Calano elettricità e gas ma si registrano aumenti da record per l’acqua che nel 2015, secondo uno studio della Confesercenti, è costata alle famiglie italiane l’8,8% in più segnando un +36,6% rispetto al 2011. Il conto delle utenze e dei servizi continua, dunque, a salire e gli italiani si ritroveranno a pagare circa il 10% in più rispetto a quattro anni fa (9,6%) e lo 0,9% in più rispetto al 2014.
L’adeguamento delle tariffe per l’acqua potabile – stabilito dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) – per far fronte agli investimenti di 4,5 miliardi necessari per mantenere in efficienza la rete idrica, sarebbe il responsabile dei rincari. Recentemente la cronaca ha registrato il caso di Messina, rismasta priva dell’oro blu per ben oltre due settimane. La rete idrica appare come un colabrodo che disperde oltre un terzo dell’acqua che vi viene immessa.
In aiuto delle famiglie alle prese con il caro-bollette interviene una riduzione della spesa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Ma per le imprese più piccole, secondo la Confesercenti, non ci sarebbe nessun vantaggio visto l’aumento delle spese per acqua e Tari. Le tariffe dei rifiuti, infatti, negli ultimi cinque anni sono aumentata del 35% per aziende come bar, alberghi e ristoranti, mentre per le famiglie sono cresciute del 24%.