianco del vincitore, chiunque esso sia.

Le partite sono in corso, anche se le regole del gioco sono nuove.

Le squadre rischiano ammonizioni perché stanno ancora imparando il regolamento, ma il tempo stringe e devono adeguarsi velocemente.

C’è un’altra caratteristica unica di questo campionato: le tifoserie. I tifosi non sostengono una sola squadra, ma sono condivisi da tutte le squadre, con opinioni fortemente polarizzate. Da un lato, abbiamo chi tifa per le squadre che promuovono la creazione di standard, norme o leggi per garantire che l’uso dell’intelligenza artificiale protegga i diritti e i doveri delle persone, delle imprese e delle istituzioni.

Dall’altro lato, c’è chi esulta per le squadre che vedono nell’IA potenzialità senza limiti che queste nuove tecnologie possono offrire.

Per questi tifosi, imporre regole troppo rigide significherebbe frenare l’innovazione, e quindi rallentare il raggiungimento di un benessere sociale più ampio. Sostengono che la libertà di applicazione e un’autoregolamentazione graduale sono la chiave per ottenere il massimo dalle tecnologie e del benessere sociale.

Vittorio Gassman, fotogramma del film I mostri (1963) di Dino Risi.

Il Perno del Conflitto: Regolazione vs. Libertà

Nonostante queste visioni opposte, c’è un punto su cui tutti i tifosi concordano: l’intelligenza artificiale ha il potenziale per migliorare il mondo e la vita di ciascuno di noi.

Per questo, tutte le squadre, indipendentemente dalle strategie adottate, hanno firmato (o firmeranno), o si ispireranno, ad un patto europeo che le impegna su tre fronti principali: governare il cambiamento, evitare rischi sociali e sistemici e educare sia i giocatori che i tifosi sulle nuove regole del gioco.

La Terza Via: Un Nuovo Gioco di Squadra

Ed ecco che entrano in gioco gli outsider: nuove squadre come start-up e innovatori, che propongono un cambiamento strutturale nel modo di giocare. Queste squadre, spesso senza sponsor forti alle spalle, stanno cercando di conquistare tifoserie e trovare una “terza via” nel campionato.

La loro strategia?

Bilanciare regolamentazione e libertà, puntando su una consapevolezza diffusa riguardo a ciò che si può costruire, rafforzare, indebolire o addirittura distruggere e imprigionare con le tecnologie di intelligenza artificiale.

Questo percorso non è il più facile. Richiede allenamento, un cambiamento di prospettiva e una preparazione specifica.

Ma è qui che entriamo in gioco noi, come preparatori di queste nuove squadre.

AI ResponsAbility By Design™: la strategia per vincere

Il nostro metodo, AI ResponsAbility By Design™, è la chiave per permettere alle squadre di vincere il loro campionato. Questo approccio coniuga le promesse dell’intelligenza artificiale – in termini di incremento di produttività, redditività ed efficienza aziendale – con l’esigenza di garantire la coerenza organizzativa rispetto ai principi di responsabilità sociale e individuale.

Se Adriano Olivetti, con le sue Comunità di Fabbrica, aveva già tracciato decenni fa una possibile via di cogestione e partecipazione dei lavoratori agli obiettivi aziendali, oggi, più che mai, è necessario affrontare collettivamente il tema dell’intelligenza artificiale nelle imprese e nella società.

Non possiamo più permetterci di attendere che sia il “campo di gioco” a formare i suoi giocatori. Dobbiamo prepararci adesso, per evitare che tra qualche anno ci sia una direttiva stile Green Claims Directive (Empowering consumers directive) per evitare il fenomeno del “greenwashing” e quindi le aziende dovranno comprovare le loro dichiarazioni per evitare di essere etichettate come “ethical-washing”.

Le regole – norme, leggi, standard – devono essere viste come strumenti, non come ostacoli, e tantomeno dei fini. Le aziende e le organizzazioni sono organismi viventi, capaci di un salto evolutivo insieme alle persone che le compongono, consapevoli degli obiettivi e libere dalle paure legate all’innovazione tecnologica.

Significa passare dalla centralità di un comitato formato da c-level, dalla figura di un responsabile unico addetto al rispetto della norma, ad una consapevolezza diffusa tra i vari stakeholder dell’azienda del senso e significato degli effetti e degli scopi che si prefigge l’azienda con l’uso di strumenti di intelligenza artificiale.

Una consapevolezza diffusa come vantaggio competitivo, che aprirà l’accesso ai mercati, rispettando la conformità legale, per una riduzione dei rischi nell’attuare un’innovazione sostenibile che colga la fiducia di tutti gli stakeholder delle imprese.

Evoluzione dei Ruoli: Verso un presente consapevole

È evidente che i giocatori devono evolvere il proprio ruolo. La massima di Gibran ci ricorda che: “Quando l’uomo inventa una macchina, la fa funzionare; in seguito, è la macchina che fa funzionare l’uomo ed egli diventa schiavo della sua schiava.”

Ora è il momento di liberarci da questa schiavitù. L’intelligenza artificiale non deve sostituirci, ma potrebbe diventare un alleato che ci aiuta a progredire.

Dobbiamo anche ricordare che dietro ogni tecnologia ci sono persone che la progettano e la utilizzano. Se non restiamo consapevoli di ciò, rischiamo di diventare schiavi di questi strumenti, lasciando che siano loro a controllarci, anziché noi a guidarli.

La rivoluzione industriale iniziata secoli fa sta raggiungendo nuovi livelli. Stiamo industrializzando processi che fino a pochi decenni fa erano impensabili da standardizzare. È proprio per questo che proponiamo un approccio responsabile, in cui le tecnologie vengono adottate con piena consapevolezza dei fini e degli impatti, nel rispetto delle persone, delle imprese e della società.

Non si tratta solo di automazione: si tratta di intelligenza aumentata, di potenziare il ruolo umano, anziché ridurlo.

AI CHECK & GO™: Un Approccio Pratico e Consapevole

Per supportare questo percorso, offriamo AI CHECK & GO, un questionario dialogico che aiuta le organizzazioni a valutare consapevolmente i rischi e gli impatti derivanti dall’uso dell’intelligenza artificiale. Questo strumento è il punto di partenza per chi vuole abbracciare un approccio responsabile e dimostrarlo con fatti concreti, e non solo con dichiarazioni di principio.

Nel campionato dell’intelligenza artificiale, possiamo vincere solo se affrontiamo insieme le sfide, con una visione chiara, regole giuste e un allenamento costante.

Noi siamo pronti: e voi? Siete pronti ad allenarvi per vincere?

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ReD OPEN è uno spin-off dell’Università degli Studi Milano Bicocca. Nato nel 2019 ed iscritto al registro delle start-up innovative, è impegnato a promuovere un pionieristico approccio organizzativo alla trasformazione digitale consapevole, guidando in tal modo l’innovazione e la progettazione di soluzioni digitali e d’Intelligenza Artificiale con un focus su etica, responsabilità individuale e sostenibilità. L’investimento in ricerca e lo studio sui temi della responsabilità digitale, la borsa di dottorato sulla Governance dell’intelligenza artificiale avviata nel 2021 e la pubblicazione di quaderni di divulgazione in open access, tra i quali “Valutare l’Intelligenza Artificiale. Una panoramica introduttiva su norme e valutazioni d’impatto dell’IA”, connotano l’approccio organizzativo, metodologico e distintivo di ReD OPEN e della sua squadra.

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