Negli ultimi due anni, a giugno 2014, Telecom Italia “perde” quasi 1,5 milioni di linee sulla rete fissa, di queste solo 450 mila, pari al 30%, sono “recuperate” dagli Operatori alternativi (Olo). Il traffico mobile è cresciuto del 42,9% nei primi sei mesi dell’anno, a fronte dell’incremento complessivo del 32,2% registrato nei 12 mesi del 2013. I dati sono stati anticipati qualche giorno fa dal presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani.
E’ quanto emerge dall’ultimo Osservatorio trimestrale sulle Telecomunicazioni dell’Agcom al 30 giugno 2014. Su base annua, si osserva un calo degli accessi complessivi alla rete fissa di circa 560 mila linee (-1,03 milioni negli ultimi 2 anni), in accelerazione rispetto a quanto omogeneamente rilevato a giugno 2013 (-460 mila circa).
La quota di Telecom Italia nella telefonia fissa nell’ultimo anno è scesa dell’1,8%, al 61,4%. Wind mantiene posizioni sostanzialmente stabili sia su base annua che trimestrale, mentre Fastweb conferma il trend di crescita e arriva quasi al 10% (+0,8% su base annuale), mentre Vodafone resta al 9,5%.
Accessi da fisso
Su base annua gli accessi crescono di circa 170 mila (450 mila rispetto a giugno 2012), mentre si osserva una sostanziale invarianza rispetto al precedente trimestre.
La ripartizione degli accessi diretti per operatore posiziona Wind al primo posto (34,9%), in arretramento dell’1,8% rispetto a giugno 2013. Viceversa, cresce su base annua il peso di Fastweb (+1,2%).
Gli accessi in tecnologia FWA, ormai non lontani dalle 500 mila linee, vedono Linkem (41,5%) NGI (28%) e Aria (26%) come principali imprese in questo segmento di mercato.
Velocità media sotto la media Ue
La velocità media delle connessioni italiane a banda larga fissa, pari a 5,2 megabit al secondo, è meno di un quarto di quella raggiunta dalla Corea (23,6 mbps), e nettamente inferiore rispetto a quella rilevata in altri Paesi europei, come il Regno Unito (9,9 mbps) e Germania (8,1 mbps).
Il ritardo dell’Italia si amplia se si considerano le linee in grado di supportare servizi video avanzati: in questo caso solo l’1,6% delle connessioni italiane ha una velocità superiore ai 15 megabit al secondo. Si cambia registro se si guarda alle connessioni broadband mobili: in questa caso la velocità rilevata in Italia (4,6 mbps) è in linea con quella riscontrabile in altri Paesi europei e superiore a quella della Germania (2,9). Su tutti svetta anche in questo caso la Corea del Sud con 14,7 megabit al secondo.
Accessi a banda larga retail
Negli ultimi dodici mesi, la crescita degli accessi a larga banda è valutabile intorno alle 240 mila unità, in flessione rispetto al +310 mila osservato in termini omogenei nel 2013. Rispetto allo scorso marzo, la customer base risulta in aumento per circa +60 mila accessi.
Nel primo semestre dell’anno gli accessi xDSL risultano in leggera flessione (-60mila)
Gli accessi che utilizzano altre tecnologie hanno superato il milione, grazie alla crescita delle linee FWA (+130 mila da inizio anno), di quelle in fibra FTTH e FTTCab (+230 mila).
Gli accessi NGA, con un incremento di circa 175 mila unità nel corso del 2014, risultano di poco inferiori alle 540 mila linee, pari al 3,8% delle complessive linee a larga banda (2,2% nel giugno 2013).
La quota di mercato di Telecom Italia si riduce su base annua dello 0,9%%, portandosi al 48,8%.
Se ne avvantaggiano principalmente Fastweb (+0,5%) e gli operatori minori, rappresentati in larga parte dai fornitori di servizi FWA (+0,7%).
Rispetto a giugno 2013, la quota di mercato di Vodafone mostra una leggera crescita, (+0,4%) mentre quella di Wind evidenzia una lieve flessione (-0,4%).
Traffico mobile in crescita del 24,5% in un anno
Le sim che nel primo semestre dell’anno hanno effettuato traffico dati hanno superato i 40 milioni (+24,5% rispetto al primo semestre 2013). Le sim “solo dati” si riducono del 6%, mentre crescono in modo considerevole quelle per le quali è prevista la sottoscrizione di uno specifico “piano dati”. Da inizio anno il traffico dati è cresciuto del 42,9%, in misura superiore a quanto corrispondentemente osservato lo scorso anno (+32,2%).
Rete mobile, sim in diminuzione
A fine giugno, la base clienti complessiva della telefonia mobile mostra su base trimestrale una flessione nell’ordine di 930 mila sim. La riduzione si attesta a -2,2 milioni su base annua (-1,2 milioni rispetto a giugno 2012).
Telecom Italia, anche se in leggera flessione (-0,4%), risulta il maggiore operatore (32,1%) seguito da Vodafone (27,7%) che perde il 2,1% e Wind (stabile al 22,9%).
Gli MVNO passano dal 5,1% al 6,9% delle linee complessive.
A fine giugno, la customer base ha una flessione su base annua per oltre 3,8 milioni di linee, riduzione che per oltre 2,8 milioni è riferibile al 2014.
Le sim che effettuano solo traffico vocale nell’ultimo anno sono diminuite di 10,6 milioni (- 15,2 milioni rispetto al giugno 2012).
Negli ultimi dodici mesi, si osserva una flessione nell’ordine di 4,4 milioni di sim relativamente al mercato residenziale, solo parzialmente compensata dalle 600 mila nuove linee affari.
Nel medesimo periodo, le sim prepagate sono diminuite di oltre 3 milioni; si sono ridotte, anche se in misura minore, anche quelle in abbonamento (-800 mila).
Negli ultimi due anni la quota di mercato congiunta dei primi due operatori (Telecom Italia e Vodafone) è passata dal 66,4% al 64,3% (-2,1%)
Su base annua, la quota di mercato di Vodafone (-1,6%) diminuisce a favore di tutti gli altri operatori storici ed in particolare di H3G (+0,8%) e Wind (+0,6%).
Rispetto a giugno 2013, il traffico telefonico (oltre 79 miliardi di minuti da inizio anno) risulta in aumento dell’7,5%.
Accelera la flessione degli sms, che con 25 miliardi inviati da inizio anno segnano una riduzione del 42% rispetto al primo semestre del 2013.