Una dotazione di un miliardo di euro in capo a CDP e stretta sui reati, fino a 5 anni di reclusione per illecita diffusione di contenuti AI. Queste in estrema sintesi le principali novità del disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale varato in Consiglio dei Ministri, che tra le altre cose, estende il regime di agevolazioni fiscali per i lavoratori impatriati anche a chi ha svolto all’estero un’attività di ricerca nell’ambito delle tecnologie di IA. La norma, ha spiegato il sottosegretario per l’innovazione tecnologia Alessio Butti, è rivolta a chi rientra dagli Stati Uniti ma anche dagli altri Paesi europei. Con il decreto delegato dovrebbero arrivare anche facilitazioni per la formazione e in ambito scolastico.
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AI, nella bozza del Ddl AgID e ACN le Autorità designate per l’intelligenza artificiale
AI, Butti ‘Italia primo paese al mondo a normare l’AI dopo l’AI Act’
“Il Governo italiano è il primo che dopo l’approvazione dell’AI Act legifera in materia di intelligenza artificiale – ha detto Butti – con uno strumento di legge che è il disegno di legge”. Il testo, aggiunge Butti, è del tutto compliant con quanto approvato dall’Europarlamento, che ha votato un testo che seleziona i modelli in base al rischio. Peraltro l’AI Act prevede anche delle sanzioni e dei divieti.
Il testo italiano è inoltre molto atteso in ambito G7.
La strategia rinnovata su base biennale
La strategia sull’intelligenza artificiale viene elaborata in seno alla Residenza del Consiglio dal Dipartimento per la Transizione Digitale, che a cadenza biennale aggiorna la strategia stessa.
Nel passaggio dalla bozza iniziale si perde per strada la Fondazione per la ricerca e i trasferimento tecnologico, con una dotazione finanziaria di 150 milioni che doveva restare sotto il controllo della Presidenza del Consiglio.
Ad ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) e Agid (Agnrzia per l’Italia Digitale) il compito di monitoraggio, verifica e sanzione, con buona pace del Garante Privacy che rivendica un ruolo di primo piano che però non le è stato concesso.
Dotazione finanziaria di 1 miliardo in capo a CDP
La dotazione finanziaria è di circa un miliardo, tutto in capo a CDP.
Definito anche un sostegno allo sport e ai giovani per quanto riguarda l’implementazione dell’intelligenza artificiale ad esempio all’articolo 20 (sono 26 in tutto gli articoli del ddl) è prevista una agevolazione fiscale per il rientro dei cervelli dagli Usa ma anche dal resto dell’Europa e non solo.
Previsti dei crediti formativi per i giovani più meritevoli.
La strategia nazionale è ben identificata all’articolo 17, e mira ad una attenzione particolare per l’uomo: “è una visione antropocentrica – sottolinea Butti – e mette insieme le amministrazioni pubbliche e i soggetti privati, promuove la ricerca e indirizza incentivi per lo sviluppo delle imprese. L’obiettivo è dotare il paese di una politica industriale che in materia di intelligenza artificiale non esiste e che esisterà per la prima volta con il Governo Meloni”.
La prima legge italiana sull’Ia punta a guidare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e il suo utilizzo in tutti i settori, dalla sanità alla giustizia. Il disegno di legge introduce il reato di “Illecita diffusione di contenuti generati o manipolati con sistemi di intelligenza artificiale”, punito con la reclusione fino a 5 anni. Il governo definirà poi nuove fattispecie di reato con decreti legislativi ad hoc nei prossimi mesi.
Nel decreto di legge si affida alla presidenza del Consiglio italiano la definizione della strategia nazionale, che “favorisce la collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e i soggetti privati” per lo sviluppo della tecnologia.
I danni gravi causati a terzi saranno punti penalmente, così come il copyright che sarà regolato con protezione prevista per gli editori.
Sicurezza nazionale, forze armate, ACN, intelligence sono escluse dalla normativa.
