Continua il calo inesorabile degli accessi alla rete fissa (il buon vecchio telefono ‘di casa’) e degli sms, ma aumenta il numero di accessi FTTC-FTTH, la navigazione internet da dispositivi mobili e il numero di sim M2M.
È questa la fotografia scattata dall’Agcom nel suo ultimo Osservatorio trimestrale sulle comunicazioni, relativo al primo trimestre di quest’anno.
Ecco una sintesi dei risultati.
Rete fissa
Calano gli accessi totali: – 280 mila linee negli ultimi dodici mesi.
Telecom Italia perde 680 mila accessi, gli altri operatori ne guadagnano 400 mila.
Negli ultimi 4 anni Telecom Italia ha perso 2,9 milioni di accessi di cui 1 milione sono migrati verso gli altri operatori.
La quota di mercato di Telecom Italia (57,5 %.) scende di 2,5 p.p. su base annua.
Wind si conferma secondo operatore di rete fissa con il 13,6% (+0,2 p.p.).
Fastweb raggiunge l’11,3 % con una crescita pari a +0,8 p.p., di poco inferiore a quella fatta registrare da Vodafone, pari a +0,9 p.p., che raggiunge una quota del 10,9 %.
Cresce di 0,7 p.p. il peso delle altre imprese, in particolare quelle legate all’offerta di servizi Fixed Wireless Access (FWA), con Linkem in crescita di 0,4 p.p
Gli accessi degli altri operatori crescono su base annua di 400 mila unità
L’aumento è ascrivibile sostanzialmente ai nuovi servizi wholesale NGA di Telecom Italia (SLU-VULA- Bitstream NGA) (+390 mila linee).
Wind continua ad essere il principale concorrente di Telecom Italia (31,9%, ma perde 1,4 p.p. su base annua)
Cresce la quota di Fastweb (+0,3 p.p.) che raggiunge il 26,5%.
L’incremento degli altri operatori (+1,2 p.p.) è ascrivibile, in primo luogo, alla dinamica degli accessi FWA
Broadband
Gli accessi complessivi hanno superato i 15 milioni, con una crescita di 580 mila unità su base annua. L’aumento nel primo trimestre dell’anno (circa 200 mila unità) risulta maggiore del corrispondente dato del 2015.
Si riducono gli accessi in tecnologia xDSL (-357 mila) e crescono (+934 mila) gli accessi con altre tecnologie, che superano i 2,4 milioni grazie in particolare alla crescita degli accessi FTTC-FTTH.
Le linee broadband con una velocità superiore ai 10 Mbit superano il 31% del totale (22,3% nel marzo 2015), di cui l’8,2% è rappresentato dalle linee con velocità superiori ai 30 Mbit (corrispondentemente, il 4,3% nel 2015).
Gli accessi NGA superano 1,7 milioni di linee (+820 mila da inizio anno) grazie alla crescita, in particolare, degli accessi di Telecom Italia e di Fastweb.
La quota di Telecom Italia è pari al 46,6%; la flessione (-1,2 p.p. vs marzo 2015) è rallentata dal buon andamento degli accessi in fibra.
Di tale flessione si avvantaggiano soprattutto Vodafone (+0,7%), Fastweb (+0,2%) e gli operatori Fixed Wireless Access (FWA), tra i quali particolare dinamismo viene mostrato da Linkem (che supera il 50% nello specifico segmento di mercato)
Linee Mobili
Continua il trend di flessione della customer base; -0,27 milioni di linee su base annua, -2,3 dalla consistenza massima (99,1 mln), raggiunta a giugno 2013
Su base annua, le linee degli MNO diminuiscono di 0,7 milioni, mentre quelle degli MVNO mostrano, soprattutto grazie alla crescita di Poste Mobile, un aumento di poco superiore a 0,4 milioni di linee
Nell’intero periodo considerato il volume delle sim “M2M” è raddoppiato, passando da circa 5 ad oltre 10 milioni.
Telecom Italia si conferma leader di mercato con il 30,8% (-0,2 punti percentuali rispetto a marzo 2015), seguita da Vodafone (28,9%) e Wind (22,6%).
Gli sms inviati da inizio anno (6,6 miliardi), “cannibalizzati” dalle nuove applicazioni di comunicazione quali “WhatsApp”, si riducono del 25% rispetto al 1° trimestre 2015, ma di oltre il 70% rispetto al “massimo” raggiunto nel primo trimestre del 2012 (quando nei primi tre mesi dell’anno furono inviati 23,5 miliardi di sms).
Il servizio di portabilità del numero ha superato i 92 milioni di operazioni
Broadband rete mobile
Nel primo trimestre del 2016 le sim che hanno effettuato traffico dati hanno raggiunto i 51 milioni di unità (+11,6% su base annua).
Continua, intensa, la crescita del traffico dati (+52% circa rispetto ai primi tre mesi del 2015).
Su base annua aumenta del 36% il consumo unitario di dati.
Media
Negli ultimi 5 anni le risorse complessive dei media sono diminuite di oltre il 18%. Ma guardando all’andamento dei singoli mezzi emerge come l’editoria abbia perso il 37,9% contro il 13% dell’audiovisivo, mentre internet è cresciuto di oltre il 45%.
Su base annua l’intero settore ha perso l’1,2%, flessione che risulta in forte rallentamento rispetto agli anni precedenti (-2,9% nel 2014, -7,3% nel 2013).
Audience TV – Nel periodo considerato Mediaset e soprattutto Rai riducono gli ascolti a scapito di Sky e soprattutto dei canali Discovery (passati da una audience dell’1,8% nel 2012 al 6,3% lo scorso marzo)