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AI Act, domani ultimo vertice del Trilogo? Butti: “Sì a codici di condotta e sanzioni” anche per chatGPT e simili

Domani potrebbe essere l’ultimo vertice del Trilogo per l’approvazione dell’AI Act. Il testo finale dovrà poi ritornare all’Europarlamento per l’approvazione finale.

Oggi, all’ultimo Consiglio dell’Unione Europea sotto la presidenza spagnola, sono stati tanti i punti di discussione, tra questi l’iter legislativo dell’AI Act.

Il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti, ha indicato, in modo definitivo, la posizione dell’Italia sul futuro Regolamento, il primo al mondo per governare l’intelligenza artificiale.

Non solo codici di condotta, come era emerso di recente in documenti non ufficiali. Il governo Meloni è favorevole anche alle sanzioni per ChatGPT, Bard e altri sistemi di AI basati sui modelli fondativi.

“Sosteniamo un quadro regolatorio chiaro e semplice per tutti i modelli e sistemi Intelligenza artificiale, per assicurare che l’innovazione proceda nel rispetto dei diritti umani e dei valori fondamentali”, ha detto Butti.

L’Italia, ha aggiunto il Sottosegretario con delega anche all’intelligenza artificiale, ha ribadito “con fermezza la sua adesione a una visione umanocentrica dell’intelligenza artificiale che dia impulso allo sviluppo consapevole delle nuove tecnologie e che ponga l’Europa al centro della trasformazione digitale globale. L’Italia conferma l’importanza di mantenere le proprie prerogative nazionali in ambiti cruciali come sicurezza, ordine pubblico e giustizia come esplicitato nell’Orientamento generale del Consiglio”.

“Come specificato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni anche nel corso dell’ultimo CITD, l’Italia – ha spiegato Butti – insiste affinché tutti i modelli e i sistemi Ai rientrino in un quadro di regole certe e semplici, corredate di sanzioni per ogni modello e sistema di Ai, inclusivi quelli fondativi. L’Italia ritiene che il quadro regolatorio possa beneficiare di codici di condotta che, operando in sinergia con le normative vigenti, contribuiscano ad una regolamentazione efficace dell’Ai, con l’applicazione di sanzioni in caso di non conformità”.

L’Italia, ha concluso Butti, “supporta anche un ruolo più incisivo degli Stati membri nella definizione della Strategia europea in tema di Ai, nell’approvazione di codici di condotta con la Commissione e nella designazione di autorità competenti a livello nazionale”.

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