Aeranti-Corallo ritiene che le Linee guida introdotte da Agcom, sebbene pienamente condivisibili nei principi, in quanto finalizzate a garantire la prominence dei SIG (Servizi di media audiovisivi e radiofonici di Interesse Generale), appaiono scarsamente efficaci in quanto non tempestive (intervengono dopo la vendita di milioni di smart tv e si applicheranno solo a fine 2025) e di difficile attuazione, stante la relativa complessità e le criticità di ordine tecnico che potrebbero insorgere in sede di aggiornamento annuale della lista dei SIG.
Icona separata per Tv locali rischia di marginalizzare il comparto
Inoltre la scelta di prevedere per il settore tv un’icona specifica per le tv locali, separata dalle icone delle tv nazionali, rischia di generare una marginalizzazione del comparto televisivo locale rispetto all’utenza che non accede alla visione sui dispositivi tramite l’icona DTT.
Icona unica per le radio più convincente per pluralismo
La scelta operata, invece, per la radiofonia (un’icona unica per radio locali e nazionali qualificate SIG e distribuite online, posizionate in ordine alfabetico), ferme restando le complessità e criticità segnalate, appare più convincente per la tutela del pluralismo e della concorrenza.
Per la radiofonia è comunque fondamentale pervenire in tempi rapidissimi (attraverso i lavori del tavolo tecnico istituito dall’Agcom) alla individuazione delle modalità con cui fornire adeguato rilievo ai servizi di media radiofonici identificati come servizi di interesse generale (SIG) sui dispositivi installati sulle automobili, in quanto, come noto l’ascolto radiofonico avviene prevalentemente in mobilità.