La Commissione Ue ha annunciato oggi l’organigramma del nuovo ufficio incaricato di monitorare l’applicazione dell’AI Act, battezzato appunto AI Office, che sarà guidato dalla dirigente italiana Lucilla Sioli e diventerà operativo dal 16 giugno.
Lucilla Sioli, attualmente direttrice per l’intelligenza artificiale e l’industria digitale presso la Commissione europea e funzionario dell’UE dal 1997, guiderà formalmente l’Ufficio per l’AI, ha annunciato oggi (29 maggio) l’esecutivo dell’UE. Di fattosi tratta di una conferma ufficiale nel ruolo che Sioli già ricopre, che oggi viene formalizzato e allargato a 140 dipendenti.
L’Ufficio per l’AI, frutto della ristrutturazione di un’unità esistente che si occupa di IA all’interno della Commissione, sarà composto da cinque dipartimenti principali, ciascuno guidato da un direttore incaricato di supervisionare l’attuazione della legge sull’IA. Impiegherà complessivamente 140 persone, tra cui esperti tecnologici, avvocati e specialisti politici, circa 80 dei quali dovranno ancora essere assunti.
I dipartimenti si concentreranno su regolamentazione e conformità, sicurezza, eccellenza e robotica, intelligenza artificiale per il bene sociale e innovazione. Inoltre, ci saranno due consulenti per l’approccio scientifico e gli affari internazionali.
In un suo recente intervento ad una conferenza sull’AI organizzata a Roma dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale, Lucilla Sioli ha sintetizzato i punti nodali dell’AI Act.
Supervisione
L’ufficio IA, un dipartimento interno alla Commissione, supervisionerà le regole per i sistemi di IA per scopi generali e funzionerà come organo di coordinamento centrale per la politica in materia di IA a livello dell’UE, coordinandosi con gli altri dipartimenti dell’esecutivo dell’UE, le sue agenzie, le aziende e il governo dell’UE. 27 Stati membri.
L’AI Act – la legge innovativa in Europa per regolamentare la tecnologia di apprendimento automatico – entrerà ufficialmente in vigore a giugno. Ciò significa che si avvicinano anche i termini di adeguamento per le aziende. A novembre entreranno in vigore i divieti delle pratiche vietate previste dalla legge sull’AI. Le norme generali sull’IA si applicheranno un anno dopo l’entrata in vigore, nel maggio 2025, e gli obblighi per i sistemi ad alto rischio entreranno in vigore tra tre anni.
Il Consiglio AI, che sarà composto dai 27 regolatori nazionali e assisterà l’Ufficio AI nell’armonizzazione delle regole, terrà la sua prima riunione a giugno. A questi primi incontri parteciperanno i rappresentanti degli Stati membri, poiché i paesi hanno altri dodici mesi per nominare un’autorità di regolamentazione formale.
All’inizio di questo mese, la Commissione ha avviato ulteriori assunzioni per l’Ufficio con un invito a presentare candidature per esperti delle amministrazioni nazionali, nonché esperti giuridici, politici e tecnologici.
Vestager: ‘L’Ufficio per l’IA difenderà i nostri valori europei’
“L’ufficio per l’IA, reso noto oggi, ci aiuterà a garantire un’attuazione coerente della legge sull’IA. Insieme agli sviluppatori e a una comunità scientifica, l’Ufficio valuterà e sperimenterà l’IA per finalità generali per garantire che l’IA funga da esseri umani e difenda i nostri valori europei”, ha detto Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa responsabile per la Concorrenza.
“Con il nuovo Ufficio per l’IA e le sue 140 donne e uomini di talento, la Commissione disporrà delle competenze necessarie per guidare l’attuazione della legge sull’IA e rafforzare il ruolo dell’Europa in quanto organismo di normazione mondiale in materia di IA. L’Ufficio promuoverà un ecosistema europeo dell’IA innovativo, competitivo e rispettoso delle norme e dei valori dell’UE”, ha detto Thierry Breton, commissario per il Mercato interno.