EuroHPC

AI Factory operative nel 2025. Viola (Ue): “Supercomputer Leonardo di Bologna risorsa imponente per l’ecosistema italiano”

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Possibile creare fabbriche di intelligenza artificiale dopo la modifica del regolamento EuroHPC: consentiranno un apprendimento automatico rapido, in particolare per l'addestramento di modelli di intelligenza artificiale per scopi generali (GPAI). Il Direttore Generale DG Connect Roberto Viola: “a disposizione più di un miliardo e mezzo di euro per questo”.

L’impresa comune EuroHPC e le fabbriche AI

Per supportare l’innovazione nelle piccole e medie imprese e le startup, ad inizio anno è stato lanciato un pacchetto di misure per favorire lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale (AI) affidabili, sicure e che rispettino i valori e le norme dell’Unione europea (Ue).

Al suo interno era contenuta una proposta di modifica del regolamento sull’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (impresa comune EuroHPC), per garantire l’accesso ai supercomputer ottimizzati per l’IA alle startup e alla comunità più ampia dell’innovazione, con la creazione di fabbriche di IA o AI factory.

Tale modifica è entrata pienamente in vigore e ora si potranno istituire le fabbriche dell’AI, creando così una nuova linea di attività per l’EuroHPC.

Quasi la metà di tutti gli investimenti venture capital (VC) negli Stati Uniti nel primo semestre del 2024 sono stati destinati alle startup di intelligenza artificiale (AI), secondo le stime di PitchBook.

Viola (Ue): “1,5 miliardi di euro per attuare l’AI Factory Act”

L’Unione europea sta attuando uno sforzo notevole in termini di innovazione con l’obiettivo di creare un’infrastruttura per l’intelligenza artificiale che sia di prim’ordine a livello mondiale. Abbiamo già investito circa 8 miliardi di euro nella nostra infrastruttura di supercalcolo, che nel complesso è la più grande del mondo. E il supercalcolo è importante per sviluppare gli algoritmi più avanzati. Abbiamo 3 macchine nella top ten, Leonardo in Italia e altre due in Spagna e Finlandia, e due in arrivo, una in Germania, una in Francia. Ora abbiamo aperto la fase successiva, che abbiamo chiamato fabbriche di intelligenza artificiale con cui intendiamo dare forma all’intelligenza artificiale, collocando cervelli, dati, potenza di calcolo”, ha spiegato Roberto Viola, Direttore Generale per le politiche digitali della Commissione europea (DG Connect), in occasione del Made in Italy Pre-Summit del Sole 24Ore.

In questa factory vogliamo collocare start-up, strutture aziendali più tradizionali, centri di ricerca. Questa è la fabbrica e ovviamente la fabbrica può essere anche un po’ virtuale. Abbiamo proposto un regolamento, approvato in tempo record in consiglio, il cosiddetto AI Factory Act, e ora  – ha aggiunto Viola – inizieremo ad attuarlo mettendo a disposizione più di un miliardo e mezzo di euro per questo. Gli Stati membri faranno lo stesso. Una delle macchine che si candida a diventare una fabbrica di intelligenza artificiale, a diventare molto più grande, è il supercomputer Leonardo di Bologna, che sarà una risorsa imponente per l’ecosistema italiano”.

Che cosa sono e come funzionano le AI Factory. Operative nel 2025

Le fabbriche di intelligenza artificiale saranno composte da supercomputer dedicati all’intelligenza artificiale che consentiranno un apprendimento automatico rapido, in particolare per l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale per scopi generali (GPAI), che richiedono una notevole capacità di calcolo.

Le AI factory dovrebbero entrare in attività nel 2025 e offriranno uno sportello unico per imprese e innovatori, consentendo lo sviluppo di potenti modelli GPAI per sostenere una varietà di applicazioni di IA emergenti.

Dovranno inoltre svolgere un ruolo chiave nel promuovere l’eccellenza continentale in questo settore strategico e nel garantire che l’Europa guidi la strada nei progressi globali, assicurando un’innovazione responsabile ed etica.

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