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AI, in Italia vale 900 milioni di euro. Il settore bancario leader nell’adozione

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Le grandi aziende (oltre 250 dipendenti) sono le più avanzate, con un tasso di adozione del 32,5%, mentre le PMI si fermano a un modesto 7,7%. Cosa emerge dal report "Il Mercato dell'IA in Italia", di Anitec-Assinform.

Il mercato dell’IA nel 2024 cresce del 34,8%, raggiungendo 909 milioni di euro, con previsioni di 1,474 miliardi nel 2026 e 1,802 miliardi nel 2027.

È quanto emerge dal report Il Mercato dell’IA in Italia”, pubblicato da Anitec-Assinform, associazione di Confindustria che rappresenta le principali aziende italiane del settore ICT, con il supporto di NetConsulting cube e InfoCamere.

Le grandi aziende (oltre 250 dipendenti) sono le più avanzate, con un tasso di adozione del 32,5%, mentre le PMI si fermano a un modesto 7,7%. Il settore bancario è il più sviluppato (173,6 milioni), mentre nella Pubblica Amministrazione l’impiego dell’IA resta contenuto (35,9 milioni nella PAC e 11,6 milioni nella PAL).

AI, il settore bancario leader nell’adozione

Il settore bancario si conferma il leader nell’adozione dell’IA, con investimenti che raggiungono i 173,6 milioni di euro. Seguono le telecomunicazioni e i media, con un valore complessivo di 161,6 milioni di euro. Il report evidenzia anche il ruolo strategico dell’IA generativa, che sta guidando le decisioni di investimento. Tuttavia, emergono sfide importanti, come il divario dimensionale tra imprese, la mancanza di infrastrutture adeguate e la necessità di migliorare le competenze digitali e formative.

Altri settori rilevanti includono:

  • Utilities (83,7 milioni di euro)
  • Servizi (74,8 milioni)
  • Trasporti e logistica (69,2 milioni)
  • Assicurazioni (67,3 milioni)
  • Sanità (62,3 milioni)
  • Retail (57,7 milioni di euro)

È importante notare che la Pubblica Amministrazione, sia centrale (PAC) che locale (PAL), mostra ancora un tasso di impiego dell’IA molto contenuto, con valori rispettivamente pari a 35,9 e 11,9 milioni di euro.

L’AI Generativa la tecnologia più utilizzata

A livello tecnologico, l’IA generativa risulta la tecnologia più utilizzata (75,9% delle aziende), seguita da Machine Learning e Reti Neurali (60,2%) e Natural Language Processing (44,6%).4

L’ecosistema delle startup IA è in crescita, con 301 imprese (su un totale di 644) che operano nel settore. Queste startup sono concentrate principalmente nel settore del software e della consulenza IT, con una forte propensione agli investimenti in R&S.

AI in Italia. Le strategie da adottare per lo sviluppo

Per accelerare lo sviluppo dell’IA in Italia, è necessario adottare una strategia che si concentri su tre elementi chiave:

  • Diffusione di competenze digitali: è fondamentale integrare l’IA nell’intero ecosistema formativo, non solo per formare specialisti, ma per costruire competenze di base diffuse a tutti i livelli e promuovere un utilizzo responsabile della tecnologia.
  • Potenziamento delle infrastrutture di calcolo avanzato: è necessario garantire alle aziende l’accesso a infrastrutture di calcolo avanzato, capitalizzando sulle esperienze di eccellenza già presenti nel supercalcolo nazionale.
  • Rafforzamento delle collaborazioni pubblico-private: è cruciale valorizzare le eccellenze italiane nella ricerca, potenziando il trasferimento tecnologico verso l’industria e incentivando partnership tra università, enti di ricerca e startup in un framework di innovazione aperta.

In particolare, le priorità per lo sviluppo dell’IA in Italia includono:

  • Diffusione delle competenze digitali nell’ecosistema formativo: è fondamentale fornire a tutti gli studenti le competenze digitali di base, incluso un’introduzione all’IA, per prepararli alle sfide del futuro.
  • Accesso alle infrastrutture di calcolo avanzato: per sviluppare e utilizzare modelli di IA complessi, è necessario garantire alle aziende, in particolare alle PMI, l’accesso a infrastrutture di calcolo avanzato a costi accessibili.
  • Politiche industriali volte a diffondere soluzioni di IA: è necessario promuovere l’adozione dell’IA nelle imprese, in particolare nelle PMI, attraverso incentivi, finanziamenti e supporto nella scelta e implementazione delle soluzioni più adatte.

AI in Italia: come colmare il gap tra grandi e aziende e PMI

Semplificare l’accesso alle tecnologie offrendo alle PMI soluzioni di IA accessibili e facili da implementare, anche attraverso il supporto di fornitori di tecnologia con esperienza nella formazione, può contribuire a colmare il divario di adozione dell’IA tra grandi imprese e PMI. Quest’ultimo obiettivo è una sfida importante per l’Italia e per garantire che l’IA possa contribuire alla crescita economica e alla competitività del sistema produttivo italiano nel suo complesso.

Infine, è importante promuovere la creazione di reti e partnership tra PMI, grandi imprese, centri di ricerca e università per lo scambio di conoscenze e competenze in ambito IA. L’Italia ha un grande potenziale per diventare un leader nello sviluppo e nell’adozione dell’IA, ma per realizzare questo potenziale è fondamentale un approccio sistemico e collaborativo che coinvolga tutti gli attori dell’ecosistema: governo, imprese, università e centri di ricerca.

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