“Stiamo lavorando a un testo sull’intelligenza artificiale che raccoglierà le indicazioni dell’AI Act europeo. Il testo dovrà indicare un regolatore, dovrà intervenire sui contenziosi che sono sempre più frequenti a livello giudiziario, e ci sarà la questione del fondo perché l’intelligenza artificiale senza risorse non può funzionare. Saranno poi previste una serie di altre attività da implementare, collegando il mondo della ricerca e delle università a quello delle imprese. Credo che, subito dopo la ministeriale di Trento, nella settimana tra il 15 e il 22 marzo il Governo adotterà il testo e poi inizierà l’iter in uno dei due rami. Presumo, essendo il ddl cybersicurezza alla Camera, che partirà dal Senato”. Lo ha detto Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, partecipando all’evento CyberSec 2024 – la Cybersecurity nell’era dell’AI, organizzato da Cyberseciruty Italia, in corso a Roma.
“Oggi c’è una consapevolezza, diversamente da quanto accadeva in passato, cioè che cybersecurity e Ie sono strettamente connessi, anche perché l’implementazione di queste due tecnologie è importantissima sia sotto l’aspetto economico, e quindi dello sviluppo economico, che del welfare per quanto riguarda la preoccupazione sull’occupazione del futuro”, aggiunge.
Butti ‘martedì evento d’ascolto con imprese AI’
“Grande attenzione per il G7. Lo stiamo facendo portando al G7 anche iniziative proposte dalla piccola e media, e non solo, impresa. Non è un caso che martedì, a Roma, io abbia organizzato con il presidente del Consiglio un evento importantissimo di ascolto. Perché la strategia dell’intelligenza artificiale è stata rilasciata ed è ora in attesa delle valutazioni politiche del presidente del consiglio. Quella di martedì sarà una fase importante d’ascolto, ci saranno tutte le imprese che fanno Ai”, ha aggiunto Butti.
“Uno dei nostri obiettivi – prosegue – è quello di dedicare a questo Paese una politica industriale in materia di AI e, se possibile, anche in tema di telecomunicazione perché evidentemente a oggi non c’è. È una sfida che stiamo affrontando con dovizia di particolari ma anche con intelligenza”.
Butti: il Cloud europeo non esiste
“Non esiste il Cloud europeo, Gaia X era scritto sulla sabbia”, aggiunge Butti.
“Penso che serva un enorme scudo all’interno del quale tutte le Pmi possano entrare per chiedere protezione. Le aziende devono dotarsi di requisiti minimi di sicurezza e poi devono chiedere di accedere ad uno scudo tecnologico che soltanto l’Europa può offrire. Questo tema potrei portarlo in discussione sul Digital Networks Act”, ha detto Butti rivolgendosi alle aziende in platea.
Butti, ‘nel 2025 traguardo 150 progetti Ai già avviati da PA’
“Per il 2025 il traguardo da raggiungere è di almeno 150 progetti di intelligenza artificiale che sono stati già avviati dalla pubblica amministrazione e che arriveranno nel 2026 a 400. Abbiamo sfide interessanti da cogliere e da vincere”, ha detto ancora il Sottosegretario.
“Si parla di visione. Penso che in questi 14 mesi il governo abbia dato una visione abbastanza chiara di quelli che sono i nostri obiettivi, non solo sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione ma anche sulla implementazione dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione e una particolare attenzione e cura nei confronti della cybersecurity che è fondamentale”, conclude.
Il terreno dell’AI ha valenze politiche e geopolitiche importanti, ma in prospettiva l’intelligenza generativa sarà libera, open source e il business si è spostato più a valle nei centri di super calcolo. Un futuro in super movimento molto complesso da seguire per la politica.