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AI. Consiglio Ue risponde a Corte dei Conti, rafforzare la governance e aumentare gli investimenti

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Il Consiglio ha approvato le conclusioni su una relazione della Corte dei conti europea volte a rafforzare le ambizioni dell'Ue in materia di intelligenza artificiale, in particolare potenziando la governance e garantendo investimenti più consistenti e mirati. Opportunità e sfide di una tecnologia che sta cambiando il nostro quotidiano.

Le conclusioni del Consiglio

Il Consiglio dell’Unione europea (Ue) ha approvato delle conclusioni in risposta a un rapporto di maggio della Corte dei conti europea sull’intelligenza artificiale (AI).

Le conclusioni enfatizzano la necessità di aumentare gli investimenti nell’AI, migliorare l’accesso alle infrastrutture digitali e affrontare l’impatto ambientale di tale tecnologia.

Si sottolinea anche l’importanza della collaborazione con gli Stati membri e con le organizzazioni internazionali per garantire la leadership dell’Ue nel campo dell’AI.

Per diventare un leader globale nell’intelligenza artificiale, l’Unione europea deve affrontare diverse sfide e opportunità.

AI e opportunità per l’Europa

Come detto, sono diverse le opportunità per le imprese europea, la competitività, la crescita del Pil e dell’occupazione (anche se su questo punto i dubbi sono molteplici).

Grazie all’AI si attende una crescita della competitività, soprattutto nel caso in cui i risultati dei progetti di ricerca e innovazione vengono commercializzati o sfruttati.

Altro elemento di vantaggio potrebbe essere il raggiungimento di una posizione di leadership nella governance, nello sviluppo e nella diffusione dell’AI, promuovendo i talenti e creando un ecosistema di eccellenza e fiducia.

La stretta cooperazione con gli Stati membri e le organizzazioni internazionali può inoltre ottimizzare l’impatto degli investimenti e contribuire alla leadership globale dell’UE in questo settore così strategico.

Le sfide poste dall’AI all’Ue

E poi ci sono le sfide, le tante incognite che vanno affrontate una dopo l’altra, ma rapidamente, altrimenti le opportunità non si riusciranno a cogliere pienamente.

C’è la necessità di maggiori investimenti dell’Ue nell’IA e di facilitare l’accesso alle infrastrutture digitali per competere a livello globale.

Altrettanto importante in questa fase è il rafforzamento della governance, con unquadro europeo di coordinamento e regolamentazione degli investimenti che è ancora in fase di elaborazione e il coordinamento tra Commissione e Stati membri ha avuto effetti limitati.

Bisogna muoversi anche in chiave di definizione di obiettivi misurabili. Sono necessari valori-obiettivo e indicatori di performance misurabili per valutare l’efficacia degli investimenti nell’AI, ma questi devono essere definiti con attenzione per non ostacolare l’obiettivo generale dei progetti.

Non ultimo c’è il tema dell’impatto ambientale dei sistemi di IA. Secondo il Consiglio, il calcolo ad alte prestazioni e l’efficienza energetica sono fattori importanti da considerare nelle politiche in materia di intelligenza artificiale.

Raccomandazioni della Corte dei Conti europea

La Corte dei Conti Europea, nella sua relazione speciale del 29 maggio 2024, ha comunque segnalato delle evidenze chiare, come la necessità di una governance più forte, di investimenti più consistenti e mirati per il futuro dell’AI nell’UE.

La Corte ha infine sottolineato l’importanza di un monitoraggio efficace delle performance degli investimenti e di una maggiore condivisione delle informazioni tra la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri.

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