Teresa Alvaro si è insediata come nuovo direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Dopo l’ok della Corte dei Conti, Alvaro è operativamente alla guida dell’Agenzia che deve pianificare la strategia per la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana, favorendo lo sviluppo delle tecnologie informatiche nel Pa. E proprio nel suo primo giorno di lavoro, il 24 settembre scorso, ha incontrato chi l’ha selezionata come Dg di Agid, la ministra della pubblica amministrazione Giulia Bongiorno a cui ha illustrato, a porte chiuse, le linee programmatiche per la digitalizzazione della Pa.
Una Pa digitale ragionevole, credibile e inclusiva
Ragionevole, credibile e inclusiva. Saranno di sicuro queste le tre parole chiave delle linee programmatiche di Alvaro per la Pa digitale, perché sono i capisaldi del piano della ministra: “La trasformazione digitale deve essere ragionevole, aiutando chi è meno avvezzo e più restio ; inclusiva, formando anche i dipendenti analogici; e credibile, con risultati raggiungibili”, ha indicato Bongiorno quando ha presentato il suo piano per la Pa digitale.
In attesa che Alvaro presenti ufficialmente, magari in Commissione parlamentare, le linee programmatiche per digitalizzare la PA, ricordiamo le tre linee guida dettate dal ministro Bongiorno:
- Digitalizzazione ragionata. “Dovrebbe essere una digitalizzazione ragionevole”,ha spiegato la ministra: “non si può pensare che la trasformazione digitale possa essere uniforme su tutto il territorio italiano, occorre aiutare le Pa più indietro digitalmente e quelle più restie. La legge è uguale per tutti, gli uomini no. Non tutte le realtà italiane sono uguali. La trasformazione digitale dovrebbe essere graduale e non avvenire con la stessa velocità dalla città al piccolo paese su una montagna. Una digitalizzazione omogenea non terrebbe conto di tante peculiarità, di tante realtà diversissime tra loro che richiedono un trattamento non uguale. Non vogliamo creare dei mostri digitali a doppia velocità”
- La seconda parola d’ordine è l’inclusione di tutti i dipendenti della Pa nella trasformazione digitale del settore. “Investiremo in una formazione effettiva ed accessibile a tutti” ha annunciato la ministra Bongiorno, che ha aggiunto: “Serve una digitalizzazione inclusiva, che accolga tutti. Non ci sto a pensare che chi ha 40-50 anni debba essere escluso dalla digitalizzazione della PA. Tutti i dipendenti devono essere inclusi nella trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni”.
- Credibile. La trasformazione della PA secondo Giulia Bongiorno non prevede grandi annunci e traguardi irrealizzabili. L’importante è far partire il processo di digitalizzazione e dare tempi certi agli obbiettivi da raggiungere. “Il processo deve essere credibile sui tempi. Diciamoci quali sono i nostri programmi e traguardi. Non occorre fare promesse, bisogna partire, dare via a questo processo di digitalizzazione”, ha concluso la ministra, che ha messo ben in evidenza, con una stoccata a chi l’ha preceduta nel ruolo, di non volere dare il suo nome alla nuova riforma della PA.
AgID, chi è Teresa Alvaro, il nuovo direttore generale
Teresa Alvaro, il nuovo direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), è stata scelta dalla ministra per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno tra le 74 candidature esaminate seguendo l’apposito iter.
Per approfondire:
- Il profilo completo del nuovo Dg di Agid, Teresa Alvaro