Il network delle Comunità tematiche, anche chiamate Comtem, nasce per favorire la condivisione della conoscenza, lo scambio e la valorizzazione delle esperienze, l’evoluzione e la crescita dell’innovazione in Emilia Romagna.
Sono dieci al momento le Comtem regionali, l’ultima arrivata che si attiverà a giugno 2018 è la Comunità tematica per la comunicazione digitale.
Una rete che conta 962 adesioni e che coinvolge 243 diversi enti (Unioni, Comuni, Amministrazioni Provinciali, Regione con le sue direzioni, le sue agenzie e partecipate), guidata da 38 coordinatori espressione di 23 enti.
In piena fase attuativa dell’Agenda digitale regionale, è stata rilanciata una rinnovata fase di lavoro delle Comunità tematiche, la cui gestione operativa è stata affidata a Lepida.
Da aprile sarà disponibile sul sito ufficiale dell’Agenda Digitale una specifica sezione dedicata alle Comunità tematiche della regione, in cui saranno disponibili il Piano di attività 2018 e tutte le altre informazioni sulla loro attività.
Riguardo al piano di attività 2018 delle Comtem, sul sito di Lepida sono segnalate 37 azioni/obiettivo, per un totale di 43 risultati previsti per l’anno in corso. Tale documento entrerà a far parte del Piano operativo dell’Agenda digitale dell’Emilia Romagna, integrandosi con le altre azioni e priorità dell’Agenda e rendendo evidente un importante risultato: “le idee e le proposte del territorio, condivise a livello regionale, diventano a pieno titolo un pilastro delle policy regionali per lo sviluppo del digitale”.
Nell’ambito dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione (PA) verso cittadini e imprese, sono 8 le azioni previste, tra cui spiccano l’accesso unitario per le imprese e la progettazione dell’accesso unico per i servizi online per i cittadini.
Ben 15 le azioni nell’area amministrazione digitale dove, a seguito della Riforma Madia, saranno fissate le linee guida per un sistema federato di gestione documentale, le competenze digitali per lavoratori agili, l’ufficio per la transizione al digitale e il modello per la gestione di un punto unico di accesso ai dati per i cittadini.
Altre 7 azioni saranno avranno come destinatarie le infrastrutture abilitanti, tra cui spiccano le linee guida operative per la migrazione ai datacenter regionali e la raccolta e sistematizzazione delle informazioni sugli interventi infrastrutturali in corso.
Ulteriori 7, infine, sono le azioni per la trasformazione digitale e gestione del cambiamento, tra cui il nuovo modello di Agenda digitale locale e le linee guida per la realizzazione di piani territoriali per l’informatica nella PA.
Dall’insieme delle azioni previste dal piano nasceranno 20 linee guida operative, finalizzate a sviluppare
un processo omogeneo e condiviso di trasformazione digitale in tutta la regione, 11 tra documenti di specifiche per la realizzazione di sistemi e servizi, analisi dei bisogni e applicazioni, 4 banche dati della
conoscenza e di buone pratiche, 5 tra iniziative e piani di formazione, 1 modello per la gestione del cambiamento.