AI: Nordio, ‘in ddl introdotta pena da 1 a 5 anni per danno ingiusto’
Chiunque “cagiona un danno ingiusto” utilizzando sistemi di intelligenza artificiale per falsificare immagini, voci e video di qualcuno senza il suo consenso sarà punito con una pena da 1 a 5 anni. L’obiettivo è tutelare l’immagine e la genuinità dell’identità delle persone. E’ quanto prevede il ddl sull’Intelligenza artificiale approvato dal Cdm, illustrato ieri sera in conferenza stampa a Palazzo Chigi dal ministro della Giustizia Carlo Nordio. Lo stesso utilizzo costituirà “una aggravante per i reati per i quali è possibile che si intervenga in modo insidioso con la Ia”, ha spiegato il ministro. “Si è diffuso il pensiero – ha spiegato – che l’intelligenza artificiale possa sostituire l’attività dei giudici” ma il provvedimento approvato dal Cdm prevede che “possa essere utilizzata per l’organizzazione e la semplificazione del lavoro giudiziario” ma “senza condizionare i magistrati, ai quali è sempre riservata la decisione finale, e senza sostituire l’intelligenza artificiale all’intelligenza umana”.
Un primo articolo che riguarda la giustizia è il 14. Il sistema giustizia in oche parole tenterà di cogliere l’opportunità dell’intelligenza artificiale, che può essere utilissima nell’organizzazione dell’ufficio e nella ricerca giurisprudenziale. “L’intelligenza artificiale non crea dei fotomontaggi, come in passato – dice Nordio – con l’AI puoi creare un mondo reale, ancorché virtuale, quindi attribuire ad una persona atteggiamenti, comportamenti, idee, voce, canzoni che possono creare dei danni”. L’uso dell’AI sarà una aggravante in caso di furto, truffa, riciclaggio aggiotaggio ecc.
Ia: Urso, ‘provvedimento che interessa 4 milioni di Pmi, 1 mld di prime risorse’
”Il nostro Paese ha oltre 4 milioni di piccole e medie imprese che devono essere messe anch’esse nelle condizioni di utilizzare appieno” l’intelligenza artificiale, ”così sfidante per i loro processi produttivi”. Così il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso. Il provvedimento approvato dal Cdm ”indirizza un miliardo di euro del fondo innovazione al venture capital gestito da Cassa Depositi e Prestiti da un lato per promuovere la nascita di startup e di far crescere le startup esistenti che operano nel campo dell’Intelligenza Artificiale e dall’altra per consentire la nascita di un campione nazionale, come stanno facendo altri paesi europei”. ”Si tratta ovviamente delle prime risorse ancorché significative, e poi vedremo successivamente le ulteriori necessità”, aggiunge il ministro.
Nascita di un mercato dell’AI aperto
Nel provvedimento, articolo 5, ”è definito che l’obiettivo è quello di creare un mercato dell’intelligenza artificiale che sia aperto, equo e senza barriere all’ingresso. E inoltre quello di garantire a tutti l’accessibilità a dati che siano di alta qualità da utilizzare per sviluppare e allenare i sistemi applicativi di intelligenza artificiale”.
L’obiettivo del Governo è quindi quello di coinvolgere le Pmi nel processo innovativo legato all’avvento sul mercato dell’AI.
Per le aziende, previsti sandbox regolamentari. Test leciti previo parere del Ministero della Difesa per l’uso duale. In ambito sanitario, sistemi di AI per il fascicolo sanitario elettronico, previo decreto del ministero della Salute.
IA, Mantovano: aggravante per chi la usa per alterare le elezioni
Sul fronte delle criticità derivanti dall’intelligenza artificiale il regolamento europeo sarà “pienamente operativo tra circa due anni e noi ci siamo posti il problema di cosa facciamo nel frattempo”. Cosi’ il sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano, dopo il via libera da parte del Consiglio dei ministri del ddl sull’IA.
Mantovano, parlando in occasione della conferenza stampa di presentazione della Relazione annuale al Parlamento dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), ha riferito che “proprio ieri è emersa in Cdm l’opportunità di inserire un’ulteriore aggravante per alterare l’espressione del volto, all’approssimarsi di elezioni. E’ qualcosa che è accaduto in altre nazioni europee, all’approssimarsi di elezioni, con le manipolazioni dell’uso distorto dell’intelligenza artificiale sono stati diffusi messaggi miranti ad aumentare l’astensionismo, attraverso la diffusione di notizie che per esempio raccontavano falsamente che i seggi erano a rischio di attentati ed esplosioni. Una cosa del genere mina l’equilibrio di una democrazia e devono essere accompagnati di sanzioni”.
“Auspico che anche per questo ddl ci sia dal Parlamento un’attenzione analoga a quello che sta dimostrando sul fronte Cyber in modo che l’Italia nel giro di qualche mese possa dotarsi degli strumenti più efficaci”, ha concluso.