L’attività di conciliazione delle controversie tra cittadini e operatori di comunicazioni elettroniche svolta dai Corecom nel 2017 ha portato a rimborsi a favore di famiglie e imprese superiori ai 40 milioni di euro e, nel complesso, le articolazioni territoriali di Agcom hanno contribuito alla risoluzione dell’87,4% delle controversie.
Questo uno dei dati presentati durante un incontro dedicato alle attività svolte dai Corecom sul territorio nazionale e al quale hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente dell’Autorità Angelo Marcello Cardani, il Commissario Antonio Martusciello, Filippo Lucci, presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom e il suo Vice Antonio Mastrovincenzo.
Il bilancio dei Corecom
Nel 2017, i volumi di attività sono aumentati sino a 120.000 pratiche tra istanze di conciliazione, definizioni e provvedimenti temporanei evasi dai Corecom. Le principali cause di contenzioso hanno riguardato migrazioni, errate fatturazioni, casi di interruzione o sospensione del servizio, attivazione di prodotti e servizi non richiesti e spese di recesso. A fronte dell’incremento del ricorso ai Corecom per la risoluzione delle controversie, Agcom ha deciso di fornire un sistema centralizzato di gestione delle controversie (Conciliaweb), che condurrà ad un significativo risparmio in termini di personale addetto e costi di manutenzione dei sistemi di gestione, nonché ad una gestione uniforme e omogenea delle procedure.
Per quanto riguarda l’attività di vigilanza sull’emittenza locale, nel 2017 il monitoraggio ha riguardato 219 emittenti locali, con un significativo incremento rispetto all’anno precedente. Le violazioni contestate sono state 116, ripartite in quattro aree: violazioni della normativa in materia di pubblicità, affollamenti, segnalazione e posizionamenti, obblighi di programmazione.
Lucci: Corecom esempio di federalismo e buona PA
”E’ stato un anno importante: 120 mila conciliazioni e 40 milioni di euro di rimborsi, che tornano alle famiglie dagli operatori della telefonia. Sappiamo quanto sia importante in un momento come questo. Ma quello che più vale è la soluzione del problema e delle controversie. In questo i Corecom sono davvero l’esempio di un federalismo riuscito e di una pubblica amministrazione che può funzionare”. A dirlo all’ANSA è Filippo Lucci, presidente del Coordinamento nazionale dei Comitati Regionali per le Comunicazioni, oggi presentando il risultato delle attività 2017 svolte sul territorio nazionale. ”Ci siamo concentrati poi sulla tutela dei minori – prosegue – diventando un’eccellenza con 500 mila giovani incontrati nelle scuole e oltre 5 mila insegnanti formati ogni sei mesi. Obbiettivo per il futuro, accrescere le nostre competenze e vedere riconosciute le attività che svolgiamo, da parte dell’Autorità garante e per le Comunicazioni e altri soggetti istituzionali. Questo ci permetterà di essere sempre più competenti e soprattutto vicini ai cittadini, perché la nostra forza è essere sul territorio e vicino a tutti i consumatori”.
Martusciello: Corecom tassello fondamentale per transizione tecnologica
Con il nuovo accordo tra Agcom e Corecom, gli enti territoriali che coadiuvano l’Autorità, “la sfida è quella dare corpo a queste deleghe, avendo ben presenti quelle che sono le ragioni fondanti della nostra funzione di regolazione: tutela del pluralismo e delle fasce deboli della popolazione, garanzie per il consumatore, corretto funzionamento del mercato”. Lo ha detto il commissario dell’Agcom Antonio Martusciello. I Corecom, “con la loro attività di formazione, di presidio del territorio e di assistenza al cittadino nella risoluzione di problemi concreti, potranno essere un tassello fondamentale nell’ambito di quelle politiche volte a gestire la difficile transizione tecnologica in corso”, ha concluso.
Asta 5G: Cardani, regolamento a breve (forse domani)
“È atteso a breve, è possibile anche domani”, il regolamento Agcom sull’asta delle frequenze del 5G. Lo ha detto oggi il presidente Agcom Angelo Marcello Cardani. “È solo una questione di tempi tecnici”, dice Cardani, aggiungendo che il testo è di “350 pagine”.
Bollette 28 giorni: Cardani, ok rimborsi ma con giudizio
Il tema dei rimborsi agli utenti dopo lo stop alla fatturazione a 28 giorni, ha detto in proposito Cardani, “è molto complesso, stiamo cercando di salvaguardare il sacrosanto principio del rimborso senza però condannare gli operatori a salti mortali carpiati che fanno perdere tempo e soldi. E’ un problema di calibrazione della cosa – ha detto – Il rimborso deve esserci, però se io per un rimborso di 100 costringo l’operatore a perdere 300 in termini di tempo, fatica e software ecco che diventa sostanzialmente ingiusto”.