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Aerospazio in Italia: Thales Alenia prima per fatturato

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Considerando tutto il comparto, quindi anche armamenti e aviazione oltre che servizi spaziali o satelliti da lanciare in orbita, generano 50 miliardi di fatturato, una cifra destinata a crescere, oltre che per l’ingrandimento del settore, anche per gli investimenti da 1,29 miliardi previsti nel PNRR.

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La rinnovata corsa allo spazio e la crescita delle spese per la difesa stanno facendo da volano alle 20mila aziende dell’aerospazio in Italia. Considerando tutto il comparto, quindi anche armamenti e aviazione oltre che servizi spaziali o satelliti da lanciare in orbita, generano 50 miliardi di fatturato, una cifra destinata a crescere, oltre che per l’ingrandimento del settore, anche per gli investimenti da 1,29 miliardi previsti nel PNRR.

La classifica dell’aerospazio in Italia

Ma quali sono le aziende del nostro Paese più importanti? Non vi è una chiarissima distinzione tra i segmenti e gran parte delle imprese opera in più di uno, quindi anche nella produzione di tecnologie per la difesa, per l’avionica, per velivoli anche civili. Tra le realtà maggiormente impegnate proprio in ambito spaziale sicuramente la più rilevante è Thales Alenia Space, la joint venture tra Alenia Spazio, posseduta da Finmeccanica, poi Leonardo, e la francese Thales. Si tratta del primo produttore di satelliti in Europa e le sue attività hanno generato nel 2021 circa 775,6 milioni di euro di fatturato in Italia e 2,1 miliardi a livello globale.

Che cosa fa Thales Alenia Space Italia

Sono ben 4 i siti della società dell’aerospazio in Italia, a Torino (il più importante) L’Aquila, Milano e Roma. Gli addetti diretti sono 2.300 addetti, gran parte dei quali altamente specializzati. Si occupano di osservazione della Terra, anche per il settore della difesa, oltre che della realizzazione di sistemi per le comunicazioni e la navigazione spaziale. Thales Alenia Space Italia è tra i principali fornitori di Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, ha realizzato i satelliti Sentinel per il programma europeo Copernicus, per il monitoraggio ambientale, ma anche veicoli destinati ad andare molto più lontano, come quelli per la missione BepiColombo, mirata all’esplorazione di Mercurio. Prima dell’invasione russa dell’Ucraina era tra i principali contractor per la costruzione di Exomars la sonda europea che avrebbe dovuto raggiungere Marte, ma la guerra e l’interruzione dei rapporti con Mosca ha messo uno stop al progetto, visto che il lancio sarebbe dovuto avvenire da una piattaforma russa.

Leonardo è nell’aerospazio in Italia conAvio e Telespazio

Seconda azienda nella classifica dell’aerospazio in Italia è Avio del gruppo Leonardo (ex Finmeccanica). Avio non è solo tra le maggiori imprese e italiane ma anche tra i principali player mondiali del settore difesa, aviazione, spazio, ingegneristica. È leader, in particolare, nel comparto della propulsione spaziale. Ha sede a Colleferro, all’interno di un distretto che ospita numerose realtà che operano in questo ambito, e nel 2021 ha avuto 312 milioni di ricavi, grazie principalmente alla realizzazione di sistemi come i motori a propellente solido del lanciatore Vega e del razzo europeo Ariane 6.

Anche Telespazio è partecipata da Leonardo (per due terzi) mentre per il resto appartiene a Thales. I suoi 292,8 milioni di fatturato (dati 2021) in questo caso provengono dalla sua ampia gamma di servizi altamente tecnologici. Nelle sedi di Roma e Napoli e nei Centri Spaziali del Fucino in Abruzzo, di Gera-Lario in Lombardia, di Matera in Basilicata e di Scanzano in Sicilia offre, per esempio, connettività integrata terra-spazio a clienti in tutto il mondo e soluzioni applicative per l’elaborazione dei dati satellitari.

