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AI, prima riunione del Bord Ue. Al via bando per le factories europee

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Prima riunione dell’AI Bord ospitata dalla Commissione europea per definire un quadro affidabile e sicuro per la governance dell’intelligenza artificiale e l’implementazione dell’AI Act. Al via anche la call per le AI Factories dell’Unione.

La Commissione europea ha ospitato la prima riunione dell’AI Board dell’Ue

Sessione inaugurale a Bruxeles del Board europeo per l’intelligenza artificiale (AI) composto da rappresentanti di alto livello della Commissione europea e di tutti gli Stati membri dell’Unione.

Obiettivo primario confrontarsi su come migliorare lo sviluppo e l’adozione dell’AI nell’Unione e sui prossimi passi per implementare rapidamente l’AI Act.

I temi chiave

I temi chiave della prima riunione sono stati diversi:

  • organizzazione del Consiglio per l’intelligenza artificiale e adozione del regolamento interno;
  • aggiornamento e discussione strategica sulla politica dell’UE in materia di intelligenza artificiale, tra cui l’iniziativa GenAI4EU e le attività internazionali in materia di intelligenza artificiale;
  • aggiornamento sui progressi e confronto sui primi risultati della Commissione relativi all’attuazione della legge sull’intelligenza artificiale;
  • scambio di buone pratiche per gli approcci nazionali alla governance dell’intelligenza artificiale e l’attuazione della legge sull’intelligenza artificiale.

A questa prima riunione hanno preso parte come osservatori il Garante europeo della protezione dei dati (EDPS) e i rappresentanti SEE/EFTA di Norvegia, Liechtenstein e Islanda.

Aperto l’invito europeo per le AI Factories

Nello stesso giorno la Commissione europea ha lanciato l’invito a istituire le prime AI factories per fare in modo che l’Europa resti un mercato tecnologico innovativo all’avanguardia e competitivo a livello globale.

Lo stesso Mario Draghi nel suo Rapporto reso pubblico lunedì scorso, dal titolo “il Futuro della Competitività per la Ue”, ha sottolineato come l’AI è una priorità assoluta per l’Europa se vuole pensare di competere con l’alleato americano e su scala globale con la Cina.

Ogni factory sarà creata nell’ambito della rete europea di supercomputer HPC di massimo livello e messa a disposizione di selezionati utenti continentali, come centri di ricerca, industrie, imprese e startup.

L’Europa è già all’avanguardia con la legge dell’UE sull’IA, garantendo che l’IA sia più sicura e affidabile. All’inizio di quest’anno abbiamo rispettato la promessa del mio discorso sullo stato dell’Unione aprendo i nostri computer ad alte prestazioni alle start-up europee nel settore dell’IA. Ora il nostro prossimo obiettivo è chiaro: L’Europa deve diventare un leader mondiale nell’innovazione in materia di IA. Le fabbriche di IA contribuiranno a garantire la nostra posizione in prima linea in questa tecnologia trasformativa, come indicato nei miei orientamenti politici per la prossima Commissione”, ha dichiarato in una nota Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea.

La centralità della rete di supercomputer e supercalcolo EuroHPC

La “fabbriche” europee dell’AI saranno caratterizzate da potenza di calcolo, grandi dati e competenze avanzate. Avranno il ruolo di aiutare gli sviluppatori di intelligenza artificiale a formare i grandi modelli per l’AI generativa proprio utilizzando la rete di supercomputer EuroHPC e offrendo loro accesso ai dati e al supercalcolo.

Si potrà partecipare all’invito fino al 31 dicembre 2025, con prima scadenza al 4 novembre e le altre deadline intermedie fissate ogni tre mesi.

Le risorse finanziarie

Un miliardo di euro le risorse complessive stanziate per la call provenienti dai programmi Europa digitale e di Orizzonte Europa e un altro miliardo di euro sarà invece assicurato dagli Stati membri.

Il sostegno finanziario dell’Unione ai progetti di AI generativa si stima potrebbero generare investimenti pubblici e privati per circa 4 miliardi di euro entro il 2027.

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