La governace dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) è “da manicomio” e non le permette di raggiungere gli obiettivi prefissati per la digitalizzazione del paese. Lo ha detto oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, invitando a gran voce ad una semplificazione dei meccanismi che regolano l’agenzia. “L’Agenzia per il digitale – ha detto Delrio – ha una governance da manicomio, barocca, inadatta a raggiungere gli obiettivi. Stiamo cercando di fare la task force di persone che vanno a vedere i progetti”.
Tanto più che il tempo stringe e l’Italia continua ad arrancare nelle classifiche europee che riguardano la diffusione della banda larga.
Alessandra Poggiani (AgID): ‘Agenzia operativa nelle prossime settimane’
L’Agenzia per l’Italia digitale dovrebbe “entrare nella piena operatività, spero, nelle prossime settimane”, forse già entro due o tre settimane. Questa la replica a Delrio del direttore generale dell’AgID Alessandra Poggiani, che ha evidenziato le difficoltà che l’organismo ha dovuto incontrare nei suoi due anni di vita, tra i ritardi sullo statuto e la composizione della forza lavoro.
Sul ‘richiamo’ di Delrio, Poggiani ha detto che “è evidente dai risultati. Se la capacità di digitalizzazione del Paese, secondo qualunque dato, ci vede in grande difficoltà, un motivo ci sarà”. Se una delle difficoltà incontrate all’interno è stata quella di rendere omogenea la pianta organica, con le circa 80 persone che vi lavorano arrivate da strutture diverse e da esperienze diverse, la Poggiani ha anche parlato degli ostacoli dovuti alla quantità di enti che governano la digitalizzazione, come gli 8mila comuni che hanno 8mila anagrafi, ognuna con il proprio software: “E’ solo un esempio, ma è utile per capire che l’impresa non è semplicissima”.
Sergio Boccadutri (Pd): ‘Su AgID il governo prenda provvedimenti’
“Le dichiarazioni di Del Rio sulla governance dell’AgID non possono rimanere un titolo di agenzia di stampa“, ha affermato Sergio Boccadutri, deputato del Pd, che ha aggiunto: “Se la governance è da manicomio il governo prenda immediatamente provvedimenti perché stiamo parlando di un Ente che ha la responsabilità di progetti per svariati miliardi di euro che possono diventare la leva non solo di ulteriori investimenti privati ma anche per la razionalizzazione 2.0 della spesa pubblica. Sono certo che alle parole forti di Del Rio seguiranno i fatti”.
Piano per la banda ultra larga
Il governo conta di mettere a punto la strategia per la banda ultra larga grazie ai fondi europei e di coesione tra poche settimane. “Stiamo lavorando alla strategia per la banda ultralarga. Tra poche settimane saremo a posto e non dovremo aspettare l’anno prossimo per avere una strategia”. In riferimento poi alle sole regioni del Sud, Delrio ha precisato che “non c’è un problema vero per le regioni del Sud. Ci sono le risorse per le regioni convergenza per raggiungere gli obiettivi di 30-100 Mega”.
“Stiamo lavorando – ha proseguito Delrio – per fare un’infrastruttura vera per il Paese, per un piano che da qui al 2020 permetta di raggiungere i 30 mega per tutti e i 100 mega per il 50% della popolazione“. Su questo lavoro, ha assicurato, “siamo a buon punto. Una volta terminata la ricognizione chiameremo gli operatori privati per un piano comune che porti alla rivoluzionedigitale“. Quanto all’ipotesi che di tutto ciò si occupi una società pubblica, Delrio ha detto che si tratta di “una riflessione prematura”.