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Agcom avvia l’analisi dei mercati dei servizi di accesso alla rete fissa. Giomi ‘Se tempi lunghi rischio distorsioni’

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L'Autorità avvia una nuova analisi dei mercati della rete fissa, per verificare le conseguenze della cessione della rete Tim. La commissaria Giomi contraria: 'Ho chiesto senza successo agli altri componenti del Consiglio di dimezzare i tempi istruttori del procedimento e di limitare le proroghe a una sola volta'.

Dopo la cessione della rete Tim al fondo americano KKR era chiaro che l’Agcom avrebbe dovuto fare una nuova analisi sui mercati dei servizi di accesso alla rete fissa. Analisi che il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato, nella seduta dell’11 settembre 2024, con quattro voti favorevoli e con il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi. La delibera di avvio del nuovo procedimento di analisi dei mercati dei servizi di accesso alla rete fissa, ai sensi dell’articolo 89, comma 2, del Codice delle Comunicazioni elettroniche è quindi stata pubblicata.

Il procedimento, si legge nella nota, “è avviato a seguito dell’operazione di acquisizione, perfezionata lo scorso 1° luglio, da parte di Optics BidCo, dell’intero capitale sociale di FiberCop, società alla quale è stato, tra l’altro, conferito il ramo d’azienda di TIM che comprende l’infrastruttura di rete fissa primaria, nonché le attività wholesale.

A valle dell’acquisizione da parte dell’Autorità della documentazione relativa all’operazione in questione, l’Autorità intende accertare gli effetti della separazione strutturale realizzata nei vari mercati collegati alla rete d’accesso, al fine di valutare il mantenimento, la modifica o la rimozione degli obblighi regolamentari vigenti, applicando, qualora ne ricorrano i presupposti, la disciplina prevista dall’articolo 91 del Codice, relativa alle imprese attive esclusivamente nel mercato all’ingrosso.

Nelle more del completamento della nuova analisi, in coerenza con gli obiettivi di stabilità e predicibilità regolamentare richiesti dalla normativa europea e dal Codice delle comunicazioni elettroniche, il quadro regolamentare di riferimento per il quinquennio 2024-2028 resta definito dalla delibera n. 114/24/CONS del 30 aprile 2024, con la quale l’Autorità aveva concluso la precedente analisi coordinata dei mercati dell’accesso”.

Dal canto suo, la Commissaria Elisa Giomi ha diffuso una nota per esporre le sue ragioni.

Tlc rete fissa, Giomi (Agcom): ‘Servono tempi veloci per dare certezza al mercato’

Il Consiglio di Agcom nella seduta di ieri ha deciso di avviare una nuova analisi coordinata dei mercati della rete fissa per rivedere gli obblighi regolamentari di cui Tim si faceva carico quando era proprietaria della rete e un operatore integrato di telecomunicazioni.

“Il mercato esce da quasi quattro anni di incertezza sia per l’archiviazione del progetto di co-investimento che si è concluso in un nulla di fatto, sia per la pluriennale durata dell’istruttoria dell’analisi di mercato che prima di terminare ha visto anche l’adozione di un anomalo provvedimento ponte finalizzato a colmare le carenze regolatorie”, dice la Commissaria Giomi.

 “Al fine di evitare l’ulteriore prolungarsi di questo stato di incertezza che ha già causato diverse disparità di trattamento tra operatori, ho chiesto agli altri componenti del Consiglio di dimezzare i tempi istruttori del procedimento e di limitare le proroghe a una sola volta” – spiega la Commissaria – “E’ possibile, perché non si tratta certo di rifare tutta l’analisi di mercato da capo, ma solo di  valutare, per quanto attentamente e con il contributo di tutti i soggetti interessati, gli effetti della cessione della rete. La mia richiesta, che puntava ad una maggiore efficienza amministrativa, non è stata accolta e ho dovuto votare contro il provvedimento, poiché l’estensione a tempo indefinito della regolazione vigente ad uno scenario di mercato profondamente mutato potrebbe distorcere le dinamiche concorrenziali di tutti gli operatori, regolati e non”.

 E conclude: “Intanto il settore italiano delle comunicazioni elettroniche continuerà a rimanere senza riferimenti regolatori, situazione che perdura ormai dall’inizio di questo mandato senza un reale motivo che giustifichi i gravi e reiterati ritardi”.

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