Il G7 su Industria e Innovazione Tecnologica
La trasformazione tecnologica in corso porta con sé grandi opportunità in termini di crescita e innovazione, ma anche numerose sfide. Domani a Roma si terrà la seconda riunione ministeriale del G7 su Industria e Innovazione Tecnologica e i temi su cui si confronteranno i partecipanti sono: la resilienza delle catene di approvvigionamento in settori critici come i semiconduttori e le nuove tecnologie emergenti, tra cui l’intelligenza artificiale (AI) ovviamente, nonché la riduzione del divario tecnologico nei paesi in via di sviluppo, con un focus particolare sull’Africa.
La ministeriale è suddivisa in tre sessioni di lavoro, presiedute dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Sono fermamente convinto che lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale sarà cruciale per il futuro delle nostre imprese e per l’aumento della produttività, ma sempre con il massimo rispetto per la sicurezza e i diritti umani. Garantire la solidità delle catene del valore e promuovere uno sviluppo digitale inclusivo, con un’attenzione particolare all’Africa, sono priorità condivise. Dobbiamo essere ambiziosi e lavorare insieme per costruire un sistema economico che protegga i nostri cittadini e rafforzi la competitività delle nostre imprese”, ha affermato Urso in conferenza stampa.
Catene di approvvigionamento più resilienti
Nella seconda sessione, prendendo spunto dalle conclusioni del Point of Contact Group on Semiconductors, istituito durante il G7 Industria di marzo, si esaminerà come una maggiore cooperazione possa rafforzare la competitività delle nostre industrie e rendere le catene di approvvigionamento più resilienti.
Le catene di approvvigionamento sono fondamentali per il futuro economico ed industriale dell’Italia e dell’Europa intera. Il ministro lo ha ricordato anche in un’intervista mandata in onda su La7, in cui ha precisato che “decideremo come coordinare l’attività dei nostri paesi del G7, delle nostre imprese, al fine di rendere più sicurei le catene di approvvigionamento”,
“Quando ci fu la pandemia, la mancanza di un chip bloccò il sistema produttivo, per esempio delle auto in Italia e in Europa. Noi abbiamo assunto delle decisioni che saranno definite domani per capire come lavorare insieme per evitare che ciò accada di nuovo – ha spiegato Urso – che un evento esterno possa impedire l’approvvigionamento di un prodotto fondamentale allo sviluppo del nostro continente”.
La terza sessione, prendendo spunto dalle conclusioni dell’“AI Report on Driving Factors and Challenges of AI Adoption and Development Among Companies, Especially MSMEs”, elaborato dalla Presidenza italiana, si concentrerà sulle catene di approvvigionamento emergenti nell’ambito delle nuove tecnologie, come l’Intelligenza Artificiale.
L’hub per l’intelligenza artificiale in Italia nel 2025
Alla ministeriale parteciperanno infine anche tre aziende africane, selezionate attraverso il Programma globale di accelerazione lanciato nel quadro dell’iniziativa italiana per la creazione, entro il 2025, dello “AI Hub for Sustainable Development”, in collaborazione con l’UNDP.
Le startup condivideranno le loro esperienze e prospettive sul rafforzamento degli ecosistemi dell’IA, l’avanzamento dell’innovazione e la promozione di una crescita economica sostenibile. L’obiettivo sarà favorire il dialogo tra i Paesi del G7 e quelli africani, colmando le lacune tecnologiche e creando nuove opportunità per la crescita economica e il progresso tecnologico.