Generative AI Insights è la rubrica curata da Recomb, il think tank dedicato all’esplorazione dell’impatto e del potenziale dell’AI generativa in vari aspetti della vita umana. Recomb studia l’AI generativa da tutte le angolazioni: professionale, etica, tecnica, legale, economica, ambientale, sociale, educativa e culturale. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Generative AI Insights su Key4biz clicca qui..
William Saunders, ex-dipendente di OpenAI, ha testimoniato di fronte a una sottocommissione del Senato, rivelando che l’azienda è più vicina di quanto previsto al raggiungimento dell’Intelligenza Generale Artificiale (AGI), con la possibilità di realizzarla entro tre anni.
Questa notizia ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo alla rapidità dello sviluppo dell’AGI e alla necessità di misure di controllo e sicurezza più rigorose per evitare potenziali impatti negativi sulla società.
Secondo Saunders, l’AGI potrebbe superare le capacità umane nella maggior parte dei lavori economicamente rilevanti, causando cambiamenti significativi nel mercato del lavoro e rischi come cyberattacchi o l’uso malevolo dell’intelligenza artificiale per la creazione di armi biologiche.
Saunders ha sottolineato l’importanza di una maggiore trasparenza nella ricerca sull’AI e della necessità di test indipendenti per garantire la sicurezza dei sistemi AGI. Inoltre, si è discusso di proteggere i whistleblower e di affrontare le disuguaglianze globali che potrebbero emergere con la concentrazione dello sviluppo dell’AI negli Stati Uniti.
L’AGI potrebbe creare enormi opportunità, ma anche amplificare disuguaglianze e minacce alla sicurezza se non gestita correttamente.
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Lula cerca di guidare la spinta per le regole globali sull’AI durante il G-20 del Brasile
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha posto l’intelligenza artificiale (AI) tra le sue priorità per la presidenza del G-20, cercando di garantire che i paesi in via di sviluppo non siano esclusi dal dibattito globale. Lula punta a stabilire un quadro normativo che includa le nazioni del Sud del mondo, forzando al tavolo le superpotenze dell’AI come Stati Uniti e Cina.
Tuttavia, il raggiungimento di un consenso nel G-20 è reso difficile dalle attuali divisioni economiche e politiche globali. Lula vuole evitare che si crei una disparità simile a quella vista con la tecnologia nucleare, con pochi paesi che detengono il potere sull’AI.
Il Brasile mira a discutere la riduzione delle disuguaglianze derivanti dall’AI, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e le implicazioni dell’uso militare dell’AI. Sebbene Cina e Stati Uniti abbiano già monopolizzato l’iniziativa ai tavoli dell’ONU, Lula spera di rafforzare la cooperazione internazionale in tema di governance dell’AI, nonostante le difficoltà politiche e strutturali del G-20.
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Il presidente degli Emirati Arabi Uniti incontra Joe Biden per promuovere l’uso della tecnologia AI
L’articolo esplora il primo viaggio ufficiale in sette anni del presidente degli Emirati Arabi Uniti (UAE), Sheikh Mohamed bin Zayed al-Nahyan, negli Stati Uniti per incontrare il presidente Joe Biden.
L’obiettivo principale della visita è promuovere la cooperazione sull’intelligenza artificiale (AI) e garantire l’accesso più agevole alla tecnologia avanzata prodotta negli Stati Uniti. L’AI è centrale nel piano strategico dell’UAE per diversificare la sua economia e ridurre la dipendenza dal petrolio.
Nonostante i legami forti tra gli Stati Uniti e l’UAE, ci sono state tensioni negli ultimi anni, specialmente dopo attacchi alle infrastrutture dell’UAE nel 2022.
Durante l’incontro, i due leader discuteranno di un quadro di cooperazione su AI e della possibilità di modificare le restrizioni attuali sulle esportazioni di chip AI.
L’articolo cita anche investimenti significativi in AI da parte di aziende statunitensi come Microsoft, che ha investito 1,5 miliardi di dollari nel gruppo AI G42 degli Emirati, e una nuova partnership con Nvidia.
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