Lazio e Campania tra i poli del settore dell’aerospazio in Italia

Questo settore rappresenta in Italia una filiera completa, visto che troviamo sia grandi leader di respiro mondiale, destinati a essere partner diretti di agenzie spaziali come Esa e Nasa, sia fornitori di dimensioni medie e piccole, che sono emersi negli ultimi anni e sono in crescita. Nel nostro Paese si trovano, infatti, anche le aziende che producono le materie prime, come i laminati da utilizzare nella manifattura dei satelliti, la componentistica tecnologica, i sistemi Ict. Dato ancora più degno di nota, al contrario di molti altri comparti quello dell’aerospazio in Italia è molto sviluppato nel Centro-Sud, in Lazio intorno a Roma, per esempio, ma anche in Campania, che rappresenta anzi un polo di eccellenza in questo ambito.

A Benevento, infatti, vi è una delle sedi di Ohb Italia, filiale italiana di un’azienda tedesca presente da più di 40 anni nel nostro Paese. I suoi 240 dipendenti, di cui il 78,5% laureati in materie Stem, si occupano di progetti centrali, come la costruzione dei satelliti europei Iride per l’osservazione della Terra, o del telescopio Flyeye dell’Esa per la sorveglianza spaziale, tra cui quella della traiettoria degli asteroidi. Dopo avere realizzato un fatturato di 71,5 milioni nel 2021 ha raggiunto nel 2022 i 90 milioni di ricavi.

Tutta campana O.M.P.M., fondata ad Angri, provincia di Salerno

Un esempio virtuoso dell’importanza del distretto campano è Officine Meridionali di Precisione Meccanica, O.M.P.M, nata nel 1971 ad Angri come piccola impresa locale e giunta negli anni a realizzare parti di satelliti e satelliti interi, come i Lares, che servono a misurare la posizione di un oggetto spaziale rispetto agli osservatori con un errore di un centimetro, nonché i movimenti della crosta terrestre. Progetti di questo tipo e la manifattura di precisione per il settore dell’aviazione contribuiscono a fruttare 42 milioni di fatturato (dato 2020) all’azienda salernitana.

Meridionale è anche Sitael, impresa di Mola di Bari, in Puglia, che realizza piccoli satelliti e sistemi di propulsione ionica. In collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) sta realizzando, per esempio, i satelliti Platino,  che ospiteranno strumentazione ottica di vario tipo (a raggi X, a infrarossi) per il monitoraggio del pianeta. Il lavoro dei suoi 220 dipendenti ha fruttato nel 2021 35 milioni di fatturato.

Un mercato mondiale da 1000 miliardi di dollari

Come già avvenuto in passato in altri settori il futuro di questo comparto in Italia si giocherà sulla capacità di piccole e medie imprese di innovare, ritagliarsi delle nicchie e saper collaborare con grandi player nazionali ed esteri cui offrire servizi specializzati. Come quelli per esempio di Blue Engineering, 8,3 milioni di fatturato, di Rivoli, che vende servizi di ingegneria e tecnologie per sistemi di trasporto spaziale, oppure di Beamit, di Fornovo di Taro, che è specializzata nella stampa 3D per l’aerospace. Lavora con tutti i giganti, come Thales, Avio, Leonardo e nel 2021 ha avuto ricavi di 6,9 milioni di euro.

Non manca nell’elenco delle piccole realtà anche la sede italiana di un colosso come Airbus, che nel nostro Paese nel 2009 ha acquisito Space Engineering, ora chiamata appunto Airbus Italia. I 9,4 milioni di fatturato del 2021 derivano, almeno per quello che riguarda il segmento aerospace, dalla convalida di componenti per applicazioni spaziali, come antenne e ripetitori. Secondo le analisi di Morgan Stanley, comunque, la torta si sta ingrandendo, nei prossimi anni la space economy varrà mille miliardi di dollari a livello globale e rappresenterà una grande opportunità per quelle aziende che sapranno muoversi in questo mare in perenne mutamento.

I dati si riferiscono al: 2021

Fonti: singole aziende

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