Donald Trump è stato eletto per un secondo mandato come presidente degli Stati Uniti, portando con sé un’agenda “America First” che avrà ripercussioni globali anche nel settore delle telecomunicazioni.
Tra le prime misure attese, una nuova ondata di dazi su prodotti tecnologici importati, con un focus particolare sulla Cina. Questa politica potrebbe influire pesantemente sia sul mondo del cloud computing, portando a un aumento dei costi dei principali componenti e rendendo quindi più onerosi i servizi di data center e cloud, sia su Open RAN e e infrastrutture digitali, che potrebbero essere orientate verso fornitori occidentali.
Sul fronte delle connettività in banda ultralarga, Trump potrebbe invece promuovere un approccio più neutrale rispetto alla tecnologia, dando maggiore spazio alla connessione satellitare Starlink di Elon Musk.
Anche il 5G sarà al centro dell’attenzione, con la possibile riapertura delle aste per le frequenze. L’impatto di queste politiche si farà sentire anche in Europa, dove Trump potrebbe allentare il dialogo sul Trade and Technology Council, aumentando il rischio di nuove tensioni nelle relazioni transatlantiche.